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Come farà Meloni a tenere insieme nord e sud?

Di Emanuele Boffi
18 Ottobre 2022
Anni di politiche assistenziali hanno «trasformato il Meridione in una entità passiva», scrive Nicola Rossi. E il nord che vota Fratelli d'Italia, cosa le sta chiedendo?
La presidente di FdI, Giorgia Meloni, durante l'assemblea degli eletti di Fratelli d'Italia nell'Auletta dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, Roma, 10 ottobre 2022.
La presidente di FdI, Giorgia Meloni, durante l'assemblea degli eletti di Fratelli d'Italia nell'Auletta dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, Roma, 10 ottobre 2022.

Mentre si è ricomposta la frattura tra Forza Italia e Fratelli d'Italia e si attende l'assegnazione dell'incarico a Giorgia Meloni per formare il governo, converrà ritornare sul risultato elettorale per trarne qualche indicazione sulle priorità del futuro esecutivo.
Lo ha già fatto con una certa arguzia Nicola Rossi, professore di Economia politica all'Università di Roma Tor Vergata, consigliere di amministrazione dell'Istituto Bruno Leoni ed ex senatore Pd, che ha messo sotto la lente d'ingrandimento uno dei temi "storici" della politica italiana - la spaccatura tra Nord e Sud -, che, ha scritto in una newsletter dell'Ibl, oggi ha assunto una dimensione nuova.
Scrive Rossi: «Non è certo la prima volta che, al momento del voto, centro-nord e sud prendono strade differenti e non è certo la prima volta che il voto meridionale pesa significativamente sugli equilibri politici nazionali. Ma, diversamente da quanto era accaduto in passato, il 25 settembre ha preso forma e sostanza un partit...

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