Contributi vari, farisei d’antan, cani e anglosiluri per ProdiContributi alle famiglie

Di Tempi
19 Maggio 1999
La settimana

Contributi alle famiglie (e ai travestiti bolognesi La Giunta del Comune di Milano ha approvato la delibera dell’assessore ai Servizi Sociali Ombretta Colli che prevede un contributo di un milione al mese per due anni a favore delle giovani coppie impossibilitate a sposarsi o a mettere al mondo il primo o il secondo figlio per problemi economici. I requisiti necessari per ottenere gli aiuti sono: un reddito non superiore ai 32 milioni netti, non avere proprietà immobiliari fatto salvo l’acquisto con contratto di mutuo per la prima casa e la residenza a Milano di uno dei due coniugi da almeno 15 anni. Proprio quest’ultimo requisito ha scatenato polemiche furiose da parte di esponenti della sinistra, interrogazioni in Senato e ricorsi.

Approvando un contributo a favore delle famiglie una qualche categoria di selezione, realisticamente, va inserita. E il Comune di Milano ha deciso di favorire i suoi cittadini residenti da più di 15 anni: se non altro per scongiurare una sorta di caccia al contributo da parte di giovani coppie disposte a trasferirsi a Milano all’ultimo minuto (magari fittiziamente) per ottenere l’assegno mensile. D’altra parte, ogni amministrazione locale delibera tenendo conto delle esigenze dei suoi cittadini e dei gruppi sociali presenti sul suo territorio. Per esempio, la provincia di Bologna, presieduta da Vittorio Prodi fratello del più noto Romano, ha recentemente deliberato ha favore dei travestiti bolognesi. Perché, quindi, è democratico e progressista destinare soldi di tutti a una categoria assai limitata come quella dei travestiti di Bologna, mentre è reazionario e razzista sostenere, presumibilmente con parte delle entrate fiscali provenienti dallo stesso territorio milanese, le giovani coppie che intendono, secondo l’usanza ancora più comune in questo paese, sposarsi e fare figli? Altrimenti ci spieghino, Vertone, Visco e tutti gli altri, come intendono aiutare le famiglie italiane…

Humour inglese per Prodi Martedì scorso (4 maggio) il neo presidente della Commissione europea Romano Prodi ha pronunciato il suo discorso d’investitura, al quale giovedì è seguita la votazione che lo ha eletto a gran maggioranza. Proprio martedì, in occasione del primo appuntamento ufficiale di Prodi, il quotidiano britannico Daily Telegraph pubblicava un lungo servizio dall’eloquente titolo: “Le inchieste penali che gettano un’ombra sul passato del signor Pulizia d’Europa” e ripercorreva le vicende giudiziarie che hanno investito l’ex presidente dell’Iri, dalla vendita a basso costo della Cirio-Bertolli alla Unilever fino ai contratti di Nomisma. Immediatamente molti eurodeputati, in particolare i conservatori britannici, hanno immediatamente chiesto spiegazioni all’ex presidente del Consiglio.

Sarà humour inglese, ma come scherzetto non c’è male. Appena messo piede a Bruxelles Prodi si è reso conto che in Europa la musica potrebbe cambiare e che certe buone “coperture” tanto efficaci nel Belpaese, fuori potrebbero non valere. Vuoi vedere che non erano così gratuite certe insinuazioni della stampa assolutamente minoritaria (come noi) negli anni di Mani pulite? Magari, visto che quella minoranza di giornali italiani non contano, al momento opportuno ne riparleranno quelli inglesi…

Il Monaco fariseo A proposito della benedizione impartita dal papa ad Andreotti in piazza San Pietro in occasione della beatificazione di padre Pio, settimana scorsa i commenti sono proseguiti per qualche giorno. In particolare, Franco Monaco, ex presidente dell’Azione cattolica di Milano e oggi vicepresidente dei Democratici dell’Asinello ha commentato: “Immagino che quel gesto sia da ascrivere allo zelo di qualche alto prelato della curia romana che Andreotti frequenta con assiduità. Ovvero che al Papa sia stato suggerito”.

Franco Monaco, ex deputato Ppi molto vicino agli ambienti della Curia, ora trasmigrato tra i puri di Prodi e Di Pietro è un cattolico tutto di un pezzo con grande familiarietà con la vita e gli ambienti della Chiesa. Al punto da riuscire a cogliere le trame e le manovre dei prelati della gerarchia ecclesiastica e a non farsi ingannare. A differenza del Papa…

Lussuosa vita da cani Da giovedì 6 a domenica 9 maggio a MIlano si è svolto lo Zoomark ’99, la fiera internazionale dei prodotti e attrezzature per gli animali da compagnia. Secondo i dati presentati in Italia ci sarebbero 56 milioni e 350mila animali domestici, quasi uno ogni abitante e le famiglie italiane spendono oltre 5mila miliardi annui per soddisfare le loro esigenze. Comprensibile quindi l’entusiasmo dei 524 espositori provenienti da tutto il mondo che hanno presentato ogni sorta di prodotto per allietare la vita dei “migliori amici degli uomini”: dalla torta glassata “per condividere con Fido ogni momento di festa”, ai biscotti che profumano l’alito al mentolo, dai trench firmati (costo minimo 300mila lire), alle cravatte, dagli orecchini e profumi per cani, al set da viaggio di Louis Vuitton (costo 1 milione e mezzo)…

Aveva ragione il nostro amico albanese Halil Jacellari: oggi i cani e i gatti delle signore occidentali godono di più diritti degli extracomunitari che vivono nelle baracche. Sarà il caso di aggiornare la nota frase: l’uomo è il migliore amico degli animali.

Controstoria di Tangentopoli Nei giorni scorsi è uscito in libreria, edito da Mondadori, l’ultimo libro di Giancarlo Lehner “Due pesi e due misure”, documentatissima controinchiesta sulla “rivoluzione” di Mani pulite e sulle ingiustizie reali commesse in nome di una giustizia ideale.

Un raro caso di documentazione su uno dei periodi più oscuri della nostra storia recente.

Milano: mostra su Edith Stein Giovedì 13 ottobre al Circolo Feltre di Milano, presso la Parrocchia Sant’Ignazio di Loyola (via Pisani Dossi 25) si apre la mostra “Edith Stein – Una vita per la verità”, già presentata alla scorsa edizione del Meeting di Rimini che attraverso un’ampia documentazione di fotografie e testi (tra cui anche il documento originale con cui il governo svizzero negò il visto alla Stein, condannandola di fatto a morte) viene ripercorsa la vita e l’opera di una delle più significative figure femminili di questo secolo e recentemente beatificata da Giovanni Paolo II. Il programma prevede: giovedì 13 l’incontro di apertura “Edith Stein, quando la Chiesa è donna” con la giornalista e scrittrice Marta Bellini e il vaticanista del Tgi Giuseppe De Carli, e a seguire l’inaugurazione della mostra; domenica 16, alle ore 17, una visita guidata con padre Antonio Sangalli, curatore della mostra; sabato 22 la proiezione del film “La settima stanza”, ispirato alla vita della beata.

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