
Corruzione Cdo? Raimondi: «Io estraneo. Quel che leggo sui giornali è falso»
Secondo le indagini del Tribunale di Milano l’assessore regionale lombardo all’Ambiente, Marcello Raimondi, sarebbe stato il referente e il politico che teneva i contatti con i vertici della Compagnia delle Opere di Bergamo. Sui quotidiani di oggi è scritto che Raimondi è indagato per corruzione, in relazione all’autorizzazione regionale concessa all’imprenditore Pierluca Locatelli in merito alla discarica di Cappella Cantone in provincia di Cremona.
Fin qui, la cronaca tratta dai giornali. Ma Raimondi che dice? In un comunicato stampa, il politico pidiellino scrive che «questa mattina, dalla lettura dei quotidiani ho appreso di essere indagato nel procedimento pendente davanti al tribunale di milano per la vicenda, giornalistacamente definita, discarica di Cappella Cantone; addirittura di essere indagato per il reato di corruzione; ebbene, posso affermare di non avere ricevuto alcuna comunicazione di garanzia».
«Già nel dicembre scorso – scrive Raimondi – a seguito delle notizie giornalistiche, ho affermato la mia più assoluta estraneità a qualsivoglia azione illecita sia sotto il profilo etico che giudiziario, certo di avere esercitato il mio mandato in assoluta onestà, competenza e trasparenza. Oggi leggo, con disappunto, che avrei addirttura inviato lettere e sollecitato interventi; è asolutamente falso e non risponde al vero».
«Ho dato mandato all’avvocato Salvatore Stivala di Milano di prendere contatti, nel mio interesse, con i Pubblici ministeri di Milano procedenti per manifestare la mia ferma determinazione a chiarire, nel più breve tempo possibile, questa incresciosa vicenda, frutto di mistificazioni. Fino a quella data, per rispetto alla chiarezza e al segreto investigativo, opporrò il più assoluto silenzio stampa».
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2 commenti
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Tempo fa scrissi una mail, con cognome e nome, all’assessore Raimondi contestando una legge regionale approvata su sua proposta. Chiedevo un’incontro, anche con una persona del suo staff, per fornire i numeri con cui avrei argomentato l’inutilità, a parer mio, della legge che avrebbe inciso pesantemente nei bilanci di tante famiglie.
Per la precisione la legge che contestavo è stata, momentaneamente, congelata sino al 2014, questo su proposta di altri consiglieri.
Evidentemente il tempo dell’assesore e dei suoi collaboratori è così prezioso che non ci si degna neppure di dedicare un battito di ciglia per fare una mail di risposta anche se negativa.
Discorso diverso se sui giornali, e in televisione, si viene indicati come il quindicesimo consigliere indagato, all’ora il tempo si trova e si organizzano comunicati stampa, si parla con l’avvocato e si promette di chiarire al più presto con i giudici.
Queste sono le stesse promesse che faceva Formigoni appena ricevuto l’avviso di garanzia, “pochi giorni e vado dal giudice” ma poche settimane fà a chi gli chiedeva perchè non si fosse ancora presentato la scusa era che doveva studiare le carte. Le stesse carte che all’inizio della vicenda Il celeste diceva di aver fatto leggere “a degli amici che studiano legge”, dove secondo lui e i suoi amici, non c’erà di nulla di perseguibile. Evidentemente una seconda lettura deve aver fatto cambiare idea.
Vedrete quindi, che anche il caro assessore, se mai ricevesse un’avviso di garanzia, a fatica andrà dai giudici.
Mi scusi Raimondi, loro infrangono la legge e raccontano menzogne sul suo conto e lei tace per non violare il segreto investigativo???