
Carlo Malvezzi: «Mi candido in Lombardia con il Pdl per mettere persona e famiglia al centro»
Non è nuovo alla politica, Carlo Malvezzi. L’appuntamento del 24-25 febbraio prossimi segna però il suo esordio nella corsa al Pirellone. Geometra, 48 anni, residente a Cremona e sposato con Barbara, dalla quale ha avuto tre figli, due dei quali già all’università. La sua prima sfida elettorale risale al 2004, nelle fila di Forza Italia, quando è eletto nel consiglio comunale della città del Torrazzo. Risultato personale ottimo: il centrodestra è all’opposizione ma Malvezzi è il primo degli eletti del suo partito (480 preferenze). A metà mandato diventa capogruppo e alle elezioni comunali del 2009 viene rieletto – anche in questo caso è il più votato del Pdl – con il Centrodestra al governo della città (risultato storico). A lui assegnano i galloni di vicesindaco e assessore all’Urbanistica.
POLITICA, STRUMENTO DI ASCOLTO. «Ho sempre inteso la politica come strumento di ascolto e risposta ai bisogni. Mi hanno chiesto di candidarmi alle elezioni regionali e non mi sono tirato indietro. Se sarò eletto, l’esperienza di amministratore di questi anni mi aiuterà sicuramente», dice a tempi.it. Il primo compito di chi amministra, dunque, è rendersi disponibile all’ascolto. Solo nel 2012, per esempio, Malvezzi ha incontrato nel suo ufficio oltre 700 persone: «Relazione costante con le persone, conoscenza del territorio, delle sue risorse e delle sue criticità. Sono questi i fattori indispensabili per proporre soluzioni utili a rimettere in moto le cose».
CENTINAIA DI INCONTRI. In caso di elezione, Malvezzi si è già assunto precisi impegni. Il primo nasce proprio da questo concetto di relazione con i cittadini: «Voglio aprire a Cremona, Crema e Casalmaggiore, punti di incontro con i cittadini perché possano avanzare proposte e istanze. Le stesse persone incontrate a centinaia in questa campagna elettorale mi chiedono una presenza e un rapporto duraturo nel tempo, esattamente lo stesso che ho instaurato con chi mi ha incontrato in questi anni di vicesindaco a Cremona. La diretta conseguenza di un sistema elettorale basato sull’indicazione di una preferenza è la relazione concreta e autorevole tra eletto ed elettori. I punti di incontro garantiranno anche la diffusione di opportunità di finanziamento da parte di Regione Lombardia per famiglie, lavoratori, imprese, associazioni ed enti locali».
FAMIGLIA AL CENTRO. Sono proprio la persona e la famiglia a essere al centro dell’idea di politica di Malvezzi. «È fondamentale mettere al centro dell’azione amministrativa la persona, la famiglia e tutte quelle dimensioni che nascono dalla loro iniziativa, come associazioni, imprese e soggetti educativi in generale. Il contatto diretto con i cittadini mi aiuterà in questo obiettivo, lo stesso che ho mantenuto in questi anni in Comune e che cercherò di perseguire se sarò eletto in Regione».
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