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Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha denunciato la magistratura in un videomessaggio ai Promotori della Libertà: «E' gravissimo che la Procura voglia continuare ad indagare pur non essendo legittimata. Vorrei andare immediatamente dai giudici per contrastare queste accuse e ottenere una rapida archiviazione, ma non posso avallare l'illegittimità che denuncio»

Ecco cosa diceva Agnelli al direttore nel 1998, quando nei pasticci era finito il presidente degli Stati Uniti. Le campagne mediatiche sui sexgate finiscono per «decretare in diretta l'impiccagione, con sentenza universale, sommaria e spaventosa». «Mi chiedo: che vita sarà mai, questa nostra vita sorvegliata, controllata e prudente?»

Gli 80 chili di carne sono stati grigliati davanti a Montecitorio da un centinaio di giovani della Coldiretti che indossavano una maglietta con su scritto: “Gli italiani lo fanno meglio!”. Il banchetto è stato allestito per l'approvazione alla Camera della legge sull'obbligo di indicare la provenienza degli ingredienti con un'etichetta

Aldo Maria Valli legge per Tempi le notizie più importanti di oggi: «Il Vaticano è prudente, ha una responsabilità diplomatica grande, quindi non si espone sul caso Ruby; Bagnasco parlerà in merito il 24 gennaio; ritengo che lo stile di vita di Berlusconi sia incompatibile con il decoro che ci si aspetta da un presidente del Consiglio»

Pubblichiamo in anticipo la lettera di una nostra lettrice riguardo alla nuova inchiesta giudiziaria sul premier Silvio Berlusconi e la risposta di Luigi Amicone. Il direttore di Tempi: «Pubblicare alcunché prima del processo, non è giustizia. È gogna. È forzare l’opinione pubblica a prendere una posizione faziosa, perché non può conoscere altro che le carte dell’accusa. Mi si preclude la possibilità di sapere se ad Arcore è stato compiuto un crimine»

Filippo Facci, giornalista di Libero, commenta la possibilità che la Cgil ricorra ai pm per annullare il referendum: «Toglierebbe credito al sindacato che non accetta la decisione dei lavoratori e screditerebbe anche la magistratura. Ma allo stesso tempo ne confermerebbe lo strapotere: proverebbe cioè che le toghe hanno l'ultima parola su tutto, compresa la democrazia». Battista (Corriere): «Chi vota sì vale meno di chi vota no per certi giornali perché il riformismo nella nostra cultura viene guardato con sospetto»
