Contenuto riservato agli abbonati

La preghiera del mattino

Chissà se questa volta la sinistra ascolterà il “monito” di Mattarella

Di Lodovico Festa
22 Settembre 2023
La crisi mai superata del '92, il Capo dello Stato che richiama l’Ue a tener conto delle esigenze italiane, le paure del "cinese" Prodi. Rassegna ragionata dal web
Il presidente italiano Sergio Mattarella (R) con quello tedesco Frank-Walter Steinmeier, Siracusa, 21 settembre 2023 (Ansa)
Il presidente italiano Sergio Mattarella (R) con quello tedesco Frank-Walter Steinmeier, Siracusa, 21 settembre 2023 (Ansa)

Su Huffington Post Italia Stefano Folli scrive: «Gli ottant’anni trascorsi dal 8 settembre 1943 hanno riproposto un tema centrale per definire la nostra identità nazionale con le sue contraddizioni antiche e recenti. Il dilemma è quello richiamato mille volte: il giorno simbolo del collasso rappresenta la “morte della patria”, secondo la formula usata per la prima volta dal giurista scrittore Salvatore Satta? Ovvero è il momento in cui comincia la resurrezione, in primo luogo morale, di quella stessa patria umiliata e mortificata dal fascismo, secondo il credo dei padri della democrazia e poi della Costituzione repubblicana?»
In tre occasioni gli italiani hanno avuto la sensazione che il loro Stato nazionale si stesse sciogliendo: a Caporetto il 24 ottobre del 1917, l’8 settembre del 1943, e nel 1992 con la stagione cosiddetta di Mani pulite. Nei primi due casi gli italiani hanno saputo riscattarsi con il Piave e la Resistenza. Del superamento della crisi dello Stato del 1992 siamo an...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati