Amputazioni e crocifissione: le pene proposte al Parlamento egiziano per chi ruba e uccide

Di Leone Grotti
14 Marzo 2012
Legge presentata dal salafita Adel Azzazy. Il parlamentare ha chiesto di introdurre la Sharia solo per certi crimini. I Fratelli Musulmani hanno applaudito la legge. Un vizio di forma ha causato il rinvio momentaneo.

Chi uccide deve essere giustiziato, chi ruba deve subire l’amputazione del braccio destro e della gamba sinistra (o viceversa), chi ruba e uccide deve essere giustiziato o crocifisso, a discrezione del giudice. Queste le misure proposte ieri alla Commissione per le proposte del Parlamento egiziano dall”estremista salafita del Partito della luce Adel Azzazy, che ha chiesto di introdurre la Sharia, la legge islamica, solo per alcuni tipi di crimine. Secondo quanto riferito dal quotidiano locale AlMasry AlYoum, la legge applicherebbe la “Heraba”, punizione islamica per crimini come furto, assassinio, aggressione armata e vandalismo di luoghi pubblici.

Le pene proposte da Azzazy sono la pena di morte in caso di assassinio, il taglio del braccio destro e della gamba sinistra (o viceversa) in caso di furto e di appropriazione indebita. Se per compiere quest’ultima viene commesso un assassinio, la pena di morte può essere inflitta attraverso la crocifissione, a discrezione del giudice. Nel caso di minacce è invece previsto il carcere, pena che termina solo quando il colpevole si pente. Tali pene, però, verrebbero comminate solamente alle persone adulte e sane di mente che commettono un crimine o si rendono complici. La legge permette alla polizia di uccidere i criminali, se trovati in flagrante, dopo averli avvertiti ma impone di non toccarli se sono già feriti.

«Questa è la legge di Dio, non è opzionale» ha detto Azzazy commentando la sua proposta. «Serve perché le pene comminate per ora dalla legge non scoraggiano abbastanza quei delitti». Il parlamentare Gamal Heshmat, di Libertà e Giustizia, braccio politico dei Fratelli Musulmani, uno dei cui leader ha recentemente parlato di islam e democrazia e Sharia, ha applaudito il disegno di legge. Ma Azzazy dovrà riformulare la sua proposta perché il rappresentante del ministro della Giustizia, Haytham al-Baqly, l’ha criticata denotando la sua mancanza di accuratezza, visto che alcuni degli articoli previsti nella legge sarebbero già esistenti. Secondo i procedimenti parlamentari, la Commissione, dopo aver approvato la legge, deve sottoporla alla Commissione per gli affari legislativi e costituzionali, la quale deve valutarla prima di aprire una sessione per la sua approvazione finale.

Nelle prime elezioni libere dalla fine del regime di Hosni Mubarak che si sono svolte a cavallo del 2012 per eleggere il Parlamento egiziano, i Fratelli Musulmani hanno conquistato il 47 per cento dei seggi nella Camera bassa, quella più importante, e il 59 per cento in quella alta, organo consultivo
twitter: @LeoneGrotti

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