Dawn, cresciuta da padre gay: «Dopo 10 anni di nozze “same-sex”, libertà di espressione quasi scomparsa»

Di Benedetta Frigerio
05 Luglio 2015
Intervista a Dawn Stefanowicz, che ha testimoniato davanti alla Corte suprema americana per chiedere di non legalizzare il matrimonio gay
Gay Pride Photo Gallery

Sei adulti, cresciuti da genitori gay, hanno parlato negli ultimi mesi davanti alla Corte suprema americana per convincere i giudici a non legalizzare nel paese il matrimonio gay. Una di questi è Dawn Stefanowicz, che vive in Canada, dove il matrimonio per tutti è legale dal 2005. A tempi.it la donna descrive la situazione del suo paese e spiega che la scelta americana «non sarà indolore: bisogna prepararsi a una vera e propria dittatura».

Cos’è cambiato in Canada da quando sono state legalizzate le nozze tra persone dello stesso sesso?
Quando il matrimonio gay fu approvato nel 2005, venne ridefinito anche il concetto legale di genitore. La norma C-38, che inventò “le nozze per tutti”, include una misura che elimina il termine “genitori naturali”, rimpiazzandolo con quello neutrale di “genitori legali”. Così ora tutti bambini hanno dei genitori legali, definiti e concessi loro dallo Stato. Cancellando la maternità e la paternità biologiche lo Stato cancella il primo e fondamentale diritto dei bambini: il loro intrinseco bisogno di conoscere ed essere cresciuti dai propri genitori biologici.

Negli Stati Uniti molti temono una diminuzione della libertà di espressione. Che cosa è successo nel suo paese?
Dopo l’approvazione del “matrimonio per tutti” la libertà di espressione, di stampa, religiosa e associativa è andata sempre più scomparendo. Se metti in discussione il matrimonio gay o dici e scrivi che un bambino ha diritto ad avere un padre e una madre, vieni bollato come “omofobo”.

E questo cosa comporta?
Puoi subire provvedimenti disciplinari, licenziamenti o anche processi. Si può essere multati, condannati o forzati a frequentare corsi di rieducazione. Infine, si può essere denunciati o accusati di fronte alla Commissione per i diritti umani. Basta una denuncia per essere portati in tribunale e dover affrontare processi che costano alla difesa decine di migliaia di dollari. La Commissione inoltre ha il potere di entrare nelle residenze private e sequestrare i beni personali e il materiale ritenuto omofobico.

Le scuole cattoliche possono insegnare la propria visione del matrimonio e della famiglia?
Tutte le scuole che ricevono fondi dall’Ontario e dal Canada, incluse quelle cattoliche, hanno introdotto l’insegnamento dell’ideologia gender, festeggiano il “Pink Day”, la giornata contro la discriminazione e il bullismo, e ammettono al loro interno i club Lgbt. Ogni provincia del paese ha la sua giurisdizione legata all’educazione ma l’agenda Lgbt è entrata in quasi tutte le scuole del paese.

Come ha reagito la Chiesa cattolica?
Mi sembra che i vescovi dell’Ontario, del Canada e di altre province si siano arresi e che nel nome del politicamente corretto non facciano nulla per proteggere i nostri bambini. Alla maggioranza degli insegnanti cattolici non interessano più dottrina e catechismo.

Nel suo libro, Fuori da buio, la mia vita con una padre gay, ha descritto le sofferenze che la sua condizione familiare le ha causato. Ha paura che quello che ha vissuto diventi un “modello” di famiglia?
Ho conosciuto circa 50 adulti cresciuti da persone dello stesso sesso: come me pensano che il matrimonio debba essere solo fra uomo e donna e che un bambino abbia il diritto di crescere con una madre e un padre. Contrariamente alla logica del matrimonio omosessuale, il sesso dei genitori è importante per il sano sviluppo dei bambini. Non ci vuole uno scienziato per sapere che uomini e donne sono anatomicamente, biologicamente, fisiologicamente, psicologicamente, neurologicamente differenti. Non a caso molti adulti cresciuti dai “genitori legali” dello stesso sesso soffrono di problemi identitari, con i quali devono lottare. Questo rende i bambini molto più fragili e li porta anche ad avere bisogno dell’assistenza pubblica. È un processo non solo deleterio, ma che nel lungo periodo diventerà economicamente insostenibile.

