Come si fa a non augurarsi che Renzi riesca a dare un po’ di vivacità a questo paese frignone, fazioso, fallito?

Di Luigi Amicone
23 Febbraio 2014
Con il vizio di disprezzare noi stessi abbiamo ucciso la politica e ci siamo consegnati ad altri poteri. Poi non lamentiamoci se ci cambiano i connotati

Come fai a non augurarti che Renzi ci metta una pezza e con la sua verve bambina, la sua strepitosa allegria, porti in dono all’Italia almeno un po’ di vivacità emotiva?

Sarà poca cosa l’emozione di potercela ancora fare a rimettere in sesto l’economia e a battere un colpo riformatore in un paese psicologicamente avvitato nel disprezzo di se stesso trasferito sul capro espiatorio politico. Non c’è angolo di strada in cui non sia arrivato il crisantemo. Non c’è passante che, interrogato da televisioni e facebook, non offra la rispostina prefabbricata dagli stessi media, la classica battutina da massa rintronata, che è tutta colpa di quelli lì che hanno lo stipendio da parlamentari.

Folle anonime vagano come topini ciechi, persuase che nessuno farà niente per loro e che ancora un pizzico di grufolare rancoroso, di maleparole e di sfascismo grillista, allora vedrete come Lazzaro risorgerà.

Ira e spirito di fazione (e bravo Pili, ex pupillo del Cavaliere, che hai fatto perdere Cappellacci). Maldicenza (e bravo Civati, che con la tua arguzia argentina stai rosolando un altro spezzatino Pd). Il vizio sempre verde di tirare pietre sui peccati altrui, prima che sui propri. Non ci siamo fatti mancare niente. Soprattutto non abbiamo colto che con questo sport di sparare sulla politica, con l’idea di non andare più a votare “quei corrotti lì”, ci hanno preso per mano e ci hanno portato al cimitero. Perché non governando la politica è ovvio che governi qualcun altro.

E chi governa se non i poteri nazionali opachi (le avete mai viste le Iene in procura?) e i poteri sovranazionali trasparentissimi? Europa, finanza e quei personaggi imperdibili che ci pasturano in ogni salsa la fantastica civiltà gay. Ci hanno abituati a sputare sulla politica e poi ci lamentiamo che ci cambiano i connotati. Neanche per legge, ma per via amministrativa. Con documenti scritti da impiegati Lgbt e burocrati che insegnano ai nostri bambini che due mamme e due papà sono pure meglio. E allora chiamateli genitore A e genitore B. Che se uno nasce con la cicogna lesbica e l’altro con l’utero di nonna papera, vedrai come vivranno tutti felici e contenti. E così, abbiamo pure perso due marò in India e adesso aspettiamo un atto di clemenza dalla politica indù. “Ma noi siamo l’Italia”, dice l’orgoglio nazionale spolpato dalla magistratura combattente. Quella che appena può indaga sull’ultima commessa dell’ultima grande azienda che non ha ancora tirato giù la claire e non ha ancora fatto fagotto dal Belpaese. Strepitiamo, andiamo a rompere le balle a Putin con i nostri poveri Luxuria. Ma nessuno, qui, nel circo degli Stella&Rizzo e Ballarò, si accorge che siamo diventati una barzelletta perfino negli spot delle merendine norvegesi. Nessuno si accorge del cinema Napolitano, 90 anni, ed è ancora lì, a “consigliare” ministri degli Esteri, dell’Economia e degli Interni.

Povera Italia. Siamo la misura di Sanremo, lo psicofarmaco di Saviano, il contribuente da spremere per pagare quel fico secco di Fazio, persi a rovistare nella monnezza di Roma per regalare gli spiriti della foresta a un comico miliardario. Vabbè, questa settimana abbiamo lo spirito nero. Perciò, non ci vogliamo perdere la speranziella che Renzi metta in moto il suo governo e parta in tromba. Chi c’è c’è.

Articoli correlati

14 commenti

  1. malta

    Caro Amicone, almeno lei, non ci caschi

  2. Sasso Luigi

    Renzi ce la metterà tutta, di sicuro. come anche Letta ha fatto, come anche Monti, come anche, sicuro, Berlusconi. Poi le cose andranno come andranno, se c’è ripresa ne beneficierà anche l’Italia…
    Però siamo noi che dobbiamo smettere di vedere i politic passati come il male assoluto e quelli futuri come i salvatori angelici della patria. Sono uomini e (troppe) donne come noi. Di Dio c’è solo Dio.

    1. filomena

      Luigi,
      cosa intendevi con quel (troppe) donne? Voglio sperare che tu non pensi che le donne abbiano meno diritto degli uomini ad essere presenti nella sfera pubblica…sarebbe troppo meschino da parte tua.

