
Clandestini africani: morti per acqua e morti per deserto
Non fanno notizia come quelli che lasciano la vita nelle acque del Mediterraneo, eppure sono probabilmente altrettanto numerosi: gli africani che tentato la via dell’emigrazione clandestina e muoiono di sete e di stenti nelle sabbie infuocate del Sahara si contano a centinaia. E anche in questo caso lo snodo cruciale dei flussi è la Libia. In un’intervista rilasciata pochi giorni fa al quotidiano The Ghanaian Daily Graphic l’ambasciatore del Ghana in Libia ha dichiarato di essere certo della morte di almeno 200 ghanesi nel deserto meridionale libico nei primi sei mesi di quest’anno. L’ambasciatore ha anche ammesso che una buona parte dei 25 mila ghanesi residenti in Libia lavora duramente per mettere da parte abbastanza soldi per potersi pagare un viaggio clandestino attraverso il Mediterraneo e approdare in Europa. Molti dei clandestini che attraversano il deserto, invece, sarebbero vittime di organizzazioni criminali che li abbandonano nel bel mezzo del del deserto del Niger assicurandoli che la frontiera con la Libia non è lontana.
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