@frigeriobenedet

Foto Ansa/Ap

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100 commenti

  1. AndreaB

    Ma qui c’è qualcuno convinto che comprare, vendere, regalare, commissionare dei bambini sia una cosa giusta?
    E’ proprio vero, si tratta di una forma terribile di schiavitù dettata da profondo egoismo.
    E’ già penoso togliere un cagnolino di quarantacinque giorni alla mamma, che vorrebbe proteggerlo, aiutarlo, allattarlo… E qualcuno reputa giusto togliere un bambino appena nato alla sua mamma, come se niente fosse… Ma questa e’ , nel migliore dei casi, profondissima insensibilità.

    A Enrico, se e’ in buona fede e crede davvero a quello che ha scritto, vorrei dire che ha disprezzato sua madre ed il ruolo così importante che ha avuto per lui e sta disprezzando, in generale, il ruolo e l’importanza di tutte le mamme, soprattutto nei primi mesi e nei primi anni di vita.

    Se l’idea che si puo’ mercificare un essere umano, e addirittura un bambino, non viene più considerata abominevole, con le tecnologie attuali messe a disposizione dalla scienza senza morale, ciò che viene descritto nell’articolo sara’ presto solo una minuscola punta di un iceberg.

  2. Cisco

    L’affermazione più dramamtica non sono tanto i due minuti di odio contro gli “omofobi”, quanto il fatto che “i vescovi dell’Ontario, del Canada e di altre province si siano arresi e che nel nome del politicamente corretto non facciano nulla per proteggere i nostri bambini”: Meditiamo, gente, meditiamo…

    1. SUSANNA ROLLI

      Ottima osservazione, ma il mio cervello lo annulla automaticamente…

  3. Emanuele

    @Mazinga

    …ma cosa c’entra il matrimonio tra persone sterili con il comprare bambini? Conosco copie sterili che non vanno in giro a cercare bambini. ..

    A proposito di diritti, vediamo cosa dice la “CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA” dell’ONU.

    riporto gli articoli più salienti, ma ne consiglio la lettura integrale… tutto è incentrato sul maggior interesse del bambino.

    Art. 8
    “Gli Stati si impegnano a garantire l’identità di ogni bambino.” …cosa un po’ difficile, essendo i genitori biologici anonimi in quanto donatori.

    Art. 9
    “Tutti i bambini hanno il diritto di vivere insieme ai loro genitori nessuno li può allontanare o separare” …ed invece stepchild adoption, maternità surrogata, fecondazione eterologa, etc. vanno proprio contro questo articolo, privando il bambino volontariamente di uno o due genitori.

    Art.12
    “Ogni bambino ha il diritto di esprimere la propria opinione e lo Stato deve garantire che tale opinione venga presa in considerazione dagli adulti.” …Nella questione adozione gay, non solo non si ascolta l’opinione dei bambini, ma neppure di quelli diventati adulti, come nel caso dell’articolo sopra. Si cerca sempre di sminuire i pareri contrari.

    Art. 24
    “Tutti i bambini hanno il diritto di godere di buona salute.” …l’OMS sottolinea da anni l’importanza del contatto madre-figlio nei primi giorni di vita. Inoltre, per la salute del bambino consiglia l’allattamento al seno fino almeno al sesto mese, possibilmente fino ad un anno. Cose ovviamente impossibili per due gay.

    Art. 35
    “Gli Stati adottano tutti i provvedimenti volti a impedire il rapimento, la vendita o il TRAFFICO dei bambini, per QUALUNQUE FINE e sotto QUALSIASI FORMA .” …cosa che mal si concilia con l’utero in affitto, la maternità surrogata, etc. Questo articolo impedisce i “regali” di cui parlava anche Xyzkw.

    1. SUSANNA ROLLI

      Ma l’ONU, quello che accade oggi e che stride fortemente contro ciò che cerca di tutelare, LO SA quello che succede in giro? O non lo sa?

    2. MIcheleL

      Chiramente lei sarebbe un pessimo giudice:

      8. Ovviamente non si intende l’identità del bambino come quella dei genitori biologici, altrimenti che ne facciamo dell’anonimato delle madri che danno in adozione i bambini per non abortirli?

      9. Se non ci fosse questo articolo a difendere le famiglie omogenitoriali mi immagino già una folla copeggiata da gente come lei fuori dalle loro case.

