Chi ha ucciso Boris Nemtsov? Tutte le ipotesi possibili (complotti inclusi)

Di Rodolfo Casadei
04 Marzo 2015
È stato Putin? Gli ultranazionalisti? I servizi segreti inglesi? Ecco le ipotesi possibili

Boris-Nemtsov-shutterstock_256477240Chi ha ucciso Boris Nemtsov? La realtà una volta di più supera l’immaginazione, i romanzi di spie e i thriller di fantapolitica sbiadiscono di fronte a ciò che è accaduto per davvero: un oppositore politico di alto profilo del potere semi-autoritario vigente ucciso sotto le mura del Cremlino, nel pieno di una crisi internazionale che oppone la Russia alla Nato in una guerra di bassa intensità per procura che assomiglia ogni giorno di più a una temeraria zuffa sull’orlo di un vulcano. Perché è accaduto? Cui prodest? Queste ultime due sono le tipiche domande accessorie della prima, quella riguardante la responsabilità dell’omicidio. Antiamericani e filoamericani, adulatori e odiatori di Vladimir Putin sono certi di sapere com’è andata, se non nei dettagli perlomeno nelle linee generali. Chi ritiene che i riflessi criminali del potere putiniano siano dimostrati e automatici, già un secondo dopo la notizia ha accusato del delitto il presidente e uomo forte della Russia; chi da sempre è convinto che l’imperialismo e il capitalismo finanziario neoliberale, di cui la Nato è il braccio armato, siano capaci di qualunque nefandezza, si dice certo che si tratta di una provocazione per tentare di destabilizzare un altrimenti solido fronte interno del potere russo.

Visto che allo stato attuale dei fatti nessuno è in grado di individuare e svelare la verità, proviamo a esaminare un ventaglio di ipotesi il più possibile ampio, e a valutare i pro e i contro riguardo alla loro credibilità.

La prima ipotesi è quella che fa risalire direttamente alle stanze del potere moscovita la responsabilità dell’agguato che ha messo fine alla vita dell’ex vice primo ministro. Il movente dell’omicidio in questo caso sarebbe l’annunciata presentazione in pubblico di “prove” dell’ingerenza militare russa in Ucraina da parte di Nemtsov. Questa ricostruzione è stata evocata dal presidente ucraino Poroshenko in persona, che ha parlato con l’oppositore russo poco prima della sua uccisione e sostiene che stava per fare rivelazioni clamorose. Questa tesi ha molti punti deboli. Che la Russia stia sostenendo i ribelli del Donbass con uomini e mezzi, che sul suolo ucraino stiano operando anche soldati della Federazione Russa, è un segreto di Pulcinella. In qualunque momento i servizi di sicurezza di un paese della Nato potrebbero esibire prove inconfutabili di questo fatto. Se ancora non è successo, è solo per ragioni di opportunità politica, per lasciare spazio alle soluzioni diplomatiche e, probabilmente, per non provocare una controescalation di rivelazioni: anche Mosca può dimostrare che uomini e mezzi di paesi dell’Alleanza atlantica stanno rinforzando le esangui forze armate ucraine. Comunque sia, uccidere Nemtsov per mettere a tacere la sua voce in procinto di rivelare la presenza militare russa in terra ucraina non avrebbe alcun senso: decine di fonti diverse potrebbero, in qualunque momento, venire fuori con le stesse rivelazioni.

In secondo luogo, Putin in questo momento non ha nulla da temere da parte degli oppositori interni, tanto meno da un ex vice primo ministro in piena parabola discendente: i tassi di consenso all’operato dell’uomo forte di Mosca sono i più alti di tutto il suo ventennio di potere, superiori all’80 per cento. Nessuno degli attuali oppositori rappresenta un’alternativa credibile al sistema creato da Putin. Al contrario, l’uccisione di Nemtsov ha risvegliato l’opposizione assopita: alla marcia di commemorazione del leader assassinato hanno probabilmente partecipato più persone di quante sarebbero scese in piazza per la manifestazione dell’opposizione programmata per l’1 marzo. Nemtsov ucciso a colpi di arma da fuoco sotto le mura del Cremlino diventa una bandiera attorno alla quale raccogliere le opposizioni divise e sparse, un martire per rianimare la causa di chi si batte contro il governo attuale.

L’omicidio di Nemtsov potrebbe essere legato alla questione della presenza militare russa in Ucraina solo in un caso: se si suppone che l’uomo politico avesse ottenuto i suoi documenti in un modo compromettente per gli alti gradi dell’esercito. In questo caso si può immaginare che ambienti militari timorosi di essere accusati di fughe di notizie o di mancato controllo dei subordinati, di incompetenza o di negligenza, e quindi di essere puniti come capri espiatori del clamore mediatico causato dalla denuncia dell’oppositore, abbiano cercato di proteggersi uccidendo l’uomo che avrebbe innescato lo scandalo.

Uno scenario nel quale una responsabilità diretta del circolo di governo nel delitto apparirebbe plausibile c’è: se Nemtsov avesse frequentato un po’ troppo le ambasciate straniere, non tanto quella ucraina quanto quelle dei paesi della Nato, nelle settimane precedenti l’attentato, questa potrebbe essere la giustificazione per un “omicidio di Stato”. Il messaggio sarebbe chiaro: gli stranieri non devono azzardarsi a complottare contro il governo russo intrecciando relazioni con esponenti dell’opposizione interna. Sarebbe insomma una risposta preventiva durissima a quella che il potere russo intenderebbe come un’”operazione Maidan bis”: un movimento popolare anti-Putin teleguidato dall’esterno, attraverso la cooptazione e il rafforzamento degli oppositori già esistenti.

Un’altra ipotesi è che l’omicidio sia maturato in ambienti politici ultranazionalisti, che vedevano in Nemtsov un traditore perché criticava come illegittimo il referendum che aveva consegnato la Crimea alla Russia. In tal caso l’assassinio sarebbe pensato come un atto ostile alle correnti russe filo-occidentali, ma anche dannoso per il governo in carica: gli oppositori democratici sono stati intimiditi, il potere di Putin è stato incrinato da quello che il commentatore Kirill Martynov su Novaya Gazeta ha definito «il più importante atto di terrore politico della moderna storia russa, (…) destinato a diventare il simbolo del paese che abbiamo costruito negli ultimi 15 anni». Effettivamente Putin esce diminuito, sia all’interno che a livello internazionale, da questo delitto. Chi ha ucciso l’ex vice primo ministro non voleva fare un piacere al presidente russo, di fatto gli ha creato una difficoltà.

Un altro scenario possibile è quello dell’eccesso di zelo da parte di funzionari di regime, sfociato in un delitto Matteotti o delitto Popieluszko in salsa russa: come nel caso del parlamentare italiano al tempo del fascismo e del sacerdote polacco al tempo della dittatura del generale Jaruzelsky, l’uccisione dell’oppositore non sarebbe il risultato di un ordine dall’alto, ma di un’iniziativa dal basso di agenti del sistema convinti della bontà della propria azione e di poter trarre benefici personali da essa. Se questa è la sostanza dei fatti, le cose andranno in modo molto diverso da ciò che gli autori dell’agguato si aspettano: una volta scoperti, saranno condannati dalle stesse istanze del regime che immaginavano di servire, come accadde agli assassini di Matteotti e di Popieluszko (anche se i primi ebbero al tempo una condanna piuttosto lieve e i secondi beneficiarono successivamente di un’amnistia).

Un’altra ipotesi, forse la più gettonata, è che l’uccisione di Nemtsov sia semplicemente il risultato del clima di odio contro chi non approva l’annessione della Crimea e il sostegno ai separatisti del Donbass che nell’ultimo anno è cresciuto in Russia, anche a motivo di una propaganda governativa martellante. L’ipotesi è credibile, ma bisogna anche dire che questi odiatori sono apparsi molto efficienti, professionalmente capaci di uccidere. In questo caso i responsabili andrebbero probabilmente ricercati nei ranghi ordinari dell’esercito, fra i soldati che hanno avuto commilitoni o parenti fra i civili che sono stati vittime del conflitto ucraino.

