
«Cerchiamo giovani con baffi da almeno due anni». In Pennsylvania c’è carenza di hipster
A.a.a. hipster cercasi. A lanciare la curiosa ricerca è l’agenzia di collocamento Pavone, in Pennsylvania, che ha pubblicato un insolito annuncio: «Siamo una società che offre lavoro nella Pennsylvania centrale, abbiamo clienti importanti e, siccome non siamo a New York né Washington, abbiamo carenza di hipster».
TUTTI IN BICI. Ma chi sono questi hipster? Negli anni Quaranta erano ragazzi bianchi della classe media americana, appassionati di musica jazz e bepop, che emulavano i jazzisti afroamericani. Negli ultimi anni il termine è tornato in voga e si riferisce a giovani di buona cultura e provenienti dalla classe medio-alta, che abitano nei grandi centri urbani e s’interessano di musica indipendente, cultura alternativa e pellicole d’autore, vanno rigorosamente in bici e rigettano qualsiasi cosa sia vagamente commerciale. Nell’annuncio l’agenzia di collocamento dichiara di preferire gli hipster di Dumbo, il quartiere di Brooklyn dove abitualmente risiede una nutrita rappresentanza del genere.
BAFFI E FRANGETTA. Anche le caratteristiche fisiche sono importanti: «Cerchiamo candidati che portino i baffi da almeno due anni o che abbiano avuto la frangetta, esperti in sarcasmo e conoscitori del vocabolario della classe medio-alta». In cambio si offrono diverse opportunità, l’importante è non barare e sapersi rivolgere a interlocutori progressisti, che non seguono la moda e spesso amano ricoprirsi di tatuaggi. Chissà se qualche hipster americano ha già risposto al messaggio o se l’idea di questo manager dell’agenzia di collocamento dalle idee un po’ folli (alla Richard Branson) è destinata a fallire. Di certo, con la crisi che c’è, saranno in molti a farsi crescere i baffi, indossare enormi occhiali e presentarsi in Pennsylvania su una bella bici a scatto fisso.
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