
Caso Mastrapasqua, interviene il Cdm
Alla fine, dopo tutte le polemiche sul caso di Mastrapasqua, è intervenuto persino il premier Enrico Letta, nel consueto incontro con i giornalisti: «L’incarico di presidente di un Ente pubblico nazionale, come l’Inps, deve essere fatto in esclusiva». Per questo motivo il consiglio dei ministri varerà addirittura un disegno di legge con proceduta d’urgenza, per colmare «un buco normativo a nostro avviso clamoroso».
CASO MASTRAPASQUA. Antonio Mastrapasqua è il Presidente dell’Inps, il direttore generale dell’ospedale israelitico di Roma, il vice presidente di Equitalia. Attualmente è in corso un’indagine dei carabinieri di Roma, perché sembrerebbe che l’ospedale chiedesse alla Regione rimborsi non dovuti, e malgrado un intervento dello stesso dg Mastrapasqua sull’ex governatrice Renata Polverini, sia quest’ultima che il suo successore Luca Zingaretti hanno sospeso la convenzione. Intanto è emerso però anche che l’ospedale israelitico non verserebbe i contributi dovuti all’Inps dal 1993 (quindi molto prima dell’arrivo di Mastrapasqua all’ente di previdenza), accumulando un sostanzioso debito che secondo i documenti Inps ammonterebbe a 42 milioni e 548 mila euro, compresi interessi sanzionatori e mora. Dal 2004 (quando all’Inps è arrivato proprio l’attuale dg dell’ospedale, Mastrapasqua), i debiti sono cresciuti al ritmo di 2 o 3 milioni all’anno. Mastrapasqua, che è indagato per la vicenda (i reati ipotizzati sono truffa, falso ideologico e abuso d’ufficio) si è comunque messo a disposizione per collaborare con l’autorità giudiziaria e le forze dell’ordine e chiarire la vicenda. È già stato interrogato la settimana scorsa, ma ha respinto ogni accusa e anzi ha fatto sapere «che l’inchiesta è stata avviata anche grazie all’impulso dato in passato» da lui stesso alle forze dell’ordine.
LETTA: «AZIONE GIUDIZIARIA FA IL SUO CORSO». Il premier ha commentato queste vicende spiegando che «il governo non si sovrapporrà all’azione dell’autorità giudiziaria, che fa e farà il suo corso». Poi ha aggiunto che «Il caso in questione è molto particolare: c’è una norma di troppo, mi viene da dire. Le nomine dovrebbero essere fatte attraverso una procedura, la norma va fatta per decreto legge e il dl Salva Italia lo prevede. Lo dico a chi chiede commissariamenti: una nomina per legge può essere cambiata o per legge o per dimissioni. Abbiamo quindi iniziato un percorso sulla nuova governance dell’istituto. Ci eravamo dati come termine fine marzo, a questo punto accelereremo in modo tale che si copra il vuoto normativo che c’è oggi riguardo alla fusione Inps-Inpdap. Il ministro Giovannini farà quindi una consultazione con le organizzazioni sindacali e le forze sociali, a brevissimo».
CONDANNA AI 5 STELLE. Il premier ha quindi toccato un tema diverso ma molto scottante, questa settimana, la protesta dei deputati del Movimento cinque stelle alla Camera. «Credo – ha detto Letta – che ci sia stato un livello di tolleranza eccessivo, rispetto a modalità al di fuori di quelle consentite dalle regole democratiche». Sulla richiesta di impeachment, Letta ha dichiarato: «Il Consiglio dei Ministri esprime forte solidarietà al Presidente della Repubblica per la richiesta di impeachment del M5s. Si tratta di un atto grave, profondamente sbagliato e fuori dalle regole, una provocazione bella e buona».
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