Cina. Nel Zhejiang il Partito comunista vieta i battesimi

Di Leone Grotti
04 Novembre 2019
Nella provincia dove è stata applicata la più vasta campagna di demolizione di croci e chiese, vietata anche la raccolta di offerte. Si registra la demolizione e chiusura di chiese, invece, nel Fujian Jiangxi e nell'Hebei
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epa000403804 Chinese worshippers attend a Sunday mass for the Pope in Beishan catholic church in Xining in northwest China's Qinghai Province, Sunday, 03 April 2005. China broke ties with the Vatican in the 1950s, and has been forcing Christians into state-controlled churches. The news of the Pope's passing away is spreading slowly in China as most media choose to neglect it. EPA/SHAN HAIJING

Le autorità comuniste della provincia cinese del Zhejiang hanno iniziato a proibire i battesimi e la raccolta di offerte durante la Messa. Le nuove misure, secondo quanto riportato da ChinaAid, fanno parte della stretta sulle religioni cominciata nel febbraio 2018 con l’approvazione dei nuovi regolamenti da parte del governo.

SACERDOTI CACCIATI DALLE DIOCESI

L’obiettivo di Pechino è controllare in modo ancora più stringente le religioni e per questo le autorità locali del Zhejiang (responsabili della più vasta campagna di demolizione di croci e chiese) hanno cominciato a mettere becco nella pianificazione delle attività delle singole comunità cristiane e perfino negli orari delle Messe, che in molti casi sono stati spostati e modificati.

Tutti i vescovi e sacerdoti cattolici inoltre sono stati costretti a registrarsi civilmente e chi si rifiuta, atteggiamento permesso dalle linee guida del Vaticano in quanto il regime chiede di aderire a una Chiesa «indipendente», viene spesso cacciato dalla propria diocesi. Come riportato da AsiaNews, a causa del rifiuto da parte dei sacerdoti di registrarsi, molte chiese nel Jiangxi e nel Fujian sono state chiuse. Nella diocesi di Yujiang (Jiangxi) due chiese hanno chiuso i battenti, mentre nella diocesi di Fuzhou (Fujian) edifici sacri sono stati chiusi a Fuqin e Changle.

FEDELI CONTRO LA DISTRUZIONE DELLE CHIESE

A fine ottobre fedeli e sacerdoti della diocesi di Handan (Hebei) hanno occupato la chiesa di Wu Gao Zhang, riconosciuta ufficialmente, per impedirne la demolizione decretata dal governo. A centinaia si sono riuniti nel cortile antistante la chiesa, pregando in ginocchio. Il governo, sostengono i fedeli, avrebbe decretato la distruzione di altre 40 chiese nella diocesi.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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