      12. I bambini hanno espresso la loro opinione in centinaia di casi studiati in modo serio. E non sono bambini meno sereni degli altri.Se vuole le posso elencare decine di madri assassine dei loro bimbi: vuol dire che le madri eterosessuali sono assassine? Se vuole cercare il caso eccezionale le troverà sempre, ma per farne la norma deve dimostrare che sia rappresentativo. (Vecchia strategia usata anche con i rarissimi “ex-gay” castrati…)

      24. l’OMS non ha mai detto che i genitori devono essere di sesso opposto. APA e AAP, ovvero psicologi e pediatri, sulla base degli studi seri sull’argomento raccomandano la normalizzazione delle famiglie omogenitoriali. D’altra parte persino in italia un giudice ha sancito che l’interesse di una bimba rimasta sola fosse quella di stare con una coppia gay cui era molto legata.

      35. Dare in adozione un figlio o condurre una gestazione va fatto senza alcun lucro. Con la stessa logica lei proibitrebbe i trapianti di organo perchè purtroppo c’è chi, disperato, alimenta un traffico di essi.

      Come vede bastava uno sforzino minimo. La giustizia non si amministra in base ai propri pregiudizi ma in base ad un’attenta valutazione delle conseguenze e di tutti i casi possibili.

      1. To.ni

        Caro MicheleL

        Che gran popò di prove, anzi provone … trullala :
        1)Le interviste ai bambini ….. ma che belle;
        2)Ma mettici pure le interviste alle lesbiche ed ai gay che ti “provano” quanto sono meravigliosi .
        3)Le gestazioni senza fine di lucro, ma solo in ossequio al tuo indiscutibile charme. Fanno la fila per farsi ingravidare.
        4)l’AAP , l’APA e l’OMS depurati dagli elementi “poco scientifici”…e potenziati da quelli “bravi e buoni ed arcobaleno” (perché così è !!!) che scopre che in questo decennio, a dispetto di cio che è accadito per millenni , a tuttte le latitudini che è una bella mamma ( non s notano le differenze) .

        “Come vede bastava uno sforzino minimo” minimo minimo minimo …. per mandarti a …..c……..are

        1. To.ni

          Correzione: ….. “che sei una bella mamma se vuoi sentirti tale “.

      2. Emanuele

        …evidentemente devi aver subito un lavaggio del cervello stile Arancia Meccanica se non riesci a leggere questi semplici articoli per quelli che sono, vedendoci pure fini gay-friendly…

        Devo anche notare, mi spiace dirlo, che sei anche molto maleducato, infatti, invece di rispondere alle questioni aperte negli altri thread, saltabecchi da un argomento all’altro. Cerchi di riproporre medesimi argomenti con argomentazioni sempre più fantasmagoriche, svignandotela quanto il dibattito ti mette alle strette.

        Avendo scarsi argomenti adotti la tattica “se non puoi convincerli, prova a confonderli”… ma purtroppo per te, molti lettori qui sono tutt’altro che confusi.

      3. Emanuele

        …comunque, rispondo alle tue osservazioni.

        8. Ti è sfuggita la premessa della Dichiarazione: maggior interesse del bambino. Difronte all’aborto o all’abbandono in un cassonetto, l’anonimato è un male accettabile. Invece, l’anonimato dei donatori di gameti non solo non porta vantaggi ai bambini, ma addirittura mette in pericolo la loro salute, non potendo ricostruire la familiarità con certe malattie e non avendo metà dei parenti a cui ricorrere per eventuali trapianti di midollo o organi.

        9. Ti è già stato spiegato che non esistono famiglie omogenitoriali ma al più monogenitoriali. Infatti, uno solo sarà genitore e l’altro al più un tutore o un affidatario. Quindi il bambino è certamente privato di un genitore. A tal fine, ti consiglio di controllare sul dizionario il significato del verbo “generare” da cui deriva “genitore”.

        12. La Dichiarazione, trattando di diritti umani, riguarda i singoli individui. L’articolo chiede espressamente il parere del SINGOLO bambino. Studi statistici, per quanto ampi, non possono annullare i diritti delle singole persone. (P.S. gli studi sono uno di quelli argomenti da cui sei svicolato)

        24. Evidentemente due gay possono allattare al seno, grazie per lo scoop. Poi usi il caso eccezionale di una bambina dopo aver accusato noi di usare i casi eccezionali… un po’ ipocrita? (Sugli autorevoli studi vedi sopra)

        35. L’articolo parla di traffico di minori per qualsiasi fine ed in qualsiasi forma…il lucro, eventualmente è un aggravate.

