
Conclave, Messa pro eligendo romano pontifice. Sodano: «Il nuovo papa sarà buon pastore»[link url=https://www.tempi.it/videogallery/missa-pro-eligendo-pontefice#.UT8O09FYT1c]Video[/link]
«Preghiamo perché il Signore ci conceda un Pontefice che svolga con cuore generoso la luminosa missione» di «presiedere la carità». Questo l’invito del cardinale Angelo Sodano a conclusione dell’omelia della Messa pro eligendo romano pontifice.
Con la messa si è aperto il Conclave che proseguirà oggi con la prima votazione – prevista per le 16.30. Da domani gli scrutini potranno essere quattro al giorno, due al mattino e due al pomeriggio, con due fumate, fino a quello da cui risulterà eletto il nuovo Papa, per il quale occorrerà un quorum di due terzi dei consensi, pari a 77 voti.
BUON PASTORE. Nella Messa di stamattina, Sodano ha parlato della «missione del Papa» che, come ogni «buon pastore», dà «la vita per le sue pecore». «È nel solco di questo servizio di amore verso la Chiesa e poi verso l’umanità intera – ha proseguito – che gli ultimi pontefici sono stati artefici di tante iniziative benefiche anche verso i popoli e la comunità internazionale, promuovendo senza sosta la giustizia e la pace. Preghiamo perché il futuro Papa possa continuare quest’incessante opera a livello mondiale». «Del resto – ha commentato Sodano citando Ratzinger – questo servizio di carità fa parte della natura intima della Chiesa».
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CARITA’. Nella sua omelia, il decano del Collegio Cardionalizio ha sottolineato la grande continuità tra Paolo VI e il Papa Emerito, riportando due brevi brani di documenti firmati da Benedetto XVI, in particolare l’istruzione sulla Caritas e il recente Messaggio della Quaresima, per affermare che «talvolta si tende, infatti, a circoscrivere il termine “carità” alla solidarietà o al semplice aiuto umanitario. È importante, invece, ricordare che massima opera di carità è proprio l’evangelizzazione, ossia il “servizio della Parola”».
«Questo servizio di carità – ha spiegato – fa parte della natura intima della Chiesa. L’ha ricordato il Papa Benedetto XVI dicendoci che il servizio della carità è una dimensione costitutiva della missione della Chiesa ed è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza». In proposito Sodano ha citato anche l’enciclica Popolorum progressio di Paolo VI. «Non v’è azione più benefica e quindi caritatevole, verso il prossimo che spezzare il pane della Parola di Dio, renderlo partecipe della Buona Notizia del Vangelo, introdurlo nel rapporto con Dio: l’evangelizzazione è la più alta e integrale promozione della persona umana», ha ricordato con le parole di Papa Montini, per il quale «è l’annuncio di Cristo il primo e principale fattore di sviluppo».
MISERICORDIA. L’antico segretario di Stato di Papa Wojtyla ha reso omaggio anche al grande Papa polacco, citando le parole del profeta Isaia «Lo spirito del Signore Dio è su di me, mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di misericordia del Signore». «Il compimento di tale profezia – ha osservato – si è realizzato appieno in Gesù, venuto al mondo per rendere presente l’amore del Padre verso gli uomini, che si fa particolarmente notare nel contatto con la sofferenza, l’ingiustizia, la povertà, con tutte le fragilità dell’uomo, sia fisiche che morali. È nota al riguardo la celebre Enciclica del Papa Giovanni Paolo II Dives in misericordia» che esalta la missione di misericordia «affidata da Cristo ai Pastori della sua Chiesa. È una missione che impegna ogni sacerdote e vescovo, ma impegna ancor più il Vescovo di Roma, Pastore della Chiesa universale».
Sodano ha invocato la «intercessione di Maria Santissima» e «di tutti i martiri e i santi che nel corso dei secoli hanno reso gloriosa questa Chiesa di Roma».
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