Case Aler: 25 occupazioni nel 2010, 732 nel 2014. Nel mezzo c’è la giunta Pisapia

Di Matteo Forte
19 Novembre 2014
Se dal 2010 al 2014 le occupazioni abusive delle case popolari, a Milano, sono cresciute fino a contarne 1.600, qualcosa è successo.

Tratto dal blog di Matteo Forte, consigliere comunale di minoranza a Milano – Quel che è accaduto in Corvetto, e l’altro ieri al Giambellino, non può passare sotto silenzio, perché qualcuno deve risponderne politicamente. Infatti, se dal 2010 al 2014 le occupazioni abusive delle case popolari, a Milano, sono cresciute fino a contarne 1.600, qualcosa è successo.

Innanzitutto che nell’ottobre 2011, ricevendo a Palazzo Marino il centro sociale il Cantiere, l’assessore Castallano disse che occupare in stato di necessità non è reato, e che per questo motivo avrebbe istituito una commissione per garantire a chi aveva sfondato una porta, ma fino ad allora con la fedina penale pulita, di dormire sonni tranquilli. Poi c’è il delegato del sindaco ai rapporti con la città, Paolo Limonta, che suo malgrado o no si è sempre trovato in mezzo quando gli antagonisti hanno occupato, fatto senza precedenti, prima sala Alessi, per protestare contro un convegno alla presenza di Giancarlo Caselli, e poi la sala commissioni di Palazzo Marino. Infine c’è il singolare pensiero dello stesso Pisapia che, ogni volta che a Milano si parla di criminalità, ne individua l’origine nella crisi economica e, anche qui, nello stato di necessità. Quasi a stabilire un nesso automatico tra chi vive nell’indigenza e chi, per reazione, commetterebbe reati.

Del resto i dati forniti da Aler non lasciano spazio ad interpretazioni. Nel 2009 l’amministrazione Moratti firma con la Prefettura il Patto Milano Sicura. Tra i punti salienti, un’attenzione particolare all’abusivismo per quanto riguarda le case popolari. Le nuove occupazioni registrate in quell’anno erano 63, mentre l’anno successivo scendono a 25. Nel 2011 ci sono le elezioni e cambia la Giunta. Le occupazioni cominciano a crescere: ne vengono registrate 97 nuove. In autunno arriva la presa di posizione chiara dell’assessore alla Casa davanti agli occupanti del centro sociale di via Monte Rosa: nel 2012 salgono vertiginosamente a 210. Ed è un fiume in piena fino all’esplosione di questi mesi: 659 nel 2013; 732 nel 2014.

C’è per lo meno una continuità ideologica tra esponenti della Giunta e la cosiddetta “immobiliare rossa”, che opera soprattutto sui navigli, a San Siro, Lambrate, Corvetto e protesta al grido di “destra o sinistra, sgomberare è sempre fascista”. Una continuità ideologica di cui è vittima la città di Milano e settori della maggioranza di Palazzo Marino, che dovrebbero trovare il coraggio di una posizione decisamente più virile nei confronti di Sindaco e sinistra antagonista. Soprattutto dopo che un circolo Pd è stato preso d’assalto e devastato.

@teoforte

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3 commenti

  1. lucillo

    La prima enorme ingiustizia – concetto diverso da illegalità – è che ci siano migliaia di famiglie senza casa.
    Ulteriore aggravante è se questo avviene in presenza di case esistenti e chiuse per incapacità di intervenire e/o per scelta politica e/o di speculazione.
    E’ una palla gigantesca dire che le occupazioni tolgono il diritto a chi è in graduatoria: avrebbe senso se ci fossero poche centinaia di appartamenti sfitti con in corso lavori di ristrutturazione, ma qui siamo a 10.000 alloggi chiusi da anni!
    Un’alta palla gigantesca è dir che mancano i soldi per le ristrutturazioni atte a rendere gli alloggi riassegnabili. Migliaia di appartamenti già pagati con le trattenute sulle buste paga sono stati venduti agli affittuari producendo un doppio incasso, e chi non voleva o poteva comprare si è trovato gli affitti enormemente aumentati: dove sono finiti tutti questi soldi?
    Le occupazioni nella situazione attuale sono riappropriazione illegale del maltolto legale.

  2. lucillo

    Però! Tempi lancia la campagna per la rielezione di Pisapia?

  3. angelo

    Ricordo anche che Limonta nel 2012 scrisse al Prefetto chiededo che non venissero sgomberate le villette Aler okkupate abusivamente dal collettivo Lambretta. Ricordo anche che sul sito del Cantiere (nota associazione a delinquere che ha occupato , fra l’ altro due enormi palazzi d’ epoca in p-le Selinunte) vengono riportate le lettere di consiglieri del Movimento 5 Stelle, che difendono le occupazioni abusive, e chiedono al Prefetto di fermare gli sgomberi e di lasciare l’ illegalità (Una considerazione finale: ma quelli del M5S non dovevano essere quelli che difendevano la legalità e combattevano contro i ladri? Invece fanno proprio il contrario !!!!!).
    E comunque il fatto che l’ amministrazione comunale si metta a dialogare (come ha fatto notare Forte) col “CS Cantiere”, cioè gente che pratica e propugna occupazioni abusive e altri reati è una cosa che va venire il vomito, e che dovrebbe entrare nel mirino della magistratura. Come la trattativa stato-mafia. Perchè invece la magistratura di Milano non si occupa (o meglio “okkupa”) di queste cose?

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