Champions League, Franco Baresi elogia il Barcellona, «ma il Milan vincerà lo scudetto»

Di Carlo Candiani
04 Aprile 2012
La partita di ieri sera al Camp Nou ha visto prevalere nettamente la squadra di Guardiola. Ora per i rossoneri è importante conquistare il campionato. Il simbolo del Milan, Franco Baresi, non ha dubbi: «Siamo in testa, siamo i più forti e consapevoli delle nostre qualità. Non penso che questa sconfitta avrà ripercussioni negative».

Il Milan non ce l’ha fatta e, sconfitto dal Barcellona, esce dalla Champions League e le semifinali le vedrà in televisione, come le altre squadre italiane. Con Franco Baresi, il mitico capitano, ripercorriamo i 180 minuti della sfida italo – catalana. «In queste due partite il Milan ha giocato come meglio poteva contro una squadra fortissima. Tenere i ritmi alti e avere possesso palla contro la squadra di Guardiola è praticamente impossibile: ci è andata bene qualche ripartenza, specialmente nei primi minuti, poi gli spagnoli hanno preso il sopravvento».

Le polemiche sul secondo rigore dato contro il Milan ci stanno?
È chiaro che sull’1-1 è un episodio su cui gli arbitri in genere soprassiedono, ma dobbiamo essere realisti e ammettere il valore del Barça.

Arbitro troppo fiscale?
Si giocava in ambito internazionale, bisognava essere più attenti.

Ancora una volta Ibrahimovic non ha convinto in una partita decisiva. Se vuole rimanere al Milan, non dovrebbe prendere sulle sue spalle la squadra nei momenti di difficoltà?
Al Camp Nou Ibra si è mosso, si è fatto vedere, ha creato l’assist per il gol di Nocerino. È chiaro che da soli è difficile giocare e anche lui ha bisogno di sostegno da parte della squadra.

Dopo la partita di ritorno, il Barcellona si conferma fortissimo ma non irresistibile.
Sicuramente contro il Milan non ha giocato le sue partite migliori, ma questo è  anche merito dei rossoneri: il rispetto e il timore nei confronti dell’avversario hanno condizionato la “spensieratezza” con cui hanno giocato in altre situazioni. Hanno avuto paura del Milan, la sicurezza e la resa ne hanno risentito.

Ma se togliessimo Messi a questo attuale Barcellona?
Toglieremmo il riferimento in attacco, l’uomo che salta il difensore, che mette la squadra in superiorità numerica. In questo momento è l’unico indispensabile: gli altri sono bravi ma in fase offensiva tutti i palloni passano da lui per fare gol o assist.

Tornando al Milan, quali ripercussioni avrà questa sconfitta sul gruppo, soprattutto in chiave scudetto?
Il Milan è abituato da sempre a giocare su più fronti. In campionato siamo in testa, siamo i più forti e consapevoli delle nostre qualità. Non penso che ci saranno ripercussioni negative.

Però bisogna ammettere che si è peccato di cattiva gestione di alcuni giocatori, Thiago Silva e Pato
È capitato anche a me in passato: l’allenatore ti chiede come stai, se te la senti di giocare e tu ti lasci guidare dalla voglia di scendere in campo anche se non sei al meglio e poi ti fai male. Sono cose che capitano da sempre nel calcio: purtroppo a Thiago Silva è capitato nel periodo sbagliato.

Il presidente Berlusconi potrebbe far saltare qualche testa alla fine del campionato?
L’importate ora è stare sereni e finire la stagione nei migliore dei modi. Il che vuol dire rimanere compatti e vincere il campionato. Poi vedremo. I tifosi stiano tranquilli, la società si muoverà per rendere la squadra ancora più forte.  

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