        Purtroppo nel tuo caso non basta uno sforzino minimo… avresti un grande lavoro da fare… dovresti cogliere le occasioni fornite da questo sito… ma ognuno ha i suoi pregiudizi. Io mi tengo i miei, almeno non violano i diritti dei bambini.

        1. MicheleL

          8. Ma le pare? Solo lei poteva pensare che l’informazione venisse distrutta. In caso di necessità essa deve essere ricostruibile, per l’interesse superiore della persona. Si immagina le sciocchezze e poi pretende di aver ragione perché la scandalizzano?

          9. Ci avete provato per decenni a negare l’esistenza dell’omosessualità. Ora ci provate con le famiglie che non vi garbano. Cosa le fa pensare che questa strategia da due soldi dello struzzo possa funzionare? Forse funzionerà con lei…

          12. e su cosa sarebbe basato questo presunto diritto di avere genitori che lei ha deciso essere migliori di altri? Sulla sua insindacabile opinione?

          24. L’allattamento è certamente importante, come è importante il titolo di studio dei genitori, ma questo non ci impedisce di accettare che un bambino non sia allattato al seno, né che abbia genitori con la sola licenza elementare. Ciascuno fa il meglio che può, lei è il genitore perfetto, sono stati perfetti i suoi genitori?
          E’ lei che dice che una coppia gay non può mai essere di buoni genitori, lei ho mostrato un caso in cui un giudice ha deciso altrimenti. Io non ho mai detto che una coppia gay non possa essere di cattivi genitori, ho detto che non è la regola. Capisce questo semplice ragionamento o vuole che le faccia uno schemino?

          35. Quindi ogni cambiamento di stato è “traffico” se non piace a lei? Come definisce allora il concetto di “traffico”, sentiamo…

          Colgo spesso le occasioni fornite da questo sito, occasioni di stanare sacche di intolleranza dogmatica che hanno purtroppo vittime precise, inclusi bambini di cui non solo si pestano i diritti (quello di vivere serenamente in seno alla loro famiglia), ma si pesta la stessa opportunità di esistere, pretendendo pure che sia nell’interesse di diritti, che altro non sono che la paradossale materializzazioni di pregiudizi e fobie! E poi l’ipocrita sarei io…

          1. Giannino Stoppani

            Caro mio, l’unica cosa che si stana su questo sito è l’intrinseca disumanità del “loveislove”, laddove per soddisfare il raccapricciante anelito ad essere normale di chi non lo sarà mai, si sacrifica senza esitazione l’esistenza intera di bambini innocenti.
            Il solo paragone tra allattamento e titolo di studio è agghiacciante.
            In realtà il punto veramente dirimente della questione che voialtri articolate è il seguente:
            ci sarà una Norimberga anche per questi abomini o si dovrà attendere il dies irae?

          2. SUSANNA ROLLI

            aIUTO!

          3. Emanuele

            8. Prego, portare prove/documenti riguardo la possibilità dei figli di accedere all’identità dei donatori per ragioni mediche. Uscendo poi dallo stretto campo medico, una persona ha diritto ad accedere alle informazioni del donatore che riguardano la sua identità: etnia, paese di origine, religione, etc?

            9. Hai controllato sul dizionario? …quindi Garzanti, Devoto, Treccani, etc. Tutti omofobi, vero? Nessuno nega l’esistenza di gruppi familiari bislacchi. La Dichiarazione sancisce il diritto dei bambini di stare con i propri genitori (anche se separati, divorziati e lontani uno dall’altro, vedi altri articoli). Nelle coppie gay o lesbo, il bambino viene allontanato volontariamente e di solito definitivamente dala madre o dal padre per andare a vivere con una terza persona. Che tra bambino e compagno del padre (o madre) nasca una relazione affettiva è indubbio, ma l’articolo parla di genitori, non di parenti o conoscenti. Il Diritto riguarda questo.

            12. Non conta la mia opinione (né la tua), ma quella dei bambini, di ogni singolo bambino. Cosa ci vede di omofobo?

            24. L’articolo in questione parla espressamente di salute. L’allattamento al seno ed il contatto perinatale madre-figlio influenzano molto la salute del bambino, titolo di studio, no. Privare volontariamente un neonato ed un lattante di questi fatti viola il diritto alla salute del bambino, indipendentemente dal titolo di studio dei genitori e degli affidatari.

