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Che cosa ci serve davvero per convivere con il Covid (e con i limiti della scienza)

Di Giancarlo Cesana
21 Febbraio 2022
Non si può non appoggiarsi alla scienza, ma non si può neppure credere ciecamente che essa risolverà tutto e in particolare il dramma personale e sociale di una malattia epidemica, cioè di massa
Donna in attesa di vaccinazione anti Covid

Il mio ultimo articolo sul Covid è dell’agosto scorso. Mi appoggiavo anche su un editoriale di Nature per osservare che, nonostante la scoperta e la messa a disposizione di mezzi terapeutici e preventivi (i vaccini soprattutto), il Covid rimaneva un problema irrisolto: l’obiettivo non era eliminarlo, ma conviverci come con la “normale influenza”. Dopo di che non mi è sembrato di dover aggiungere nulla all’enorme massa di informazioni e commenti, forniti da esperti e media, che nella sostanza giravano intorno alla stessa questione. La quarta ondata e la prevalenza della variante Omicron hanno scombussolato un po’ le previsioni, ma adesso con quello che sembra l’inizio di un calo dell’epidemia in Europa, la probabilità della convivenza con il virus sta riprendendo quota e spaventa meno.
L’esperienza degli ultimi mesi prova che i vaccini, se non proteggono dall’infezione, proteggono efficacemente, anche se non assolutamente, dalla malattia, dal suo aggravamento e dalla morte. Lo...

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