L’ultimo scenario da esaminare è quello denunciato da Putin all’indomani del delitto: una provocazione volta a destabilizzare la Russia, ovvero il suo governo. In linea di principio questa ipotesi è credibile. Siccome le sanzioni economiche non hanno dissuaso la Russia dal cessare di sostenere i ribelli dell’Ucraina orientale e siccome un intervento armato occidentale al fianco del governo di Kiev contro i secessionisti non è fattibile per molte ragioni, non resta che concentrarsi sulla destabilizzazione interna e sull’intimidazione della leadership russa. Un delitto politico di alto profilo sotto le mura del Cremlino, destinato a seminare lo sconcerto nella popolazione russa, rianimare l’opposizione, appannare l’immagine di Putin come uomo che ha sotto controllo tutto il paese e a generare esecrazione universale è una risposta decisamente efficace all’assertività russa in Ucraina e altrove. Più che alla Cia o ad altri enti della sicurezza Usa viene da pensare al Mi-6 britannico. David Cameron e la stampa anglosassone si sono particolarmente distinti negli ultimi mesi per la richiesta di misure sempre più dure contro la Russia, senza escludere il sostegno militare, in varie forme, a Kiev. Conta certamente lo storico riflesso geopolitico britannico che si attiva ogni qual volta Londra abbia il sentore che qualcuno sul continente stia proponendosi come potenza egemonica. E non c’è dubbio che un’ipersensibilità connessa al diminuito status internazionale del Regno Unito fa vedere una minaccia egemonica sull’Europa continentale là dove oggettivamente non c’è (la Russia di Putin non è paragonabile né alla Francia di Napoleone, né alla Germania di Hitler, né all’Unione Sovietica). Ma c’è anche una questione di temperamento. Putin ha pensato di reagire alle sanzioni economiche europee mandando i suoi caccia a svolazzare sui cieli dei paesi della Nato a scopo intimidatorio. Ha cominciato con lo spazio aereo dei paesi baltici, per poi passare a quello dei paesi scandinavi, quindi alla fine di gennaio ha mandato i suoi Mig a sfrecciare niente meno che sulla Manica. Gesto sconsiderato, conoscendo il carattere degli inglesi. I quali hanno un grosso sasso nella scarpa che prima o poi vorranno togliersi: l’uccisione di un cittadino regolarmente residente sul suolo britannico presumibilmente da parte dei servizi segreti russi. Solo agenti organici allo Stato potevano disporre del polonio utilizzato per avvelenare l’ex agente del Kgb Aleksandr Litvinenko, morto a Londra nel novembre 2006. In linea teorica non si può escludere che le potenze occidentali, attraverso principalmente i britannici, vogliano far sapere a Putin che sono capaci anche loro di giocare sporco e di portare la minaccia fin nel cuore del potere russo, e che l’impraticabilità di un intervento armato euroatlantico in Ucraina non significa che qualunque iniziativa e provocazione di Mosca non possa provocare ritorsioni importanti.

Infine naturalmente ci sono le ipotesi legate alla vita privata di Nemtsov. Ma queste le lasciamo a un altro genere di testate giornalistiche.

@RodolfoCasadei

Foto Nemtsov da Shutterstock

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40 commenti

  1. Gabriele

    Apriamo gli occhi. Si è data ai filorussi armati da Putin la responsabilità per l’abbattimento dell’aereo Malesiano. Poi la commissione internazionale non ha dato risposte. Se fosse stato così come subito dichiarato, forse la commissione non l’avrebbe detto fornendo elementi? I russi e filorussi vincono le battaglie nel Donbass perché difendono la loro terra. Ciò è dimostrato dal fatto che Poroshenko non paga più le pensioni né i sussidi nel Donbass. Se li ritenesse ucraini non sparerebbe su case, città e civili. Gli abitanti del Donbass non sono ostaggio di una minoranza russa, ma tale regione è abitata in stragrande maggioranza da Russi. Russia Cristiana e Cl, a mio parere, sbagliano il loro giudizio ora (sul Maidan) e allora (sull’Unione sovietica). Mentre accoglievano i dissidenti perseguitati dal regime sovietico, il regime massonico occidentale spargeva pornografia e droghe da Los Angeles a Berlino ovest, come oggi matrimoni omosessuali, eutanasia, educazione sessuale a infanti. L’Unione sovietica non era il regno del male cui contrapporre la democrazia occidentale, come le tenebre alla luce. Bisognava amare i Sovietici, anche dentro i loro sbagli e le loro colpe. Invece si sono esaltati gli esuli, come si fa ora con i dissidenti, senza capire che, pur con errori, il governo russo cercava e cerca, un tempo sbagliando molto, oggi meno, di preservare la sua indipendenza. Gli Stati Uniti sono orgogliosi, credono di aver vinto la guerra fredda, mentre fu un moto anche interno alla Russia, che voleva cambiare. Gli Usa credono che il loro modello vada esportato con le armi e vogliono mettersi sulla sommità di questo nuovo mondo. In realtà questo orgoglio è dato da un senso di inferiorità, che è proprio anche dei paesi dell’Europa orientale. Poroshenko e Tusk vogliono distruggere la cultura, la finanza, l’economia e lo stato russo perché ne conoscono la forza e la coesione. All’epoca sovietica molti lituani, estoni, ucraini, studiando a Mosca, sono divenuti registi, scienziati, letterati. Certo c’era un’odiosa inculturazione, russificazione, ma i mass media italiani e americani hanno fatto lo stesso in modo più subdolo ed efficace. Molti ucraini odiano i russi e fomentato l’odio nelle nuove generazioni, come Kerry si vede che detesta Putin. Negli Stati occidentali è installata una cultura New age che è peggiore di qualsiasi altra forma di governo. Il vero nemico per gli Usa non sono mai stati i fondamentalisti islamici, che corrompono col denaro (vedasi talebani anni 70 e 80).

  2. maurizio

    Yusuf,non volevo ma mi costringi a tornare sull’argomento-stavolta é veramente l’ultima e non me ne frega niente dei giudizi maligni che mi son sentito,in generale,rivolgere.Ribadisco parola per parola quanto già detto….lascia stare i link..ci sono tanti modi per informarsi,ad es. giornali e tv.In ogni caso mi sembra che sia tu(e altri)a non voler rispondere alle mie domande avendo già individuato dove stanno i buoni e i cattivi,a priori.Prova soltanto a chiederti(e,se vuoi,onestamente rispondere a questa semplice domanda: credi davvero che i secessionisti cosi ben preparati e dotati di armi pesanti,perfino più dell’esercito ucraino-per quanto non efficientissimo-abbiano potuto fare tutto da soli…senza nessun controllo-tra l’altro-alla frontiera russa?Perfino il giornalista di Tempi,inizialmente certo di ciò,ha scritto poi che era un segreto di pulcinella il fatto che i russi fossero direttamente entrati in territorio ucraino.A me basta questo,quantomeno per avere molti,ma molti dubbi sulla loro innocenza…e,poi,come già detto,basta mettere insieme tutti o pezzi del puzzle Ucraina per convincersi di ciò…focalizzarsi su un aspetto solo può essere fuorviante e,per favore,basta credervi gli unici che ragionano a fondo e documentati..perché le ricerche non vanno fatte a senso unico(…io ti ho perfino concesso la possibilità del dubbio sulla mia tesi al pari di quanto ne ho sulla tua,proprio per riaffermare quanto detto prima.Buona notte!

    1. Yusuf

      Quindi recapitolando le tue fonti di informazioni sono (escludendo a priori la rete) :

      – I giornali
      – la tv
      – tue considerazioni personali
      – Pulcinella

      A te basta questo per completare il puzzle, visto che dici “lascia stare i link” (ci sono tanti modi per informarsi ? Ma dove vivi ? Se uno dei grossi problemi che stiamo vivendo è proprio il controllo dell’informazione ?)

      Riguardo alle armi in mano ai novorossi anch’io faccio una considerazione personale (basata sulle informazioni in rete, non su Pulcinella).