            35. Qualunque azione che allontana un bambino dai legittimi genitori, qualunque sia il fine o la modalità. Questo dice l’articolo, basta leggere. E dato che la cosa è organizzata ed estesa a centinaia di bambini, si può legittimamente parlare di traffico. (comunque, se i casi fossero isolati, violerebbero comunque gli altri articoli.)

            Apprendo infine che la Dichiarazione dei Diritti del Bambino e del Fanciullo sia la materilizzazione di pregiudizi e fobie… non ti preoccupare, a breve uscirà la versione gay-friendly, non ne dubito.

            Il tuo problema non è stanare le streghe, ma confrontarti con la realtà. Noi ben sappiamo che esistono bambini che vivono in queste situazioni e nemmeno lontanamente ci sognamo di turbare il fragile equilibrio che hanno raggiunto (vorrei infatti capire cosa succede qualora i due papà si separano, chi sarà il genitore? Il nuovo compagno? quello vecchio? Avrà 3 papà?). Quello che cerchiamo di impedire è che altri bambini finiscano in queste situazioni solo per accontentare l’ego degli adulti. L’omofoba dichiarazione tutela i bambini e non distingue tra etero ed omo, tu vorresti speciali diritti per gli omo…

  4. Enrico

    Non sono affatto d’accordo. Anche io conosco molti genitori omosessuali con figli maggiorenni e questi ragazzi non hanno mai avuto questi “fantomatici” problemi. Mi dispiace per Down che evidentemente ha avuto dei pessimi genitori ma proibire a due uomini o donne che si amano i diritti di persone sposate le trovo inaccettabile. Spero che l’Italia non faccia la figura, nuovamente, di ultima arrivata riguardo alle unioni civili.

    1. Enrico

      Chiedo scusa il nome è Dawn

    2. To.ni

      Chi fa parte del problema spesso non vede il problema. Tu presenti il pericoloso indizio di quello che dicendo che due maschi (o due femmine) devono avere “i diritti” delle coppie sposate. I “diritti” includono avere i figli. I figli sono persone. I diritti ad “avere” persone competeva un tempo ai proprietari di schiavi. Due gay che si appropriano di un figlio (comprando uteri, semi, ovuli ecc.) celebrano un modello moderno ed ingraziosito di schiavitù.

      1. Enrico

        Il termine “avere” che ho usato non ha nulla di diverso da una coppia etero che “ha” figli. Tu la chiami schiavitù io la chiamo “dare ad un bambino la possibilità di avere genitori” nel caso delle adozioni (ho visto il servizio di Paragoni dove una giornalista affermava che in Italia ci sono più persone che chiedono di adottare che orfani ma come le è stato fatto notare gli orfani esistono anche fuori dall’Italia); nel caso dell’utero in affitto non sta a noi giudicare una donna che SCEGLIE di contribuire alla nascita di un bambino affidato ad una coppia che gli vorrà un mondo di bene!

        1. giovanna

          Quanta ipocrisia, Enrico o chiunque tu sia !
          Una donna non “sceglie” di contribuire alla nascita di un bambino, ma è sfruttata miserevolmente e privata del figlio, che viene ceduto a due maschi.
          Dunque, non giudichiamo affatto quella povera mamma che vende suo figlio, per bisogno e ignoranza, ma giudichiamo la vostra prepotenza e sopraffazione del debole.
          Ma tu, come tutti, lo sai benissimo, solo che te ne impipi del bene di quella mamma e soprattutto del bene di quel figlio, l’unica cosa che conta è guardare il tuo ombelico, come accaduto già mille volte nella storia.
          Vergognati, almeno abbi il coraggio di usare le parole vere : compravendita o regalo del figlio, come un cagnolino o un soprammobile.

        2. To.ni

          Dai, Enrico, in alcune nazioni la compravendita di utero, ovuli ecc, la chiamano “donazione con corrispettivo”. Se non è ipocrisia questa. Siamo seri

          1. To.ni

            Poi che valore ha la parola SCEGLIE se la persona di cui parliamo ha estremo BISOGNO ?

        3. Giannino Stoppani

          “Anche io conosco molti genitori omosessuali con figli maggiorenni…”
          Della serie: ce la farà il nostro eroico “Enrico” a scrivere una riga senza menzogne?
          Pinocchio tu lo prendi di tacco, da’ retta nini!

