
«Ciao Alejandro, sono il Papa». Il boato di Plaza de Mayo per la telefonata di Bergoglio [link url=https://www.tempi.it/videogallery/la-telefonata-di-papa-francesco-ai-fedeli-in-plaza-de-mayo#.UUhztVsZMlg]Video[/link]
[internal_video vid=81446] Non se lo aspettavano le migliaia di persone riunite in Plaza de Mayo, a Buenos Aires, ad aspettare la Messa di inizio pontificato di papa Francesco. Ecco perché stamattina (3.30 di notte in Argentina) quando a sorpresa prima dell’inizio della Messa si è udita la voce in diretta di papa Bergoglio in piazza la folla è scoppiata in un boato. «Ciao Alejandro, sono io» ha telefonato il Papa al rettore della Cattedrale di Buenos Aires padre Alejandro Russo.
GRAZIE PER LE PREGHIERE. «So che siete in piazza, grazie per le preghiere» ha detto il Papa. Poi ha aggiunto: «Vi voglio chiedere un favore: camminiamo tutti insieme, prendiamoci cura gli uni degli altri» E poi, ancora: «Non abbiate paura di Dio, che sempre comprende». Infine ha concluso: «Che la Vergine vi benedica molto, non dimenticatevi di questo vescovo che è lontano, però vi vuole tanto bene. Pregate per me». Un regalo inatteso per le migliaia di persone riunite in Plaza de Mayo.
GIGANTESCO. Intervistato da Radio Vaticana, padre Alejandro ha poi dichiarato: «Ho provato qualcosa di incomprensibile, di gigantesco. È una cosa talmente strana sentire la voce di colui che era arcivescovo e che all’improvviso è quella del Santo Padre! La distanza tra Buenos Aires e Roma fa sì che, se il Santo Padre si avvicina tramite i mezzi di comunicazione, ci appare come una figura quasi angelica, invece a Roma, avendolo così vicino, si vede di più la persona concreta».
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