      Se i novorossi avessero veramente armi fornite dalla Russia, anzichè averle prese dagli arsenali ucraini all’inizio della guerra civile, visto il gap tecnologico tra Russia ed Ucraina non ci avrebbero messo tutto questo tempo per avanzare e non avrebbero permesso a Kiev di fare migliaia di morti civili con i bombardamenti.
      La superiorità dei novorossi è stata sulla loro determinazione a non farsi sterminare dai nazisti al governo di Kiev. Al loro anelito di libertà.

      Considera inoltre che nessuno ha fornito prove di armi russe in mano ai novorossi costruite dopo la fine dell’URSS.

      1. Armando

        “le tue fonti di informazioni sono (escludendo a priori la rete) :”

        – I giornali
        – la tv
        – tue considerazioni personali
        – Pulcinella

        Credo che in fondo di queste 4 la più attendibile sia Pulcinella !

        1. Raider

          Certo, la determinazione ai secessionisti del Donbass viene proprio ora che i russi li appoggiano, non si vede come, a armi pari – gli stessi arsenali dell’esercito ucraino -, ma in inferiorità numerica e con una determinazione misurata non si sa come, potrebbero farcela da soli, se la loro retrovia non fosse la Russia.
          Questa valutazione, ancorché basata sulle informazioni che non spiegano un corno anche se reperribili sulola Rete, si fondano – non c’era da dubitarne – sulla forza del pensiero: e dimostra come tutto si regga, per i complottisti, sulla forza del non pensiero, vale a dire, sulle congetture, delle dichiarazioni a senso unico e delle interpretazioni a corrente alternata
          – (per es.: la Turchia? un Paese servo degli occidentali. Però, se stipula accordi commerciali con la Russia, ecco che, la Turchia? Un Paese che si schiera contro gli Occidentali: in realtà, un Paese che fa i propri interessi, che non coincidino quasi ma con i nostri e che si sente e vuole essere considerato – non si capisce come e perché – europeo);
          – le dietrologie come criterio di verità per ribaltare i fatti
          – (lper es.: ‘Isis? Un’invenzione degli U.S.A.: poi, i jihadisti attaccano e minacciano U.S.A., Israele, Arabia Saudita, Ue tutta e Italia in primis: e allora, no, l’Isis gli è sfuggito di mano: e i jihadisti, d’un colpo, diventano combattenti per la libertà dei popoli);
          E tutte le A che qui intervengono – Aldorisio, Antonio, Alberto, Armando, Angelo – non fanno che riportare alla stessa lettera uno spirito che si affida alla stessa mano dei complotisti di lungo corso intervenuti qui per l’unica cosa che gli lascia da fare quello che trovano sulla Rete: la denigrazione di papi e santi e le millanterie a effetto mistificatorio retroattivo riguardo don Giussani e Cl movimenti come esercizio retorico oltre cui non sanno andare.

          N.B. Redazione, ho inviato un risposta a Maurizio, vi sarei grato se la pubblicaste. Grazie.

  3. maurizio

    Yussuf,non c’é peggior sordo di chi non vuol sentire…no non mi riferivo a quello ma a te,evidentemente,fa piacere pensare ciò.Rilegge con animo sereno ciò che ho scritto e,forse,lo capirai..anche perché non ho intenzione di tornare sull’ argomento.Non amo perdere tempo per rincorrere quisquilie ad ogni tornante di strada.Ciao!

    1. Fokault

      @Maurizio

      Andare a fondo delle questioni , mi permetto di dirti, non è perdere tempo per rincorrere quisquilie. Più leggo i tuoi commenti e più mi convinco che della realtà tu hai paura. Ma Giussani ci ha insegnato il contrario.

      1. yoyo

        Voi non andate a fondo. Distorcete.

    2. Yusuf_&&

      @Maurizio

      “non mi riferivo a quello ma a te”

      Allora ricominciamo da capo.

      Io ti ho solo fatto una semplicissima, banalissima domanda, per informazione mia personale. Te la ripeto.

      Puoi, per cortesia, segnalare la fonte della notizia riguardo alla “presenza di truppe russe nel Donbas”.

      Tu hai risposto :

      “per favore …siamo seri,aperti di mente…potrei dirti che sono state trovate uniformi dell’esercito russo,passaporti russi,lo stesso aereo malese colpito con un razzo di fabbricazione russa,dichiarazione sfuggite a qualche esponente secessionista ecc”

      Nessun link, nessun nome, solo vaghi riferimenti relativi a fatti di cui mi sono limitato a fare una osservazione critica.

      Tu non hai intenzione di ritornare sull’argomento ? Il problema è che non lo hai neanche iniziato ad affrontarem o evidentemente non ti interessa, In ogni caso sono affari tuoi. Solo ti prego, la prossima volta, se proprio non vuoi perdere tempi mi dici ; non ho intenzione di darti ulteriori informazioni. Punto.
      Come fanno persone normali in una conversazione normale.

      1. Raider

        Chi non frequenta siti complottisti né di altro genere, né Irb né Site, che ricorre così spesso nelle farneticazioni della combriccola sedicente ciellina, le prove che possono essere manipolate le lascia a chi mistifica i Papi e don Giussani, che non difende neppure da chi è più mentecatto di lui. Il fatto che una minoranza russofila peggio armata degli ucraini possa farcela da sola, è di per sè un segno di malafede che non ha motivo di pretendere né dare prove.

        Caro Maurizio, ti ringrazio per la simpatia, ma credo di essere stato frainteso e mi dispiace perch è capitato a te, che mi sei almeno altrettanto simpatico di quanto mi riesca dio esserlo a te. Ma dimmi: quando mai ho strumentalizzato CL, quando mai l’ho ritenuta davvero “una fornace” di gente che millanta di interpetare meglio di te e di don Carron gli insegnamenti di don Giussani? Non l’ho mai pensato! Lo dicevo per paradosso, tanto è vero che ho scritto che non avrei mai potuto credere a una cosa del genere e che, infatti, non ci credo!
        Io ho difeso Cl, senza mai averne fatto parte come non ho mai fatto parte di movimenti eccelesiali e partiti, da nemici di Destra, Sinistra e Centro. E guarda che mi sono fatto un sacco di nemici solo per avere osato sostenere pubblicamente Cl – devo ripeterlo. L’ho fatto con tale convinzione, Maurizio, che mi sono guadagnato odi persistenti di cui ho scontato gli effetti, te lo assicuro: basta che pensi a quelli che mi attiro qui. Non pensavo, però, di meritare anche il tuo sia pur blando – ma non tanto – biasimo: io ho avallato le accuse a GPII? Vuoi scherzare? Io ho difeso qui San Karol proprio da chi lo infamava, come ho difeso altri Papi, accusati dai dementi, cui è permesso fare peggio di Charlie Hebdo anche qui, di essere massoni e non so cos’altro!
        E guarda caso, i millantatori di ascendenze giussaniane credi che abbiano avuto da obiettare a chi ne condivide ciò che gli preme di più, la dhimizzazione del Cristianesimo e l’islamizzazione dell’Occidente, guerra! guerra! guerra! e via vaneggiando? Che vuoi che gli importi davvero di don Giussani, di Papi e Santi! Se possono divagarsi così, con smancerie da reduci e filologi più studiosi di te sul penisero e l’esperienza di Cl e meglio di te autorizzati a dire chi era don Giusani, è tanto di guadagnato, abituati come sono a mistificare.Ma tu hai impiegato più della metà del tuo post rivolgendoti a me che non ho detto nessuna delle cose che mi rimproveri. “Ingeneroso, pesante e offensivo” sarei io, di grazia, con chi, con GPII o con don Giussani, puoi spiegarmelo, se non ti dispiace? Grazie.

