Come e quando le toghe rosse abiurarono il garantismo

Di Rodolfo Casadei
29 Maggio 2003
Una delle discontinuità più importanti fra le “toghe rosse” di ieri e quelle di oggi riguarda il garantismo

Una delle discontinuità più importanti fra le “toghe rosse” di ieri e quelle di oggi riguarda il garantismo. Misiani spiega che la rinuncia a questo valore fu progressiva, a partire dai tempi della lotta alla mafia, quando si teorizzò il concetto di “garantismo dinamico”: «Per noi vecchi garantisti si trattò di spiegare che il garantismo non era un moloch di ossequio formale alle norme che disciplinavano l’equilibrio tra accusa e difesa. Ma, al contrario, un principio che imponeva di modulare le garanzie dell’imputato in ragione della specificità criminale e sociale del fenomeno che si andava a combattere e di cui quell’imputato era espressione. Capisco che sembra di ascoltare il vecchio motto di Lenin “Battiamoci per le garanzie finché non siamo al potere”, ma in fondo è inutile nascondersi dietro a un dito, perché di questo si è trattato».

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