      1. Sasso Luigi

        Le donne hanno gli stessi diritti a partecipare degli uomini. Ripeto gli stessi diritti. Tuttavia quando in una lista (in un governo, in questo caso) ci devono essere, per ideologia, per norma, tanti uomini quante donne, ho sempre il sospetto che il genere delle persone venga avanti alle loro reali capacità.
        Negli anni ottanta, fra candidati che non conoscevo, preferivo votare le donne: se erano arrivate là, voleva dire che erano davvero motivate e capaci e poi vedevo che era proprio così. Oggi, nella stessa situazione, preferirei votare gli uomini perché sulle donne ho sempre il sospetto che sono lì solo perché donne che devono riempire le liste. Nella mia città, due miei giovani amici, un ragazzo ed una ragazza sono impegnati in politica, nello stesso partito, li conosco bene tutt’e due. Il ragazzo è sveglio equilibrato e tenace, irreprensibile. La ragazza, ho portato avanti iniziative con lei, molto brava, generosa ma inconcludente e casinista. Ebbene nelle liste hanno inserito lei, solo perché avevano più posti liberi per il sesso femminile ed è stata eletta per le liste boccate. Ecco perché ho scritto “troppe”: non contro le donne ma contro le quote obbligatorie.

        1. filomena

          Questa è la tua personale esperienza ma io ti potrei fare una domanda provocatoria. Sei sicuro che gli uomini fin qui eletto (troppi), siano stati tutti meritevoli o la in virtù quantomeno, per dire altro, della scarsa concorrenza delle donne che dalla vita politica storicamente sono state escluse?

  3. marzio

    Nulla di personale contro il Neopresidente del Consiglio Renzi, ma è purtroppo il successore naturale dei vari Letta, Monti,Berlusconi,ecc.Tagli , tasse , lacrime e sangue, in particolare per i meno abbienti, in perfetto stile troika, come siamo abituati da pìù di 10 anni.

  4. TtoTM

    Bello, bellissimo sto’ articolo Amicone !

    Mi è piaciuto!

    ;-))

  5. filomena

    Non mi sono mai spellata le mani per applaudire alcune scelte di Renzi, detto questo però, dopo 20 anni di berlusconismo e di governi bachettoni di destra, anche uno come Renzi diventa gioco forza un eroe nazionale. Qualsiasi cosa faccia sarà sempre meglio che un presidente del consiglio che fa dire al parlamento che Ruby è la nipote Mu…..

    1. beppe

      filo, smetti di scrivere per slogan. 20 anni di berlusconismo ? non sono nemmeno 10 .e l’antiberlusconismo è tutto oro zecchino? staremo a vedere. io non mi faccio illusioni.

      1. filomena

        Beppe,
        io non ho detto che Berlusconi ha governato per 20 anni, ho detto che abbiamo subito per 20 anni il berlusconismo che ha tirato fuori il peggio degli italiani. Ora spero che si volti pagina.

        1. beppe

          a riFILO, invece l’antiberlusconismo ha rivelato il fior fiore del pensiero socio-politico: nient’altro che odio e invidia per chi aveva sconfitto gli apparati dei partiti e del parassitismo per provare a dare una scossa ad un paese bloccato. dopo 20 anni di insulti, calunnie, violenza ora si cerca ( o si finge..?) di voler finalmente ricominciare. quanto tempo perso , pur di non cambiare nulla. LOTTA AI PARASSITI PRIMA DI TUTTO.

          1. filomena

            Beppe,
            qualsiasi opinione è legittima di destra o di sinistra ma….difendere Berlusconi no…è semplicemente indifendibile. Ti ricordo che si tratta di un pregiudicato (tra l’altro condannato per prostituzione minorile oltre che per frode fiscale)e non fa invidia a nessuno. Mi meraviglio che proprio voi cattolici non prendiate le distanze da un personaggio simile.

  6. Franco C.

    Mai stato grillino ne sfascista, ne ho mai creduto nel male asssoluto della casta, nel dualismo, in quella semplificazione becera del noi qui e “loro” lì,ma il comportamento di Renzi é stato oggettivamente osceno, non solo con Letta, ma soprattutto con i Marò. In uno che non frega nulla nemmeno di casi umani drammatici come quello dei Marò cambiando la Bonino che ormai era avanti nelle gestione e nelle trattative, perchè dovrei sperare?

    E intanto fino a ieri Renzi doveva cambiare il mondo, tagliando le tasse, oggi, un giorno dopo la sua nomina già dice “basta spot….ci provo”.

    Sperare non é peccato…..nemmeno prendere atto del livello di affidabilità di un uomo però.

I commenti sono chiusi.