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In questo 2023 in Francia la classe politica lavora all’istituzione di un diritto al suicidio in fine vita e a inserire nella Costituzione un diritto all’aborto. Niente di nuovo, in apparenza: semplicemente il proseguimento di una marcia nel senso di un accrescimento continuo dei diritti dell’individuo. È a causa di ciò che gli oppositori di queste iniziative sono, da molto tempo a questa parte, sulla difensiva. Spiegano di non essere contrari alla libertà né alla sacrosanta laicità, di non voler sacralizzare la sofferenza, di non essere privi di compassione, di non voler fare i moralizzatori, eccetera. Non osano invocare la Natura o Dio, e nemmeno la Ragione. Non osano appellarsi a tradizioni o autorità le quali appunto devono essere ricusate. Fanno appello ai buoni sentimenti, senza essere molto sicuri che esistano ancora. Vogliono evitare che la libertà dia luogo ad abusi e proteggere i più deboli. Sono preoccupati di un avvenire di disumanità, timore che gli altri respingono con u...
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