  4. maurizio

    Dunque ragazzi miei che cosi cortesemente mi avete risposto,e lo dico senza ironia.Quella stessa ironia che Leo mi rimprovera di non aver colto nelle sue parole ma che Jusuf(ma come ti chiami veramente?)non ha saputo cogliere nelle mie come pure tu Leo.Decidete vi allora senza usare due pesi e due misure,finendo per non entrare dentro il cuore,il senso di quel che dico limitandovi alle solite tiratele di altri che voi mulinate a piacere senza attaccarvi il vostro libero cervello.Leo lascia stare Giussani o,perlomeno,comincia a prenderlo sul serio(questo significa studiare)tu senza voler continuare a far la predica agli altri.Yusuf..ma a Pulcinella l’hai chiesto,ti sei fatto spiegare il suo segreto?..tutto il resto ne consegue.Ho detto Pulcinella non Soros!. Raider carissimo,lo sai che mi sei simpatico ed hai ragione che troppa gente lo strumentalizza per proprio comodo..ma é anche vero che tu fai lo stesso con Cl,pur se per scopo opposto..come se fosse la sorgente del male del mondo.Evidentemente il pregiudizio é davvero duro da morire.Noi succubi dell’Islam..ma dove?..solo perché teniamo fermo il punto del dialogo con le persone che professano tale religione(con quelle che manifestano un minimo di apertura alla ragione)?Questa é sottomissione…ma dai..ragiona di tuo che intelligente lo sei..lascia stare i papiri prestampati ad uso retorico.S.Giovanni Paolo II,protettore di corrotti? Lo so a chi ti riferisci ma,a parte il fatto che quando la faccenda é stata chiaramente e sicuramente accertata(non bastano gli scoop dei giornali per condannare uno)Mons.Marcinkus é stato prontamente rimosso…non ti sembra di essere un po’troppo ingeneroso e pesante,offensivo direi,considerata tutta la sua vita.? Dai riflettici per bene!

    1. Yussuf

      @Maurizio

      Devo intendere quindi che quando parlavi di uniformi russe e di razzi novorossi che colpiscono aerei malesi lo dicevi in senso ironico ?
      Quindi a chi ti chiede, che ne so, la strada per andare alla stazione tu gli citi la frase di Socrate “Io so di non sapere” ?
      Non era più semplice dirmi che lo avevi letto sul Corriere o ascoltato il servizio di Rai1 ? Più attendibili di loro chi c’è a questo mondo ? (in senso ironico eh ?)

  5. Yusuf_Assa_lamu&&&

    @Maurizio

    Uniformi e passaporti dell’esercito russo più che altro non sono molto valide come evidenze oggettive di interferenze russe.
    Se permetti è molto più evidenza oggettiva (in questo caso della presenza di truppe NATO) un video in cui una giornalista di Kiev fa casualmente una domanda ad un soldato con l’uniforme ucraina che le risponde in perfetto inglese.
    O altra evidenza oggettiva (della responsabilità ucraina nell’abbattimento dell’aereo malese) è la foto difficilmente falsificabile e mai smentita da Kiev della cabina del Cockpit malese crivellata di colpi di mitragliatrice di grosso calibro (alla faccia del missile) ,fatto se permetti molto più attendibile di qualche “dichiarazione sfuggite a qualche esponente secessionista”.
    Non parliamo poi delle foto dei cadaveri della strage di Odessa che mostrano come questi non siano morti a causa di un incendio come affermato da Kiev, ma assassinati uno ad uno.
    Evidenza oggettiva delle interferenze USA e della finanza anglo-sionista in Ucraina sono le intercettazioni in cui Victoria Nuland sottosegretario di stato per l’Europa e l’Eurasia decide chi mettere a governare l’Ucraina e chi no, o il video di un discorso della stessa Nuland in cui afferma che nel periodo compreso tra il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991 fino ad oggi gli USA hanno speso per l’ Ucraina circa $5 miliardi “per sostenere le speranza del popolo ucraino a un potere democratico forte che rappresenti i loro interessi” o George Soros che dichiara alla CNN “Ho creato una fondazione in Ucraina prima che il paese diventasse indipendente dalla Russia. Questa fondazione ha continuato a operare e ha avuto un ruolo importante negli eventi recenti”.
    Ecco, ce ne sarebbero molte altre, ma era solo per spiegarti cos’è un’evidenza oggettiva.

    1. Raider

      A riprova che non è un mistero neppure per gli ucraini che contractors o volontari combattano contro i russofoni e russi che li appoggiano, dovrebbe essere interesse di chi tramma nell’ombra evitare questo genre di ‘incidenti’, mentre è chiaro che il ricorso a mercenari e volontari è uno dei fattori che caraterizzano i conglitti in corso. Allo stesso modo, volontari jihadisti, comunisti e nazisti sono anche nel fronte opposto: i russi e i russofoni parlano la stessa lingua e a parti rovesciate, i compliottisti direbbero che è la ‘prova’ di un coinvolgimento di chi non dovdrebbe essere lì.
      Il sostegno a parti in causa, sostegno economico, politico e militare, rientra fra le opzioni cui gli Stati ricorrono quando si tratta di difendere i propri interessi, la propria incolumità o sopravvivenza. E’ stato così per U.S.A., U.R.S.S., Russia e tutti gli altri. La soluzione politica auspicabile per questa crisi, con l’unione del Donbass, ricco di risorse minerarie, a proposito di afflato patriotticvo o umanitario che sta dalla parte dei Brics, sembra non bastare alla Russia: che vuole interferire anche nelle scelte di politica estera e interna dell’Ucraina. Sarebbe giusto decidessero gli Ucraini, a costo di dispiacere a Putin: che non vuole capirlo. Si tenga il Donbass, ma se gli Ststi vicioni non si fidano del Grande Fratello di mosca, aiutare la secessione non è certo il modo migliore per dissuaderli.
      Soros è un personaggio che non ispira fiducia o simpatia, tutt’altro: ma occorrerebbe ricordare che con le sue fondazioni miliardarie si batte attivamente per il multiculturalismo e il politicamente corretto: tirare in ballo Soros in alcune circostanze e non in altre non è offrire prova di buonafede e di, come dice?, oggettività: e chi Soros lo combatte a corrente alternata non riscuoterà più fiducia o simpatia di Soros.
      Russia e Paesi arabi condividono caratteristiche e in una certa misura, interessi che non ne fanno nè modelli politici e civili né alleati ‘naturali’ dell’Occidente:
      – sono giganti energetici e nani industriali;
      – se alleati, potrebbero strozzare l’Occidente col ricatto petrolifero, cosa già verificatasi. del resto, bensì senza concertare un gioco di sponda degli uni con gli altri;
      – non hanno tradizioni politiche democratico-borghesi;
      – sono, per storia e cultura, piuttosto alieni, benchè in misura diversa, all’Occidente, ciò che vale anche nel caso di India e CIna, lasciando da parte il Brasile.
      Insomma, gli islamofili salomoneggiano insalumando le cose più diverse, ricostruzioni storiche accomodate ad usum califfale e altre amenità sparate senza nulla pretendere dalla realtà dei fatti al di fuori degli schemi ideologici del partito preso, quando non delle paranoie pare pare.

    2. Cisco

      @Yusuf Assalam Aleikum

      Se quelle da te riportate sono “evidenze oggettive” c’è da scompisciarsi dalle risate.
      Invece la ealtà è drammatica, e il fatto che non esista un esercito ucraino degno di questo nome a causa del protettorato prima sovietico e ora (tentativamente) russo sul paese la dice unga su chi controlla il Donbass.
      Strano poi, che i servizi segreti tedeschi abbiano confermato l’abbattimento dell’aereo malese da parte dei separatisti filorussi, certo se avessero almeno visto quella foto che inchioda il governo di Kiev…

      1. Yusuf Assalam & Aleikum

        @Cisco

        Dal blog di Giampaolo Rossi su ilGiornale.it del 24 ottobre 2014 :

