Cesana: Cl non è una lobby. Contro Formigoni processo mediatico

Di Redazione
23 Aprile 2012
''Formigoni è uno che rappresenta il mondo di Cl da anni e in quello che ha fatto c'è anche molta positività". Secondo Giancarlo Cesana, storico leader di Cl, il governatore lombardo ''ha dato le sue ragioni con una lettera e poi si vedrà". Cl non è un partito o una lobby. Un esempio è ''la sanità. Sono tutti di Cl? Proviamo a contarli!''.

Dipingere Cl come una lobby è ”la distorsione maggiore” che è apparsa nella vicenda che ha coinvolto Roberto Formigoni, secondo Giancarlo Cesana, uno dei leader storici di Comunione e Liberazione e presidente del Policlinico di Milano.

”Formigoni – ha sottolineato Cesana – è uno che rappresenta il mondo di Cl da anni e in quello che ha fatto c’è anche molta positività”. ”Ha dato le sue ragioni con una lettera e poi si vedrà. Cl non è un partito politico” e non è ”nemmeno una lobby”. ”Questo – ha precisato – non è vero nei numeri e nei fatti”. Un esempio è ”la sanità. Sono tutti di Cl? Proviamo a contarli!”.

La verità, secondo Cesana, è che ”cercano di creare un danno a Cl”. ”Questi processi mediatici – ha concluso – danno una visione distorta in cui tutti sono colpevoli”, cosa che invece non succede in tribunale dove ci sono anche assoluzioni.

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1 commento

  1. CLAUDIO OMICCIOLI

    Purtroppo è sempre più evidente che in Italia il diritto di voto e la scelta espressa dagli elettori, non sono mai piaciute a qualcuno che ha sempre voluto comandare a prescindere dalla volontà degli italiani. Non so se sia un “grande vecchio” o qualche centro di potere più o meno occulto. Ma di sicuro somiglia ad un serial killer che usa soprattutto della magistratura e della stampa per attaccare e vanificare le scelte degli elettori da mezzo secolo a questa parte: prima Andreotti, poi Craxi, quindi Berlusconi. Ognuno colpito ai fianchi o nei punti del corpo più vulnerabili, ma sempre in maniera faziosa e per lo più senza riuscire a dimostrare niente o quasi niente. Mentre si fa finta di non vedere tutti coloro che guadagnano molto di più a lasciare le cose come stanno, ricorrendo a tutti i mezzi, più o meno leciti: dai centri di potere economici fino a quelli della criminalità organizzata. Oggi si è arrivati addirittura a dichiarare una guerra preventiva nei confronti di Formigoni, proprio perché si sta rivelando come il leader più credibile per il dopo Monti. Mi auguro che l’evidenza della persecuzione abbia l’effetto esattamente opposto: ovvero quello di far conoscere meglio a tutti gli italiani la qualità del lavoro fatto in Lombardia e quindi aumentare la credibilità e le possibilità di Formigoni per la prossima legislatura. Claudio Omiccioli – Ancona

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