
Come nove aziende concorrenti hanno collaborato a costruire un asilo distrutto dal sisma a Finale Emilia
Il 20 e il 29 maggio 2012 due scosse di grado 5,9 e 5,8 della scala Richter hanno segnato profondamente la quotidianità di migliaia di emiliani e di lombardi, lasciando dietro di sé una scia di distruzione. A Finale Emilia, uno dei paesi maggiormente colpiti dal sisma, la maggior parte delle strutture, in particolare scuole, palazzi storici e chiese, hanno subito forti danni e dopo il terremoto non hanno più avuto la possibilità di riprendere le normali attività. Dopo solo due mesi da quei terribili giorni, un gruppo di imprenditori e professionisti decidono di dare un aiuto concreto agli abitanti, scegliendo i bambini di Finale come i primi destinatari del loro impegno: decidono così di costituire un asilo, per finanziare e realizzare la ricostruzione del complesso scolastico Sacro Cuore.
LA PRESENTAZIONE AL MEETING. Un progetto ambizioso che a regime coinvolge ben 240 bambini del paese, suddivisi tra le 2 sezioni di nido e le 6 sezioni di scuola materna, e che è stato presentato al Meeting di Rimini nel corso dell’incontro “Il battito della comunità, la ricostruzione delle scuole dell’Emilia dopo il terremoto”, con Davide Poggi (direttore CDO Emilia), e Patrizio Bianchi (assessore alla Scuola Emilia-Romagna), Manuela Manenti (Struttura Tecnica del Commissario Delegato alla Ricostruzione), Benedetto Renzetti (Funzionario del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale) ed Emanuele Orsini, consigliere incaricato del Gruppo case e strutture in legno di Assolegno-FederlegnoArredo.
LA STRUTTURA. Per la realizzazione del progetto, i partecipanti hanno messo in campo sia risorse finanziarie che professionali. Alcuni imprenditori del legno, in particolare, hanno accolto con grande entusiasmo la sfida di completare la parte strutturale in un mese, dopo le operazioni preliminari di progettazione, scavo e realizzazione delle fondamenta condotte tra luglio e settembre. Il risultato è una struttura di oltre 1.600 metri quadrati interamente in legno, coniugando tre diversi metodi costruttivi (pannelli X-Lam, pannelli a telaio, sistema MHM – Massive Holz Mauer), altamente ecologica, antisismica, e ad elevato risparmio energetico. L’asilo Sacro Cuore è stato donato alla comunità da FederlegnoArredo e dalle sue aziende, in collaborazione con progettisti, enti pubblici e donatori privati.
TRUCCHI DEL MESTIERE. «Le scuole sono il cuore vivo di una comunità, e noi abbiamo cercato di spendere una solidarietà competente», spiega Emanuele Orsini a tempi.it. «Il cantiere procedeva a ritmo continuo, e abbiamo predisposto una struttura modulare. Ogni azienda proseguiva lì dove la precedente si era interrotta. Di fatto nove aziende che normalmente sono concorrenti, e che in vent’anni non si erano praticamente mai parlate, hanno condiviso i loro trucchi del mestiere. Con una naturalezza dettata dall’emergenza e dalla voglia di esserci, di dare ciascuno il proprio contributo. Settantacinque aziende hanno donato risorse, know how e materiale, a dimostrazione del fatto che fare rete d’impresa non è poi così difficile». Dal 7 aprile, undici mesi dopo il sisma, oltre 240 bambini hanno regolarmente ripreso le attività nella loro nuova scuola.
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