        “In questi ultimi giorni il caso ha avuto un’ulteriore accelerazione: il 19 Ottobre il settimanale tedesco Der Spiegel ha pubblicato un articolo secondo il quale i servizi segreti di Berlino avrebbero “ampie prove” che ad abbattere l’aereo sarebbero stati i separatisti filo-russi. Le prove si baserebbero su foto satellitari e “evidenze fotografiche di altro tipo” che dimostrerebbero come i ribelli abbiano catturato un sistema missilistico antiaereo Buk-M1 in dotazione all’esercito ucraino con il quale hanno colpito (forse per errore) l’aereo di linea malese.
        Queste “ampie prove”, però, Der Spiegel non le mostra, né le spiega; l’articolo si basa sulle dichiarazioni che Gerhard Schindler (capo della BND, l’intelligence tedesca) avrebbe fatto in un’audizione a porte chiuse alla Commissione parlamentare di Controllo, l’organismo del Bundestag che corrisponde, più o meno, al nostro Copasir; di questa relazione, il settimanale tedesco non mostra nulla, così come non c’è traccia delle immagini fotografiche di cui parla.
        Eppure, l’articolo ha avuto un risalto incredibile nella stampa europea e sulle principali televisioni occidentali. Al contrario, nessun risalto ha avuto, il giorno dopo, la smentita delle autorità ucraine, che in un comunicato stampa del Ministero della Difesa hanno negato la possibilità che sistemi missilistici fossero stati catturati dagli insorti. Non solo, ma Yevhen Perebyinis, portavoce del Ministero degli Affari Esteri, ha confermato le affermazioni sempre fatte dalle autorità di Kiev, secondo le quali l’intero reparto antiaereo di stanza a Donestk era stato spostato in altre regioni fin dal 29 Giugno (cioè due settimane prima della tragedia). In altre parole, l’Ucraina ha smentito quella che secondo i tedeschi sarebbe la prova che discolperebbe l’Ucraina stessa dalle responsabilità; di questa leggera incongruenza sui media occidentali non c’è traccia.”

  6. maurizio

    Leo..dunque”vi sono le molotov che i maidanisti tra un girotondo a 360gradi e l’altro lanciano addosso ai poliziotti per impedire che questi permettano ai gruppi dell’ultra destra di saccheggiare il parlamento indifeso.”No,c’é qualcosa che mi sfugge..secondo la tua logica i maidanisti,cosi facendo avrebbero fatto ciò per salvare il parlamento perché ,di fatto,non avrebbero permesso all’ultra destr di saccheggiare il parlamento..mi sembra ci sia qualcosa di contorto nel tuo ragionamento ,tuo o scopiazzato da qualche sedicente blog…riprovaci,forse la prossima volta ti riuscirà meglio.Ma siete capaci di usare la vostra testa e di fare vostre valutazioni anziché continuare a scimmiottare qualche ipotetico,fantasioso(come le vostre maschere)esperto??

    1. Leo _ancora

      “No,c’é qualcosa che mi sfugge”

      Temo proprio di sì. E’ il senso ironico del mio commento.

      Considerazione personale : aveva ragione don Giussani a citare quel professore universitario il quale, parlando dei ragazzi di CL diceva “se soltanto studiassero !”

      Ecco qua i risultati !

      1. Raider

        Sì, i risultati della “superiorità antropologica” dei complottisti, che tirano don Giussani dalal lorompartem chissà come sarebbe contento don Giussani di sentirgli dire che c’erano papi massoni, altri, San Giovanni Paolo II, corrotti e protettori d corruttori, che il meglio di sè la Chiesa lo ha dato quando uccideva blasfemi e eretici come gli islamici non hanno mai smesso di fare, vedi il Pakistan, che PIo XII era un papa che ha avuto la’rdie di salvare ebrei e convertirne qualcuno:
        tutte cose che sono la prova di un esemplare Cristianesimo ciellino, sottomesso all’Islam e in guerra contro Occidente e Israele. Un bel risultato dovuto alla salute mentale e un segno indelebile dell’onestà intellettuale dei mistificatori complottisti che accorrrono per l’intifada “Occupy tempi.it.”

  7. maurizio

    Assalamu,per favore …siamo seri,aperti di mente…potrei dirti che sono state trovate uniformi dell’esercito russo,passaporti russi,lo stesso aereo malese colpito con un razzo di fabbricazione russa,dichiarazione sfuggite a qualche esponente secessionista ecc ma tu potresti dirmi che é tutta disinformazione e propaganda di parte ucraino-americana e forse hai anche ragione..non c’é molta chiarezza su tutto ciò,é vero.Dunque,a parte che non c’è certezza neppure del contrario,perché non ritenere possibile ciò….se l’articolista-certo più documentato di me e di te-parla di segreto di Pulcinella evidentemente tutti lo sannoa nessuno vuole ammetterlo pubblicamente..cui prodest?dicevano i latini..ma secondo te? Ma,ripeto,allarga la mente e leggi nella sua completezza e concretezza lo svolgimento dei fatti..cosa ti dicono? Allargala ancora di più a tutto il resto del mio commento,perché c’un filo rosso che lo lega e spiega ogni singolo particolare..lascio a te scoprirlo.Io non sono certo animato da pregiudizio e,come ho scritto,non faccio il tifoso!
    Ah!dimenticavo:a proposito di Katyn ho parlato di circa 4000-per la verità ho parlato di alcune migliaia-ma questi erano solo i militari..in realtà,compresi i civili i morti furono circa 22mila..mica male eh!?…non so perché sia uscita la doppia pubblicazione..se é stata colpa mia,me ne scuso.

  8. maurizio

    Leo,sai che forse hai ragione?probabilmente era per questo e perché marinavano la scuola che le forze speciali della polizia li hanno più volte caricati per sgomberare la piazza,mandandone parecchi all’ospedale..lasciando cosi indifeso il parlamento e permettendo ai gruppi dell’ultradestra nazionalità di saccheggiarlo…naturalmente dietro la regia della CIA.Perché no?Perché io, l’estate scorsa,al Meeting di Rimini ho visto una mostra su quell’esperienza con tanto di video e le testimonianze di chi l’ha vissuta direttamente:una esperienza fatta di tanta solidarietà attiva della gente verso quei ragazzi,di dibattiti e confronti tutti improntati dal desiderio di una vita,di una società meno corrotta,meno egoista ed edonista,piu solidale e attenta ai bisogni della persona…Leo,te la consiglio..puoi interpellare l’Associazione Meeting internazionale dei popoli(Rimini)e cosi paragonarla coi tuoi pre-giudizi!..Un momento..e se non ci fosse anche qui lo zampino della CIA?E se non fossi tu un agente della CIA intervenuto per depistare
    ?! Ancora tu ed un certo Assalumi(che bizzarri questi nomi per coprire la mancanza di coraggio nel metterci la propria faccia)mi chiedete conto delle mie fonti :be’ chiaro no?Pulcinella,non conoscete Pulcinella,il famoso segreto di Pulcinella?!Provate a chiederlo al relatore dell’articolo,lui ha parlato del segreto di Pulcinella!Altrimenti potreste chiedere a qualche osservatore internazionale o qualche giornalista presente sul terreno di scontro:qualcuno che ha visto da dove arrivavano o com si erano procurate tutte quelle armi pesanti i secessionistj.Tutte prese allo scalcinato esercito ucraino?o piovute dal cielo e paracadutate dalla Cia?o magari loro si preparavano da tempo e se le erano procurate al mercato nero?importa poco sapere chi lo gestiva..non facciamo esempi comodi..teniamoci il gusto del dubbio.Naturalmente tutti quei camion arrivati dalla Russia erano pieni di solo prodotti alimentari e vestiario!!Veniamo alle certezze di Gabriele.Cosa c’entrano la Cecenia e la Georgia,tanto si tratta di zone circoscritte e confinanti?Guarda caso come il Donbass,che strana coincidenza!Vuoi vedere che anche dietro gli attentati islamici in Russia c’é il timbro della Cia!?
    L’importante é indebolire l’integerrimo Putin.Maggiore la costrizione sui paesi della Nato rispetto a quelli-tutti liberi e democratici-del Patto di Varsavia?Difficile stabilire se mettersi a ridere o piangere(non io ma le autorità attuali di quei paesi).Naturalmente i missili russi presenti a Cuba erano solo per una mostra espositiva.Ma,poi,se la DDR era un paese indipendente e libero,che ci facevano lì i missili americani..la Russia era qualche centinaio di km più in là,voglio dire il confine russo!Divagando sulla cartina geografica facciamo un salto in Cina…dunque la Cina é quella dove c’è il Tibet?Ok,procediamo e scendiamo in India,la più grande democrazia del mondo..una cosa finalmente vera,però..c’sempre un però.Si parla tutti(e giustamente,ci mancherebbe)del fondamentalismo islamico..ma di quello indù,
    vogliamo cominciare ad interessarcene? Poi,c’é sempre l’antico e mai risolto problema degli indesiderati-i noti paria-esclusi dalla società.Ritorniamo in Europa che é più interessante e vicino a noi.Ma perché i governi dell’Europa Orientale sono così ostili alla Russia,dopo aver goduto per decenni dei benefici del Paradiso sovietico?Che ingrati!Allora vediamo:1953- repressione nella DDR dove poi verrà costruito un muro che durerà fino al 1989.! Saltiamo al 1956:doppia fatica..prima una rivolta,subito repressa in Polonia,e,poi,la grande sollevazione popolare in Ungheria..be’qui c’é voluto più tempo ma anche alla fine tutto si é sistemato.Passano un po’di anni ed eccoci in Cecoslovacchia:é..anche qui é stata molto dura ma alla fine anche questa falla é stata sistemata Strano però,in questi ultimi due casi erano gli stessi dirigenti comunisti a voler cambiare le cose..ma se erano entrambi “compagni”che bisogno c’era?! Ma non é ancora finita perché nel 1980,dopo essersi leccato bene le ferite mai dimenticate del 1956,il popolo ci riprova…un elettricista contro i generali.Uno scontro perso im partenza,cosi sembrava…ma no,forse no,forse é la volta buona..e invece anche stavolta i generali-stavolta in prima persona-intervengono e la partita di nuovo é chiusa.Ma perché i polacchi erano cosi arrabbiati e c’hanno messo tanto tempo x volersi rifare?Qualcuno ha mai sentito parlare di Katyn?C’è stato fatto anche un film sopra ma siccome era troppo scomodo é stato fortemente osteggiato(provate a indovinare da chi..la CIA o il KGB? Buono il secondo.Il bello,anzi il brutto é che ,anche una volta che finalmente qualcuno ha trovato il coraggio di finanziarlo(certo della Cia) é stato largamente boicattato dai distributori..la storia dice questo e,perciò,era doveroso precisarlo.Ma torniamo a Katyn,località russa-prima però sotto dominazione nazista e poi ripresa dai russi-dove furono uccisi e sepolti in profonde fosse comuni circa quattromila ufficiali e sottufficiali dell’esercito polacco.Voi direte..be’ che c’é di strano,numero a parte? Be’c’è il fatto che non si trattava di soldati di carriera,ma tutti della riserva,diremmo noi…dottori,ingenieri,insegnanti,giovani politici,architetti cioè tutta la futura classe dirigente del paese.Capito,perché c’hanno messo tanto tempo a riprendersi e perché i russi li hanno fatti fuori..essendo,peraltro,per decenni riusciti a far ricadere la colpa sui nazisti.Credo che,a questo punto,basti davvero…solo una piccola aggiunta:smettiamola di fare i tifosi e interessiamoci alla realtà,alla storia con sguardo libero da pregiudizi ideologici e da pigrizia mentale,quella che impedisce la sincera volonta di
    ricercare la verità.Buona riflessione a tutti!

