Economia

Carlo Candiani
27 Settembre 2011
Paolo Preti, docente presso l'università Bocconi, interviene a Radio Tempi: «Con la revisione dell'art. 41 si vuole dare la stessa valenza sociale alle coop e alle Pmi, am il provvedimento è fermo. Bisogna ridurre la pressione fiscale sugli imprenditori, che non sono evasori ma la parte produttiva del Paese»
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Roberto Regina
27 Settembre 2011
Claudio Borghi, intervistato dai conduttori de Gli spari sopra, esprime le sue perplessità sulle ultime dichiarazioni di Emma Marcegaglia. L'economista e opinionista del Giornale accusa la leader di Confindustria - che sta lavorando a un manifesto delle imprese per salvare l’Italia - di mentire: «Le cause di questa crisi non sono solo italiane, il problema urgente è a livello europeo»
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Redazione
20 Settembre 2011
L'agenzia di rating Standard and Poor's ha declassato il debito sovrano a breve e a lungo termine dell'Italia portandolo a "A" da "A+", e a "A-1" dal precedente "A-1+". L'outlook è negativo. Mantovano: «Probabilmente Standard and Poor's ha fatto la sintesi dei quotidiani degli ultimi giorni». Berlusconi: «Valutazioni che appaiono viziate da considerazioni politiche, più che dalla realtà dei fatti»
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Rodolfo Casadei
20 Settembre 2011
Non è vero che il default sovrano di un grande paese del mondo sviluppato è un'ipotesi assurda. E non è detto che il fallimento di uno Stato provocherà la sua catastrofe economica. Anzi. Sciagure e vantaggi di una disgrazia (im)possibile. Pubblichiamo l'articolo uscito sul numero 37 di Tempi
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Chiara Sirianni
18 Settembre 2011
Manovra e crisi rischiano di mettere in ginocchio anche i grandi imprenditori, che chiedono più aiuti alla politica. Luigi Nespoli: «Meno tasse ai lavoratori, creando così più consumi, e incentivi fiscali alle società che hanno risultati economici e sociali notevoli per utili». Per Cantine Rauscedo ci vuole una classe politica in grado di dare stabilità. Il presidente di Estrima chiede un piano economico serio
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Rodolfo Casadei
14 Settembre 2011
La lezione del premier ungherese Viktor Orban, che darà alle banche una bella stangata. Potrebbe diventare legge un progetto per cui chi ha debiti in valuta estera con le banche ungheresi, potrà saldarli in un'unica rata a un tasso di cambio fisso. Così chi ha acceso mutui risparmierà il 25 per cento e le banche perderanno miliardi. Comprese Unicredit e Intesa Sanpaolo
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