          1. SUSANNA ROLLI

            “dà retta nini”…?

        4. SUSANNA ROLLI

          E se nessuna donna al mondo -magari!!!!- fosse più così “generosa” da “affittare” l’utero…dì, Enrico, da che parte cercare? Sotto un cavolo? Così presto tutto finito, sogno infranto in quattro e quattr’otto e quattro dodici? Se queste stanche e sfinite di essere schiavizzate si svegliassero e dicessero in coro tutte insieme un bel “NO, AFFARI VOSTRI!” …Forse si potrebbe…oppure si potrebbe…ma direi che forse si potrebbe…mumble mumble…Tenere in vita un cadavere!!! Wow!, vedi, pensa pensa!,e da qualche parte lo tiriam fuori: because LOVEISLOVE!!

    3. cosimo

      “ma proibire a due uomini o donne che si amano i diritti di persone sposate le trovo inaccettabile”

      PERCHè NON SEI ESPLICITO? IL DIRITTO AL FIGLIO INTENDI PERCHE’ DA PERSONA PER VOI E’ DIVENTATO DIRITTO

  5. Emanuele

    …come dicevo a Michele, da un lato ci sono autorevoli studi che dimostrano come i bambini allevati da gay siano bravi a scuola, nello sport, non commettono reati e sono accettati da amici ed insegnanti. Dall’altro, c’è la realtà, con le testimonianze come queste.

    Da qui si capisce che siamo difronte ad un ideologia: se i fatti contraddicono le idee, peggio per i fatti…

    1. Enrico

      Premesso che questi “autorevoli” studi hanno spesso finanziatori e rigore scientifico assai”opachi”, il punto non è nemmeno quello del fatto che i figli potrebbero diventare o meno dei delinquenti o non essere bravi a scuola. Il punto è se si ritenga o meno che ogni bambino abbia il diritto – così come l’ha avuto gran parte di chi scrive qui – di crescere, conoscere e vivere con il proprio papà naturale e – ancora di più – con la propria mamma, che lo ha tenuto in grembo per 9 mesi e lo ha partorito. Ancora di più trovo criminale il fatto che un bambino venga tolto dal grembo e dal seno della propria madre biologica, per consegnarlo ad uno o più estranei, divenendo oggetto di mercimonio per appagare i desideri di adulti più ricchi e potenti. Qui non si tratta di essere pro o contro gli omosessuali, ma di essere pro o contro la controparte più debole della questione, ossia i bambini. Personalmente non ho dubbi nel decidere da che parte stare, se poi c’è gente come lei che preferisce stare dalla parte di chi ha più soldi e potere, la cosa non mi stupisce di certo. E’ da quando esiste il mondo che – salvo rarissime eccezioni – è il potere a comandare ed a compiere soprusi sui più deboli. Anche per questo il messaggio di Cristo è stato tanto rivoluzionario e allo stesso tempo tanto osteggiato nel passato così come nel presente.

      1. MicheleL

        Le sue insinuazioni, perchè non le prova? Quando dico che gli studi contrari all’omogenitrialità sono opachi io lo documento: Regnerus (700.000$ dollari dall’istituto Witherspoon) e Sullins (finanziato dall’università cattolica d’america). Studi che poi possono essere confutati puntualmente: carcerati e prostitute nel campione di Regnerus o mancata valutazione della differente età dei genitori nel dire che i loro figli si diplomano più tardi degli altri, per Sullins. Poi se vuole ci butto dentro anche Cameron, radiato da molteplici Albi. Non me ne risultano altri. Qui qualcuno cerca di criticare S R Crouch perchè sarebbe gay, ma lui non è (al contrario di Sullins e Regnerus) l’unico autore del suo studio. Gli altri sono etero. Inoltre il campione ha risposto a sondaggi come in molti studi seri di sociologia e se fosse vero che i partecipanti hanno cercato di apparire migliori, perchè le loro risposte non sono significativamente diverse da quelle dei corrispondenti profilidi famiglie etero? Ecco quali sono i fatti, circostanziati.

        I bambini hanno diritto ad essere amati da chi desidera farlo. I genitori biologici sono quelli genetici, la genetica influenza i tratti somatici, le malattie che un bambino avrà, il suo carattere. Oppure perchè sarebbe un problema lo scambio di culle? In fondo se non fa differenza, non dovrebbe essere grave.