    1. Assalamu&_Yusuf_&&&

      @Maurizio

      Ti ho solo chiesto una informazione. Se per cortesia puoi segnalare la fonte della notizia riguardo alla “presenza di truppe russe nel Donbas” sulla quale immagino vi siano foto, testimonianze, intercettazioni, evidenze oggettive di qualche tipo. Me la puoi fornire o no ? Non ti costringo mica.

      1. Leo_Waldo

        @Assalamu&_Yusuf_&&&

        Le dò io una dritta se mi permette. Si cerchi Cops on fire as Molotov cocktails flare, flash and bang over Kiev su youtube della benemerita russia today. Vi sono le molotov che fra un girotondo a 360° e l’altro i maidanisti lanciano addosso ai poliziotti per impedire che questi permettano ai gruppi dell’ultradestra di saccheggiare il parlamento indifeso.

  9. maurizio

    Leo,sai che forse hai ragione?probabilmente era per questo e perché marinavano la scuola che le forze speciali della polizia li hanno più volte caricati per sgomberare la piazza,mandandone parecchi all’ospedale..lasciando cosi indifeso il parlamento e permettendo ai gruppi dell’ultradestra nazionalità di saccheggiarlo…naturalmente dietro la regia della CIA.Perché no?Perché io, l’estate scorsa,al Meeting di Rimini ho visto una mostra su quell’esperienza con tanto di video e le testimonianze di chi l’ha vissuta direttamente:una esperienza fatta di tanta solidarietà attiva della gente verso quei ragazzi,di dibattiti e confronti tutti improntati dal desiderio di una vita,di una società meno corrotta,meno egoista ed edonista,piu solidale e attenta ai bisogni della persona…Leo,te la consiglio..puoi interpellare l’Associazione Meeting internazionale dei popoli(Rimini)e cosi paragonarla coi tuoi pre-giudizi!..Un momento..e se non ci fosse anche qui lo zampino della CIA?E se non fossi tu un agente della CIA intervenuto per depistare
    ?! Ancora tu ed un certo Assalumi(che bizzarri questi nomi per coprire la mancanza di coraggio nel metterci la propria faccia)mi chiedete conto delle mie fonti :be’ chiaro no?Pulcinella,non conoscete Pulcinella,il famoso segreto di Pulcinella?!Provate a chiederlo al relatore dell’articolo,lui ha parlato del segreto di Pulcinella!Altrimenti potreste chiedere a qualche osservatore internazionale o qualche giornalista presente sul terreno di scontro:qualcuno che ha visto da dove arrivavano o com si erano procurate tutte quelle armi pesanti i secessionistj.Tutte prese allo scalcinato esercito ucraino?o piovute dal cielo e paracadutate dalla Cia?o magari loro si preparavano da tempo e se le erano procurate al mercato nero?importa poco sapere chi lo gestiva..non facciamo esempi comodi..teniamoci il gusto del dubbio.Naturalmente tutti quei camion arrivati dalla Russia erano pieni di solo prodotti alimentari e vestiario!!Veniamo alle certezze di Gabriele.Cosa c’entrano la Cecenia e la Georgia,tanto si tratta di zone circoscritte e confinanti?Guarda caso come il Donbass,che strana coincidenza!Vuoi vedere che anche dietro gli attentati islamici in Russia c’é il timbro della Cia!?
    L’importante é indebolire l’integerrimo Putin.Maggiore la costrizione sui paesi della Nato rispetto a quelli-tutti liberi e democratici-del Patto di Varsavia?Difficile stabilire se mettersi a ridere o piangere(non io ma le autorità attuali di quei paesi).Naturalmente i missili russi presenti a Cuba erano solo per una mostra espositiva.Ma,poi,se la DDR era un paese indipendente e libero,che ci facevano lì i missili americani..la Russia era qualche centinaio di km più in là,voglio dire il confine russo!Divagando sulla cartina geografica facciamo un salto in Cina…dunque la Cina é quella dove c’è il Tibet?Ok,procediamo e scendiamo in India,la più grande democrazia del mondo..una cosa finalmente vera,però..c’sempre un però.Si parla tutti(e giustamente,ci mancherebbe)del fondamentalismo islamico..ma di quello indù,
    vogliamo cominciare ad interessarcene? Poi,c’é sempre l’antico e mai risolto problema degli indesiderati-i noti paria-esclusi dalla società.Ritorniamo in Europa che é più interessante e vicino a noi.Ma perché i governi dell’Europa Orientale sono così ostili alla Russia,dopo aver goduto per decenni dei benefici del Paradiso sovietico?Che ingrati!Allora vediamo:1953- repressione nella DDR dove poi verrà costruito un muro che durerà fino al 1989.! Saltiamo al 1956:doppia fatica..prima una rivolta,subito repressa in Polonia,e,poi,la grande sollevazione popolare in Ungheria..be’qui c’é voluto più tempo ma anche alla fine tutto si é sistemato.Passano un po’di anni ed eccoci in Cecoslovacchia:é..anche qui é stata molto dura ma alla fine anche questa falla é stata sistemata Strano però,in questi ultimi due casi erano gli stessi dirigenti comunisti a voler cambiare le cose..ma se erano entrambi “compagni”che bisogno c’era?! Ma non é ancora finita perché nel 1980,dopo essersi leccato bene le ferite mai dimenticate del 1956,il popolo ci riprova…un elettricista contro i generali.Uno scontro perso im partenza,cosi sembrava…ma no,forse no,forse é la volta buona..e invece anche stavolta i generali-stavolta in prima persona-intervengono e la partita di nuovo é chiusa.Ma perché i polacchi erano cosi arrabbiati e c’hanno messo tanto tempo x volersi rifare?Qualcuno ha mai sentito parlare di Katyn?C’è stato fatto anche un film sopra ma siccome era troppo scomodo é stato fortemente osteggiato(provate a indovinare da chi..la CIA o il KGB? Buono il secondo.Il bello,anzi il brutto é che ,anche una volta che finalmente qualcuno ha trovato il coraggio di finanziarlo(certo della Cia) é stato largamente boicattato dai distributori..la storia dice questo e,perciò,era doveroso precisarlo.Ma torniamo a Katyn,località russa-prima però sotto dominazione nazista e poi ripresa dai russi-dove furono uccisi e sepolti in profonde fosse comuni circa quattromila ufficiali e sottufficiali dell’esercito polacco.Voi direte..be’ che c’é di strano,numero a parte? Be’c’è il fatto che non si trattava di soldati di carriera,ma tutti della riserva,diremmo noi…dottori,ingenieri,insegnanti,giovani politici,architetti cioè tutta la futura classe dirigente del paese.Capito,perché c’hanno messo tanto tempo a riprendersi e perché i russi li hanno fatti fuori..essendo,peraltro,per decenni riusciti a far ricadere la colpa sui nazisti.Credo che,a questo punto,basti davvero…solo una piccola aggiunta:smettiamola di fare i tifosi e interessiamoci alla realtà,alla storia con sguardo libero da pregiudizi ideologici e da pigrizia mentale,quella che impedisce la sincera volonta di ri ercare la verità!Fine!!!!

