
Campione misterioso. Il primo calciatore ignoto è finito pure in lista per il Pallone d’Oro
Oggi inizia ufficialmente la Confederations Cup. E come annunciato nei giorni scorsi, ecco che parte il gioco a premi di Tempi: il “Campione misterioso”. Qui sotto il profilo del primo giocatore da indovinare: quale calciatore delle otto nazionali impegnate in Brasile è quello descritto? Per partecipare, occorre inviare il nome e cognome del campione misterioso all’indirizzo [email protected], scrivendo nel campo oggetto “campione misterioso”. In palio c’è un’intervista con Tempi, in cui potrete raccontare le vostre gesta sportive sui campetti di periferia.
Lascerà la sua squadra solo se si fa avanti qualcuno con un progetto valido. Non gli interessa niente di andare a fare la riserva in qualche top club, una panchina in Champions non è quel che fa per lui. Quest’anno si è distinto per le buone prestazioni che sono valse la salvezza alla sua squadra. E ora, sebbene la capigliatura che anima da sempre la sua capoccia lasci intendere il contrario, il ragazzo vuole tenere la testa sulle spalle, e andare là dove c’è qualcuno che può scommettere su di lui e farlo giocare.
TROFEI E LOVE STORY. Profilo complicato quello di oggi. Difficile che in lui vi siate imbattuti: il suo nome non risulta particolarmente noto, né, men che meno, la sua faccia. Più probabile che nei prossimi giorni però lo conosciate, e una volta che vi accorgete di lui è difficile che ve lo scordiate, un po’ per il suono semplice e familiare del suo cognome, un po’ per i tratti del suo volto, che ispirano simpatia. Ma ancor più è difficile togliersi dalla testa il suo soprannome. In patria lo considerano un vero talento, esploso proprio nel campionato locale, dove ha brillato per classe e continuità, sollevando pure qualche trofeo. E in poco tempo è diventato famoso, in vario modo: prima per la love story avuta con una popolare cantante. Poi per le sponsorizzazioni sulle copertine di alcuni videogiochi. Infine per essere stato inserito a sorpresa qualche anno fa nella lista per il Pallone d’Oro, unico del suo paese. Primato davvero assurdo se si pensa al ruolo coperto in campo dal ragazzo e dal fatto che, per lo meno, avrebbe potuto condividere la piazza con un suo connazionale che all’epoca militava nel Barcellona.
CAMPIONATO IN CRESCITA. Da un paio d’anni le sue ambizioni lo hanno portato però a lasciare la terra natale per venire a giocare in un campionato di levatura ben più alta. Cresciuto tanto, tantissimo nell’ultima stagione, e forse ancora di più in quella che verrà. Cosa farà lui? Rimarrà o se ne andrà? Mentre si prepara per la Confederations, si gode il calore della tifoseria che da due anni lo vede tutte le settimane scendere in campo e lo applaude. In uno stadio che, a voler forzare un po’ la geografia e la storia, è come se fosse un pezzo d’Italia.
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