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Su Huffington Post Italia Stefano Folli scrive: «Gli ottant’anni trascorsi dal 8 settembre 1943 hanno riproposto un tema centrale per definire la nostra identità nazionale con le sue contraddizioni antiche e recenti. Il dilemma è quello richiamato mille volte: il giorno simbolo del collasso rappresenta la “morte della patria”, secondo la formula usata per la prima volta dal giurista scrittore Salvatore Satta? Ovvero è il momento in cui comincia la resurrezione, in primo luogo morale, di quella stessa patria umiliata e mortificata dal fascismo, secondo il credo dei padri della democrazia e poi della Costituzione repubblicana?»
In tre occasioni gli italiani hanno avuto la sensazione che il loro Stato nazionale si stesse sciogliendo: a Caporetto il 24 ottobre del 1917, l’8 settembre del 1943, e nel 1992 con la stagione cosiddetta di Mani pulite. Nei primi due casi gli italiani hanno saputo riscattarsi con il Piave e la Resistenza. Del superamento della crisi dello Stato del 1992 siamo an...
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