Economia
Intervista all'economista Giacomo Vaciago sui risultati positivi della Germania. «Mi stupisco di chi si stupisce, loro hanno fatto sacrifici per dieci anni mentre noi sperperavamo i nostri soldi. È chiaro che ora siano arrabbiati con noi». Il sistema sindacale, le imprese, la filiera produttiva. Ecco perché l'Italia deve imparare dai tedeschi a elaborare strategie di lungo corso.

Tempi.it ha incontrato Roberto Nicastro, direttore generale di Unicredit. L'intervista integrale a Nicastro sarà pubblicata sul nostro settimanale in uscita il 12 gennaio. Qui pubblichiamo il video e la risposta di Nicastro a proposito dell'aumento di capitale di 7,5 miliardi di euro deliberato recentemente dal gruppo.

Mille euro il 1 gennaio 2002 oggi sono diventati 1.222 (+22 per cento). E i prezzi dei beni di consumo? I generi alimentari sono cresciuti del 24 per cento. Le spese per l'abitazione sono aumentate del 39,5 per cento. Nel primo giorno dell'euro, la benzina verde costava 0,992 euro/litro, oggi 1,735 euro/litro. L'aumento è del 73,49 per cento.

Per evitare manovre da 50 miliardi di euro l'anno, l'Italia propone emendamenti al Trattato europeo. Per David Carretta, corrispondente a Bruxelles per Radio Radicale, siamo in ritardo e abbiamo problemi più urgenti: «Ci faranno pressione perché chiediamo un prestito al Fmi, come ha dovuto fare l'Irlanda»

Secondo Federconsumatori, la manovra del governo Monti costerà la cifra di 2.100 euro annui ad ogni nucleo familiare. Intervista a Luca Pesenti, direttore dell’Osservatorio dell’esclusione sociale: «La manovra è pesante ma le associazioni di consumatori gonfiano le cifre, usate poi per fare speculazione politica»

Gas, elettricità e rifiuti. Ma non solo: anche casa, benzina e autostrade. Per non parlare dell'Iva, dell'Irpef e dei capitali scudati. L'anno inizia con una serie di rincari su molti beni. La vicenda vi stressa oltremodo? Allora non rilassatevi fumandovi una sigaretta davanti al televisore. È aumentato anche il canone e il prezzo del tabacco.

Dopo la manovra, le vostre Lire non valgono più nulla. Lo dice l'articolo 26: «Le banconote, i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell'Erario con decorrenza immediata». In circolazione ce ne è un ammontare pari a 2.466 milardi che, convertito in euro, supera il miliardo. Da oggi, carta straccia
