Contenuto riservato agli abbonati
È una vera disdetta che il riflessivo commento di Antonio Polito sul Corriere della Sera a proposito dei cosiddetti cibi sintetici e in particolare della carne artificiale faccia passare come ovvia e scontata la sciagurata doppia equivalenza: conservazione = destra politica, progresso tecnologico = sinistra politica. Fattualmente non corrisponde alla realtà: sono critici della tecnologizzazione dell’alimentazione umana e fautori della sovranità alimentare esponenti della sinistra politica come Carlo Petrini e la sua Slow Food, José Bové e la sua Confédération Paysanne; se fosse ancora fra noi, sicuramente lo sarebbe anche Alexander Langer, uno dei fondatori del partito dei Verdi in Italia.
L’obiettivo di “tornare umani”, per fare il verso al titolo dell’ultimo libro di Susanna Tamaro, dovrebbe riunire le persone al di là del voto dato a partiti politici contrapposti, e non è per nulla una cattiva notizia che la sovranità alimentare sia un obiettivo che accomuna il governo di centro-de...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno