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La preghiera del mattino

Chi dobbiamo ringraziare per la libertà di scorribanda dei vari Erdogan e Aliyev

Di Lodovico Festa
30 Ottobre 2023
Turchi e azeri in armi ai confini dell’Armenia nel silenzio internazionale, la doppiezza cinese su Taiwan e non solo, la “lezione” di Bin Salman. Rassegna ragionata dal web
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan con il suo omologo dittatore dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan con il suo omologo dittatore azero Ilham Aliyev (foto Ansa)

Su Huffington Post Italia si scrive: «Il gasdotto BalticConnector e il cavo in fibra ottica sarebbero stati danneggiati dall’ancora di una nave cinese. L’inchiesta sulla distruzione dei collegamenti sottomarini tra Finlandia ed Estonia potrebbe essere arrivata a una svolta, per le indagini delle autorità finlandesi, che hanno recuperato l’oggetto responsabile della devastazione nei fondali: una grande ancora, trascinata per “dozzine di chilometri” da una nave portacontainer cinese salpata dal porto russo di Kaliningrad».
In un mondo che non ha più un punto di equilibrio tra gli Stati nazionali, ogni crisi accende una nuova crisi. In questo contesto Pechino un giorno attiva canali diplomatici con Washington, un altro tasta il polso all’Occidente per capire se c’è spazio per un’invasione di Taiwan.
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Su Formiche Lorenzo Piccioli scrive: «Nel Mar Cinese Meridionale, Manila non intende assumere un ruolo passivo di fronte alle crescenti provocazioni di Pechino. La Repubblica Popolare C...

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