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Pressato sul tema dell’islamizzazione della Francia dalla destra radicale del Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella e di Reconquête! di Éric Zemmour e Marion Maréchal, che nei sondaggi del voto per le Europee sfiorano insieme il 40 per cento, il governo macronista di Gabriel Attal moltiplica i provvedimenti spot in materia di islam.
Dopo la soppressione, all’inizio di quest’anno, degli “imam distaccati” (guide religiose inquadrate come funzionari retribuiti dei governi di Algeria, Marocco e Turchia attive presso le moschee francesi), adesso il ministero degli Interni affida a un diplomatico che ha servito nei paesi della Umma e a un prefetto esperto di problemi di sicurezza il compito di stendere un rapporto su «l’islamismo politico e il movimento dei Fratelli Musulmani». L’obiettivo è «fare il punto sull’influenza dell'islam politico in Francia», secondo un portavoce del ministero. Il rapporto commissionato ora non vedrà la luce prima dell’autunno. A stenderlo sara...
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