Canada. «Perché il governo deve obbligarci a uccidere i nostri pazienti?»

Di Leone Grotti
13 Gennaio 2021
L'Irene Thomas Hospice licenzia i suoi dipendenti. Il centro per le cure palliative sarà chiuso il 25 febbraio in Canada perché non vuole fornire l'eutanasia. «Esistono rifugi "no kill" per animali, perché non per uomini?»
Anziano in cura in un hospice

Dopo 11 anni di servizio, il 25 febbraio l’Irene Thomas Hospice, che fornisce cure palliative ai malati più gravi in Canada, sarà costretto a chiudere e a licenziare i suoi dipendenti perché non vuole uccidere i suoi pazienti con l’eutanasia. È l’incredibile conclusione di una lunga battaglia legale che porterà la Fraser Health Authority (Fha), uno dei cinque enti che gestisce la sanità pubblica nella provincia della British Columbia, a chiudere il centro della Delta Hospice Society (Dhs), attiva da 30 anni, e a espropriarne la struttura.

OBBLIGO DI FORNIRE L’EUTANASIA

L’eutanasia è diventata legale in Canada nel giugno 2016 e a settembre la provincia di British Columbia ha stabilito che tutte le strutture mediche e di cura finanziate almeno al 50 per cento dall’autorità pubblica devono garantire l’eutanasia ai pazienti. Come raccontato da Tempi nel numero di aprile 2020, nel 2010 la Dhs raccolse 9 milioni di dollari per costruire su un terreno della Fha concesso in prestito per 35 anni un centro da 10 letti per offrire cure palliative alla comunità a fronte di 1,5 milioni di dollari di finanziamenti pubblici annuali.

Allora l’eutanasia non era ancora legale e quando fu introdotta «ci venne garantito che gli hospice sarebbero stati liberi di scegliere e che il governo avrebbe rispettato la nostra libertà di coscienza», aveva spiegato a Tempi Angelina Ireland, a capo del consiglio di amministrazione della Dhs. Non è andata così. Nonostante nel contratto tra l’hospice e l’autorità sanitaria pubblica non si faccia alcuna menzione dell’eutanasia, nel dicembre 2019 la Fha inviò una raccomandata all’Irene Thomas Hospice imponendo alla struttura di uccidere i propri pazienti, altrimenti sarebbero stati obbligati a chiudere e la loro proprietà sarebbe stata requisita.

«PERCHÉ CHIUDERE L’UNICO SANTUARIO DOVE SI CURA E NON SI UCCIDE?»

Ireland ha sempre spiegato al governo locale che dal 2016, su oltre mille pazienti che hanno frequentato l’hospice solo tre hanno richiesto l’eutanasia. E questi, come concordato con la struttura, sono stati accompagnati o all’ospedale di Delta a un minuto di distanza dall’hospice o a casa per ricevere l’iniezione letale. «Perché si vuole chiudere l’unico santuario in cui i pazienti vengono curati e non uccisi?», si chiede Ireland parlando con tempi.it.

Pur di trovare un compromesso con l’esecutivo socialista del New Democratic Party, e per sfuggire alle maglie della legge della Bc, Ireland ha proposto di fornire lo stesso servizio alla comunità ma alla metà dei finanziamenti pubblici. Dovendo scegliere tra risparmiare 750 mila dollari all’anno e beneficiare la comunità da una parte e permettere a un solo hospice in tutta la provincia di non fornire l’eutanasia ai pazienti dall’altra, il governo ha optato per quest’ultima portando avanti l’istanza di chiusura ed esproprio della struttura.

ANIMALI TRATTATI MEGLIO DEGLI UOMINI

Proprio in questi giorni Ireland ha dovuto inviare la lettera di licenziamento ai suoi dipendenti in vista della chiusura prevista per il 25 febbraio. «Oggi in Canada l’eutanasia si può avere dappertutto», spiegava la presidente a Tempi. «Si può morire nei parchi, sulle montagne, a casa, in ospedale. Noi non offriamo l’eutanasia perché è incompatibile per definizione con le cure palliative, che noi forniamo alla comunità. Ma la “buona morte” ormai è una ideologia. Ma la famosa libertà di scelta dov’è?».

Oggi, conclude Ireland parlando con tempi.it, «stiamo continuando a batterci e abbiamo chiesto al governo federale di introdurre emendamenti alla legge per permettere agli hospice come il nostro di restare aperti. Nella nostra provincia ci sono rifugi per animali “no kill”, dove è vietato ucciderli. Perché anche le persone non possono avere un hospice “no kill”, un hospice dove possano entrare sapendo che non verranno uccisi? Perché il governo ha pietà di animali e rifugiati e non di anziani e malati? Oggi è un giorno triste per il Canada e tutti i canadesi».

@LeoneGrotti

Foto pxhere.com

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