Cinepanettoni addio? Vacanze di Natale a Cortina fa flop al botteghino

Di Paola D'Antuono
20 Dicembre 2011
Dopo il primo weekend di programmazione Vacanze di Natale a Cortina arranca dietro Sherlock Holmes 2 e Il gatto con gli stivali. Dopo ventisette anni di successi il cinepanettone mostra evidenti segni di cedimento: gli spettatori italiani ne hanno abbastanza di Christian De Sica e soci?

Chissà cos’avrà pensato Aurelio De Laurentis lo scorso weekend: il Napoli è stato travolto dalla Roma (davanti ai suoi tifosi) e il suo film Vacanze di Natale a Cortina è stato umiliato dal successo del secondo episodio di Sherlock Holmes. Un fine settimana da dimenticare per il presidente di Filmauro che, dopo ventisette anni di indiscusso dominio al botteghino natalizio, si prepara a celebrare la sua prima, scottante, sconfitta.

Ma il tenace De Laurentis alle delusioni cinematografiche non è abituato e risponde a suon di comunicati stampa a chi suona la marcia funebre al cinepanettone numero 28: «Vacanze di Natale a Cortina gode di un favorevole passaparola del pubblico. Questo è un film che volutamente cerca di rinnovarsi pur mantenendo il forte legame con la tradizione che fin dal 1983 ha costituito il grande successo di questa serie cinematografica, come ha riconosciuto pure la stampa nei giorni scorsi. In ogni caso, proprio perché da sempre i migliori risultati di questi nostri titoli natalizi si sono avuti nei giorni canonici delle feste, ci aspettiamo che fin dal prossimo weekend esso raccoglierà i consensi del grande pubblico da sempre affezionato alle nostre proposte».

Intanto, in casa Warner, si festeggia il risultato strabiliante di Sherlock Holmes 2, di Guy Ritchie, che nelle prime 72 ore di programmazione ha incassato ben 3.473.319,53 euro contro i 1.623.291 euro di Vacanze di Natale a Cortina. Un risultato storico, celebrato da un comunicato stampa (uscito quasi contemporaneamente a quello della Filmauro): «Il fascino e la forza del nuovo Sherlock Holmes 2 di Guy Ritchie sono confermati da questo risultato straordinario. Numeri importanti che confermano la vitalità del cinema americano anche nella competizione natalizia, tempio tradizionale della cinematografia italiana». Che tradotto potrebbe recitare più o meno così: «Caro Aurelio, il tuo dominio natalizio è finito!». In effetti, a ben guardare, anche la seconda piazza del box office è occupata da un film american, la pellicola d’animazione Il gatto con gli stivali, che il pubblico italiano pare aver gradito nonostante una critica non proprio positiva.

Il dato forse più interessante lo si incontra guardando la terza posizione, occupata dal nuovo lavoro di Leonardo Pieraccioni, Finalmente la felicità: il film Medusa è riuscito a scavalcare, seppur di poco, il cinepanettone concorrente. Il merito, come già hanno notato i critici cinematografici più attenti, è forse da attribure alla presenza televisiva di Pieraccioni su tutti i canali televisivi e alla scelta di Canale 5 di mandare in onda tutti i film del regista toscano da un mese a questa parte. Sarà per questo motivo che da un po’ di giorni Christian De Sica e Sabrina Ferilli sono ancor più onnipresenti all’interno del palinsesto tv? L’attrice, presente alla prima romana, si era già lanciata in una crociata pro cinepanettone: «Sono film di cui avere rispetto: incassano molto e sono realizzati da cast e troupe interamente italiani. Bisognerebbe avere maggiore attenzione e benevolenza per un’eccellenza del genere».

E pensare che quest’anno la produzione aveva deciso di invertire la rotta del film di Natale: basta volgarità gratuite, basta corna, basta De Sica in versione provolone, proprio adesso gli spettatori ci ripensano. E se invece fosse proprio questo il motivo del flop (se di flop si può già parlare)? Forse il pubblico preferisce l’impostazione tradizionale, fatta di gag ripetute, di episodi sempre uguali e personaggi, come quelli interpretati da De Sica, costantemente traditori e furfanti. Una cosa è certa: sarà il weekend di Natale a darci la risposta definitiva, nel frattempo la lotto all’ultimo biglietto continua e c’è da scommettere che sarà più cruenta del solito.

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