  10. Cisco

    Il problema vero – a prescindere da chi abbia ucciso il leader dell’opposizione russa – e’ che Putin lo aveva già fatto arrestare più volte come gran parte degli altri oppositori, che siano semplici blogger o appunto dei politici o giornalisti in vista. Il problema e’ la volontà zarista di Putin di intimidire ogni avversario politico, vero o potenziale, con le buone o con le cattive. Per questo Nemtsov temeva di essere eliminato.

  11. Assalamu_Yusuf_&

    Vorrei chiedere a Maurizio se per cortesia puo segnalare la fonte della notizia riguardo alla “presenza di truppe russe nel Donbas”.

    1. Aurelio

      L’ha scritto in un articolo Maurizio Blondet, quindi è lo stesso che sia scritto sul Corano!

    2. Leo

      @Assalamu_Yusuf_&

      Probabilmente dalla stessa fonte che afferma che la Crimea è stata “forzosamente” annessa. Ottimo il giochetto : si organizza uno “spontaneo e popolare” colpo di stato, si piazzano al governo così ottenuto i propri uomini (ricordate la Nuland che decideva chi mettere e non mettere ?), chi non ci sta viene catalogato “terrorista” e bombardato e quindi (con il trascurabile dettaglio che l’Ucraina non è un paese NATO) si invita il capo della CIA a dare consigli assolutamente disinteressati “perché un conto che un governo chieda l’aiuto di un altro per addestrare le sue forze armate,un conto che un paese invii-violando i confini territoriali(chiamasi invasione)proprie truppe per sostenere ribelli al governo legittimo di quel paese”
      Domanda ; ma che roba spacciavano alla “straordinaria” esperienza del Maidan ?

      1. yoyo

        Per i sig. Complotto: i russi stanno nel Donbass fincda Stalin, perché la loro presenza è frutto dei piani quinquennali e dello sterminio degli ucraini (olodomor) tramite la fame. Ecco perché, pur riconoscendo molte ragioni a Putin, non vanno sostenuti.

        1. Aurelio_bis

          @Yoyo

          Quando è finito l’effetto dell’erba e riprendi lucidità vatti a rileggerti la fesseria che hai scritto. Capirai che devi smetterla di fumare robaccia-

          1. yoyo

            Siete voi che vedete i castelli volanti. E l olodomor è un fatto storico. 1935.

          2. Fogh_Hauld

            “olodomor è un fatto storico”

            Di cui sono responsabili gli antenati dei novorossi che adesso vanno eliminati con la bomba atomica come desidera la Timoshenko. Sì, mi pare giusto, umano e comprensibile e soprattutto logico.

            A proposito. Con la stessa logica gli askhenazi che hanno occupato la Palestina nel 1948 se ne debbono andare al più presto.

          3. Le_on1

            @Fogh_Hauld

            Mi scusi. ma vi è la differenza che mentre russi ed ucraini sono popoli slavi, culture molto simili, nonostante spostamenti di confini bene o male hanno convissuto nelle stesse aree. Lo stesso non si può dire degli occupanti la Palestina del 1948 la stragrande maggioranza dei quali assolutamente aliena a quei luoghi.

          4. Raider

            Al complottista battistrada n° 2 a quelli accorsi qui vedendo premiata la libera associazione di idee buttate a casaccio, la paranoia fa dire assurdità che, poi, vengono attribuite agli altri. Non potendo negare l’Holodomor, lo si assegna d’ufficio ai russi del Donbass (e solo a loro: sperando, così, che una stupidaggine che non è sminuita dal circoscriverla faccia l’effetto richiesto): ma solo allo scopo di attribuire agli ucraini e alla N.A.T.O quella che si sostiene essere un’idea della Timoshenko, che ha cercato un accordo – come, pure, era logico, ragionando in termini di politica e non di contrapposizioni a prescindere – con la Russia, quando le è convenuto e finchè ha potuto.
            Poi, con la stessa mancanza di logica e di rispetto dei fatti sanciti dalle Nazioni Unite fin dal 1947, con un voto che vide l’U.R.S.S. votare con gli U.S.A. la risoluzione che prevedeva la divisione in due Stati della Palestina; e dopo aver proclamato che la guerra è una cosa brutta, è chiarito che questi scenari di guerra sono evocati per lo scopo per cui i filo-islamici stanno con Hamas e con tutto l’Islam fondamentalista: la distruzione dello Stato di Israele. E a islamici per definizione “moderati” che professano quella che sarebbe per eccellenza la “religione di pace” e che non chiedono nulla di meno di quello che vuole l’Isis e Hamas, le élite eurocratiche, presunte nemiche di Islam e islamici, spalancano le porte dell’Europa. Ma su questo dato di fatto, non opinione o complotto da riporto, silenzio.

