Economia
Secondo il professore Luigi Campiglio i trattati sono chiari: non sarà la Bce il prestatore invocato da tutti. E un divorzio monetario metterebbe a rischio l’esistenza stessa della valuta unica. Pubblichiamo l'intervista al prorettore dell'Università Cattolica di Milano che appare sul numero 45 di Tempi in edicola

Il giornalista del quotidiano economico ha spiegato a Radio Tempi che certi diritti acquisiti sono ormai divenuti insostenibili. Il mondo sta andando da un'altra parte. «La Panda prodotta in Italia costa alla Fiat mille euro in più rispetto ad altri paesi in Europa». Ora, il punto è: «Chi è in grado di spiegare gli effetti positivi dei sacrifici che dobbiamo fare?»

La Germania ha abbracciato l’idea di trasformare il fondo salva Stati in qualcosa di simile alla società americana che garantiva i famigerati subprime. Legando l’Efsf ai voti delle agenzie di rating. Pubblichiamo l'editoriale finanziario del numero 44/2011 di Tempi in edicola a firma di Alessandro Frigerio

Ecco cosa cambia per famiglie e imprese. Fortis: «Ma i Paesi in difficoltà finanziaria, tra cui l'Italia, devono darsi maggiormente da fare per risolvere i loro problemi». Bechis: «L'aiuto non può andare avanti all'infinito». Ecco perché non siamo la Grecia e non rischiamo il default. Leggi gli articoli

«La critica principale da fare alle tre maggiori agenzie di rating è che denunciano una situazione quando ormai il guaio è già accaduto». Carlo Stagnaro dell'Istituto Bruno Leoni spiega perché se vogliamo ricominciare a crescere dobbiamo «liberalizzare. Da Draghi a Tricher, dal Fmi all’Ocse, tutti ci ricordano che noi cresciamo perché zavorrati dalle rendite»
