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In Cina il Partito comunista non ti permette neanche di festeggiare il tuo compleanno se sei un attivista
In Cina non puoi neanche cenare in un ristorante per il tuo compleanno, se sei un attivista. Ieri sera l’attivista Hu Jia è andato in un ristorante di Shenzhen con alcuni amici per festeggiare il suo 40mo compleanno. Sono stati raggiunti dopo pochi minuti da alcuni agenti in borghese che li hanno interrogati e poi portati via.
«AGENTI NERVOSI». Il tutto è stato confermato al South China Morning Post dall’avvocato Teng Biao: «Gli agenti erano molto nervosi , mi hanno chiesto se stavamo parlando di Xu Zhiyong e del suo recente arresto. Dopo due ore e mezza mi hanno rilasciato». Xu, docente di legge all’università di Pechino, spiega AsiaNews, ha chiesto all’inizio di giugno alla leadership comunista di rendere pubblici i propri guadagni (in linea con quanto dichiarato persino dall’ex presidente Hu Jintao). Per questo motivo, una settimana fa è stato arrestato per “violenze”. Teng Biao è al momento il suo avvocato, che ha già presentato ricorso contro le assurde accuse mosse nei confronti del suo cliente.
REPRESSIONE PEGGIORA. Secondo l’avvocato, l’ennesimo raid contro gli attivisti che chiedono riforme democratiche al Partito comunista cinese dimostra che la situazione va sempre più peggiorando: «Gli arresti e la repressione diverranno sempre più duri. La gente ordinaria, la popolazione cinese non vive con un senso di sicurezza e i conflitti sociali stanno diventando più aspri. La situazione non è facile da risolvere».
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