        Molte donne abortiscono purtroppo. Molte che non desiderano essere madri di un altro bambino per fortuna optano per darlo in adozione a chi lo amerà più di quanto esse siano disposte a fare. Il giudizio di queste donne uccide molti bambini inducendole all’aborto. Una scelta per la vita ne agvola la nascita, non la ostacola.
        Bambini che, per dire che non sono felici, occorre prezzolare studi bislacchi. I bambini figli di gestazione per altri non sarebbero mai nati, fosse per persone come lei: ecco le conseguenze delle sue idee. Io sto dalla parte della vita e di chi la ama veramente.

        1. Emanuele

          Ti ho già fatto notare che non esiste una correlazione tra andare bene a scuola, fare sport, avere amici, etc. ed essere felici… la felicità non è una quantità misurabile.

          Per cui, se i campioni di Regnerus e Sullins sono arbitrari, altrettanto arbitrari sono i parametri utilizzati negli studi che dimostrerebbero il benessere dei bambini allevati da gay.

          L’ultimo punto è una vera perla: se non ci fosse l’utero in affitto, quei bimbi non sarebbero nati. Ma lo stesso si potrebbe dire dei figli dell’ince sto o degli stup ri, se non ci fossero ince sto e stu pro questi bimbi non sarebbero mai nati. In base al tuo ragionamento dovremmo legalizzare entrambi…ecco le conseguenze delle tue idee!

          1. MicheleL

            Certo che la felicità si misura con l’integrazione nel proprio tessuto sociale, con la pratica spontanea di attività sociali, con l’impegno e l’educazione a scuola, con una corretta igene del sonno e con la capacità di provare solidarietà, empatia e stima per se stessi. Questi ed altri sono i parametri misurati da psicologi e sociologi. Cosa dovrebbero fare secondo lei? O forse lei è agnostico e ritiene che la sola conoscenza possibile sia quella che viene dall’alto del Vaticano?
            Se lei confonde la generosità con la violenza conferma solo di non essere un buon giudice, ma anzi di non avere compreso nemmeno i valori basilari della vita. Ma la sua precedente analisi della carta dei diritti del fanciullo lo aveva già chiarito a sufficienza.

          2. To.ni

            Michele L

            Che la felicità si misura con l’integrazione nel proprio tessuto sociale è in effetti l’idea di felicità che più ti si addice, la cosa non mi sorprende neanche un poco, io la chiamo assimilazione (ma ognuno ha la felicità che si merita). Nel film Metropolis di Lang c’è l’immagine di una società che si muove inquadrata in una direzione dove ogni componente “vuole” fare ciò che gli si “chiede” di fare. La stessa cosa che succede in una società di cannibali: si chiede di volere essere cannibali. In quella egiziana di essere proprietà del faraone. La felicità…. del cannibale, della proprietà egiziana, di MicheleL

            Il punto è sempre chi stabilisce il come deve essere una società alla quale le persone, per superare la solitudine (il male fondamentale per ogni uomo), devono integrarsi. In occidente avevamo concepito ed “avviato” una società dove la morale era un fatto privato, per cui un individuo poteva essere biasimevole o meno, ma restava libero su ciò che voleva essere, avendo il solo limite di garantire un uguale liberta agli altri. Con uno Stato che ne fosse garante. Potevi essere generoso o meno, costruire gruppi di solidarietà per i bisognosi o meno, ma nessuno doveva essere costretto per legge a moralizzare la propria ricchezza. In definitiva potevi presentati al mondo con il volto che volevi, potendo essere accettato, rifiutato, messo in discussione. Questa concezione, questo processo, aveva una qualità straordinaria di consentire quei moti produttivi dell’anima che permettono all’individuo (nell’interazione con gli altri individui) di far parte della società e nel contempo trascenderla. Questa è una idea degnamente umana di “possibilità” felicità.

