Contenuto riservato agli abbonati

Non chiudete i vostri libri

Di Piero Vietti
29 Aprile 2025
In Italia si legge sempre meno e a farne le spese sono soprattutto gli editori indipendenti, stretti tra costi in crescita, l’oligopolio dei grandi distributori e poca visibilità. Sei di loro ci raccontano fatiche e idee per superare la crisi. Con qualche esempio virtuoso
crisi editoria
L’interno di una libreria a Valencia. In Spagna la vendita di libri ha registrato un +9,8 per cento nel 2024

A metà febbraio scorso, i numerosi lettori e sostenitori di Lindau, casa editrice indipendente nata a Torino nel 1989 specializzata nella pubblicazione di saggistica di cinema, storia, politica, religione e spiritualità, si sono visti recapitare un allarmato appello del direttore Ezio Quarantelli: il mercato del libro in Italia è in contrazione, spiegava, la situazione delle piccole e medie case editrici è «molto seria», molte voci indipendenti rischiano la chiusura: «Il calo del fatturato» è soltanto uno dei problemi. «Di fatto gli spazi per i nostri libri si riducono ogni giorno e i già esigui margini vengono costantemente erosi dall’aumento dei costi e dalla richiesta di sempre maggiori sconti da parte dei player più importanti del mercato». Da qui l’idea di lanciare una raccolta fondi tra i lettori.
In un comunicato di fine gennaio dell’Aie, l’associazione italiana degli editori, si legge che «nel 2024 in Italia la vendita di libri di varia adulti e ragazzi nel mercato trade (sagg...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati