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«Ci sono dei bambini ai concerti», con questa motivazione è stata cancellata l’iniziativa della popstar Olivia Rodrigo sulla consapevolezza contraccettiva. Nelle tappe del suo tour mondiale venivano distribuiti gratuitamente kit contenenti pillole abortive, preservativi e lubrificanti sessuali. Perché i giovani fanno sesso e hanno bisogno di sapere che esiste un piano B.
Il piano B è l’aborto, ma, guarda caso, il piano A prevede la nascita di quelle piccole creature che, poco più che bimbe, corrono a vedere i concerti di Rodrigo. Hanno pagato il biglietto e vuoi sbattere loro in faccia di essere errori sgraditi che, deglutendo due pasticche, si potevano facilmente evitare?
Eppure – come è tipico di molti cortocircuiti non solo americani – non è questa constatazione di puro realismo ad aver bloccato l’attivismo pro-aborto. È solo lo zucchero a velo di un radicato puritanesimo ad aver messo uno stop al merchandising: ai bambini non va mostrato materiale promiscuo.
Siamo ormai abituati a ...
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