  12. Gabriele

    Un anno e mezzo fa, Kerry era in Europa occidentale per convincere i relativi governi ad impegnarsi in un’azione militare in Siria a sostegno dei ribelli, per destituire con la forza Hassad. Cameron era favorevole, il Parlamento britannico fu contrario, il governo francese aveva l’appoggio del parlamento, la Germania era contraria e Putin propose la consegna degli arsenali chimici da parte di Hassad. L’intervento militare (leggasi mesi di bombardamenti) era prossimo: i civili in Siria se lo aspettavano, perché, benché i governi dell’Europa occidentale non avessero ancora una linea netta, Obama aveva già dato l’ultimatum ad Hassad. La Russia ha subito attentati gravi da fondamentalisti islamici (teatro di Mosca, metropolitana, scuola di Beslan), ma l’azione militare nella circoscritta e confinante zona cecena, georgiana, ha fatto gridare tutti i media occidentali alla violazione dei diritti umani (nessun sostegno). Tutte le vaste azioni militari compiute dagli Usa, ad enorme distanza dai propri confini e senza dimostrati collegamenti con gli attentati terroristici, sono state considerate “missioni di peace keeping”, per portare libertà e democrazia in quei paesi. A smentire questa versione basta pensare che sono state usate armi al depleted uranium, dannose anche per i soldati. Saddam, Milosevic, Geddafi, non sono stati catturati, ma uccisi senza processo insieme a familiari e collaboratori. Non è detto che i paesi stretti dal Patto di Varsavia subissero una costrizione maggiore di quella che subiscono i paesi appartenenti al Patto atlantico. Se l’Italia decidesse di non acquistare armamenti americani (recentemente gli f35), vietare il Muos, rimuovere le basi Nato dal territorio (Aviano, Vicenza…) e le relative testate nucleari che ospitano, io non penso che non accadrebbe nulla… In fondo, i talebani, al tempo della guerra Russo afgana, è risaputo fossero armati dagli Stati Uniti. In Kosovo la situazione era sfumata: gli appartenenti all’uck, al tempo dell’intervento contro Milosevic, erano armati e, dopo la sua caduta, non volevano consegnare le armi ma si diedero a ritorsioni. In quella guerra, eseguita anche grazie all’appoggio sul territorio italiano, vennero scaricati missili inesplosi nel mare Adriatico, spese somme in armamenti con cui si potevano costruire strutture civili enormi, bombardate città come Novi Sad e Subotica, molto distanti dal Kosovo. Al tempo della crisi di Cuba, i Sovietici dovettero rimuovere le armi nucleari dal paese amico, onde evitare un conflitto atomico, ma le armi americane lungo il confine tra la Ddr e la Germania occidentale erano altrettanto vicine al territorio sovietico e poste in un paese alleatoagli Usa. Nessun paese, se non gli Usa e la Nato, avrebbe potuto con tanta disinvoltura fare guerre a destra e a sinistra senza subire riprovazioni e sanzioni. Non le avrebbe potute condurre la Cina, né L’India né la Russia. Obama ha cercato di screditare il Governo russo a Sochi, dicendo, in una sede inopportuna, che vengono violati i diritti degli omosessuali. La campagna mediatica denigratoria verso Putin e indirettamente chi lo sostiene, che sembra appoggiare tutti i dissenzienti, comprese Femen e Pussy Riot, non riconosce a Putin, ad esempio, il merito di aver ricostruito molte Chiese; ciò fa riflettere… I governi dell’Europa orientale sono ostili alla Russia perché la conoscono e ne temono la forza: sanno che hanno vicino una nazione con una forte identità. La Russia ha superato il comunismo, ma non ha rinnegato e cancellato le tracce di quel passato, pur attenuandone le colpe. In paesi come, ad esempio, la Polonia, sono state invece rimosse le statue ed i simboli Sovietici, dimenticando che molti polacchi erano comunisti ed il fondatore del Kgb, Dzerdzinskij, era polacco. Per questi motivi non mi sembra implausible che Nemtsov sia vittima di un servizio segreto occidentale.

    1. filippo81

      Condivido le riflessioni di Gabriele .

    2. Gian

      Più che d’accordo con Gabriele quasi su tutto. Salvo il fatto che Saddam fu processato e poi impiccato. Milosevic non fece in tempo a subire il processo perché morì “d’infarto” in un carcere del tribunale dell’Aia (morte almeno sospetta). Direi che da qualche decennio gli USA in quanto a moralità sia in patria che a livello internazionale, non possono insegnare nulla a chicchessia.

      1. yoyo

        I russi in cecenia non hanno fatto di meglio, fin dalla seconda guerra mondiale. Detto questo, nulla giustifica il fuoco aizzato da Obama in nome delle belle parole. Saddam era un macellaio ed è stato impiccato dagli iracheni. Gli Usa hanno sbagliato solo ad appoggiare acriticamente gli sciiti: via Petraeus,cche coi sunniti ci sapeva dialogare, questi si sono gettati nelle mano del estremismo ed una piccola formazione, aiutata in maniera miope contro Assad, si è trasformata in un problema regionale e mondiale.

  13. maurizio

    A metà del mese scorso vi ho inviato(c/o la rivista)una mail con una serie di perplessità e rilievi circa la vostra ricostruzione dei fatti(allora in fieri)ma non ho avuto alcuna risposta,neppure personale.Comunque sia,venendo all’articolo odierno,le perplessità rimangono.Partendo dall’analisi della prima opzione circa il delitto commesso l’altro ieri,ecco sinteticamente i miei rilievi.Anzitutto,facendo riferimento alla presenza di truppe russe nel Donbas voi dite che era un segreto di Pulcinella..non dicevate altrettanto allora.Dicevate che cio’non era chiaramente dimostrabile…e’un’altra cosa!Che ciò sia compensato dalla presenza di consiglieri americani per la formazione dell’esercito ucraino é argomento che non ha lo stesso peso perché un conto che un governo chieda l’aiuto di un altro per addestrare le sue forze armate,un conto che un paese invii-violando i confini territoriali(chiamasi invasione)proprie truppe per sostenere ribelli al governo legittimo di quel paese…certo non meno legittimo di quello(v
    brogli elettorali su cui c’erano molti sospetti da fonti terze)di Janukovich.Cosi come la puntualizzazione,allora fatta,di forze paramilitari di ultradestra in P.za Maidan(di cui,peraltro,non erano padroni..vedi mostra Meeting)non tiene conto di analoghe foorze sul campo avverso.Avete,allora,parlato di un golpe contro un governo legittimo(già visto)ma niente sull’annessione forzata della Crimea,quasi fosse una cosa naturale.Avete puntato dito contro i cattivoni americani per la loro improvvida manovra di accerchiamento alla Russia ma…a parte che ciò dovrebbe valere anche per Bielorussia e Kazakhistan che,in ogni caso risultano essere stati indipendenti.Se,poi,vogliamo continuare a parlare di zone d’influenza come ai tempi dell’URSS non ci siamo..e tutti i paesi ex sovietici ,ora indipendenti,hanno tutto il diritto di scegliere con chi stare e non devono chiedere il permesso a nessuno.Tornando al delitto in questione,il fatto che il sig.Nemztov avesse scarso seguito e,parallelamente,Putin avesse un altissimo consenso,non significa nulla….anche ai tempi dell’URSS e del Samizdat era la stessa cosa eppure davano fastidio ed in qualche modo li si faceva fuori.Che poi si possano individuare responsabilità non direttamente riconducibili a Putin e governo centrale é altrettanto irrilevante perché si sa benissimo ce in un paese che non brilla certo per democrazia e vera libertà politica al suo interno(Putin viene dal KGB..tuttodire)tutto in realtà fa riferimento in qualche maniera al potere centrale che certo non poteva non sapere.Che Putin ci stia bene perché,diversamente,si avrebbe una disgregazione o un ritorno ancor più evidente ai tempi,per dire,di Breznev…posso anche essere d’accordo ma beatificarlo perché insidiato da vicino dall’impresentabile Obama,mi sembra eccessivo e che si debba trattarlo coi guanti perché ha il gas é altrettanto discutibile.Se vogliamo parlare di nazionalismi pericolosi non mi pare che quello ucraino lo sia più di quello russo.In sintesi più obiettività e considerazione di tutte le realtà in campo.
    Un vostro fedele abbonato!

  14. Giorgio Cavalli

    Come sempre brillante. Hai disegnato un quadro chiaro delle tensioni in gioco. Tuttavia se stiamo sull’ipotesi “interna”, francamente più plausibile per gli appoggi logistici in anziane di terrorismo compiuta proprio tra le maglie di un controllo certamente ferreo, davanti al Cremlino, in un tempo caldo di guerra e di pace a termine, non va dimenticato che in Russia oggi c’è probabilmente un complesso intreccio tra apparato militare nostalgico e milizie “autonome” ultranazionaliste. Questo è un brodo di cultura in cui potrebbe maturare un delitto con intento provocatorio sia verso l’opposizione che in seconda battuta verso Putin, per spingerlo ad azioni anche più aggressive. Ciò non toglie che in ogni caso responsabile politico e morale del clima di odio anche da te evocato è colui che sta costruendo sul passato ex-sovietico una ideologia nazional-sciovinista. Intanto il museo della memoria del Gulag Perm–36, l’unico del genere in tutta la Russia, chiude per ragioni “tecniche”…

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