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Così Éric Zemmour ha stravolto la politica francese prima ancora di entrarci davvero

Di Lorenzo Castellani
22 Novembre 2021
Non parla di economia e servizi, ma di civiltà e valori. Non punta sulla tecnica di governo, ma sulla difesa dell’identità nazionale. È radicale, popolare e colto allo stesso tempo. Ritratto di un candidato del terzo tipo
Éric Zemmour in uno studio tv
Éric Zemmour si prepara allo scontro tv con Jean-Luc Mélenchon, candidato della sinistra alle presidenziali francesi, 23 settembre 2021 (foto Ansa)

Dovevano essere una noia le elezioni presidenziali del 2022. Il copione sembrava già scritto: Macron primo, Le Pen seconda, ballottaggio, vittoria del presidente uscente. E invece c’è un outsider di destra che rischia di sconvolgere tutti i piani. Éric Zemmour è il giornalista e intellettuale pubblico di stampo conservatore più noto di Francia. Le sue idee hanno suscitato reazioni accanite, polemiche feroci ed entusiasmi potenti negli ultimi anni. Soltanto in Francia, il paese in cui la funzione dell’intellettuale nella vita pubblica è la più forte al mondo, poteva nascere in modo quasi spontaneo e dal basso una ipotesi di candidatura alla presidenza della Repubblica per un personaggio così fuori dal coro e dalla stessa politica.
Parliamo di un uomo conosciuto e letto da milioni di persone, con libri tradotti in molteplici lingue e costante presenza televisiva. A fine ottobre Zemmour non aveva ancora ufficialmente annunciato una candidatura e nei sondaggi veniva dato al 15-18...

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