Con Zac l’errore fu esser poco Cavaliere

Di Fred Perri
22 Marzo 2001
Il mio brillante predecessore nell’estensione di questa rubrica (a cui formulo i migliori auguri) l’aveva rivelato in esclusiva per “Tempi”

Il mio brillante predecessore nell’estensione di questa rubrica (a cui formulo i migliori auguri) l’aveva rivelato in esclusiva per “Tempi”: Berlusconi sarebbe tornato a occuparsi del Milan, dopo aver sistemato il Paese. Ha solo anticipato rispetto al previsto. Berlusconi capisce di calcio, ma il suo problema, in generale, è che è convinto che il football sia come tutto il resto, uno arriva con un paio di buone idee e la nave va. Errore. Nel calcio, a un certo punto le idee, anche quelle buone, non bastano più e servono i (grandi) giocatori. Che il Milan ora non ha. Però, in tutta questa vicenda, mi sento di spezzare una lancia per il Berlusca. Le sue perplessità su Zaccheroni sono valide: brava persona, civile e corretta, privo di doppiezze, però non un fenomeno. Insomma il Berlusca qualche ragione ce l’aveva. Ma si doveva svegliare prima. Quello che nessuno ha scritto è che si è comportato esattamente come Moratti. E dal suo punto di vista, calcistico e politico, non è una bella cosa.

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