            Ora la tua “società” tutta “integrazione” vuole essere ottenuta con un controllo oppressivo verso gli esseri umani depotenziandoli delle loro qualità più alte e tipicamente umane per confinarli nell’ambito della pura soddisfazione dei loro desideri (peggio sono meglio sono…. e tu sai a cosa mi riferisco, mia dolce aspirante mammina) ma creando le condizioni perché non esistano possibilità di mettere in discussione l’intero sistema. Questo risultato lo si ottiene per tramite strumenti soprannazionali, non rappresentativi dei popoli, fondamentalmente burocrati, tecnocrati. Il tutto persuasivo mediante apparti di condizionamento di massa che non hanno precedenti nella storia dell’umanità ( e che naturalmente confezionano “gli studi” che ami ed altro… un gioco da ragazzi). E la “felicità” che si è ottenuta è sotto gli occhi di tutti (consumo di droga in aumento, di alcol in aumento, violenza in aumento, psicofarmaci in aumento, sesso compulsivo in aumento….ma quest’ultimo ti piace…è la libertà 🙂 )

            Tu sei un nemico dell’essere umano, al pari di quella di schizzo xywkz Filomena e quell’untuoso di Nino . Ti assemblo a loro perché dopo l’intervento che hai fatto che vuoi diventare genitore (papà o mamma?) cercando “generosi” donatrici è la collocazione che ti si addice.

            In questo discorso non ho menzionato nessuna volta il Vaticano per due motivi. Te ne dico solo uno: Sei un cercatore di ovuli, uteri e semi. Ad un omino così piccolo, non si donano cose troppo grandi, li deformerebbe per giustificare i giocattoli che vuole.
            Il secondo è meglio che non te lo dico….ma, del resto, non me lo farebbero neanche pubblicare

          3. Emanuele

            Giusto! “Non date le perle ai porci…”

          4. MicheleL

            Caro To.Ni ancora una volta lei mi propone un bel testo, ma di nuovo astigmatico. Io la percepisco come una buona impersonificazione dei contrasti cattolici, una interessante commistione di buono variegato da interessi astutamente mescolati perchè ne possano essere veicolati efficacemente, concretizzando un potere che da sempre da casta dei religiosi desidera (non solo la solitudine è il male dell’uomo, ma anche il desiderio di potere sugli altri).
            La ricchezza, To.Ni è il male quando essa ha un peso politico. Il peso politico deve essere dell’individuo, non dei suoi soldi, non delle sue volte dorate, non delle sue banche ammanicate. Può essere quello di altri uomnini che lo stimano, ma un uomo che teme di perdere il potrere e per questo accumula ricchezza non sarà mai un leader onesto. Il vaticano questo fa e questo lo corrompe. Una chiesa ricca è una chiesa che ha smesso di credere nel prossimo, e si vede.
            Quindi nascono i contrasti. La chiesa che non ricnosce le qualità del popolo non ne riconosce la capacità di essere resposnbile in maniera cosciente e ne obnubile la coscienza agendo su leve intime che la storia ha dimostrato efficaci. La paura e il sesso, entrambi fattori “viscerali” che se controllati permettono al burattinaio il controllo. Si minacciano catastrofi e si castra la sessualità.
            Badi che non sono per una sessualità irrespoinsabile, la sessualità può generare forti responsabilità e va vista anche in questo quadro. Ma non c’è bisogno di trattare la gente sempre come se fosse stupida, perchè non lo è. Si può capire che il sesso va fatto responsabilmente e al tempo stesso goderne.
            E non sono nemmeno per l’irresponsabile soddisfazione di ogni desiderio, perchè le catastrofi avvengono davvero. Le castrofi non sono difficili da prevedere, soprattutto ora che abbiamo milleni di storia da cui imparare. Basta fare tesoro degli errori del passato.
            Lei To.Ni questi due passaggi non li riesce a capire, perchè se li capisse perderebbe i fili che le danno l’impressione di stare in piedi e mi rendo conto che questo la spaventi.
            Ma se lei guarda ai problemi che elenca, droga / alcool /psicofarmaci, violenza, povertà, indifferenza, isolamento, davvero crede che derivino dal fatto che qualcuno chiede dei doveri e i diritti che agevolano la consapevolezza sociale della loro unione e li aiutano a stare assieme? Dov’è il nesso? Dove?
            I problem che lei elenca sono dovuti alla penuria di risorse, soprattutto morali. Alla penuria di valori distrutti non perchè contraria al “piacere”, ma contrari all’accumulo di ricchezza. La solidarietà, la generosità, la pietà, il rispetto per la vita sono anti-oligarchici. Infatti il nostro sistema economico odierno (non era così 50 anni fa, con il valori promossi dai drammi bellici) promuove il possesso come forma di felicità, promuove l’indifferenza verso chi è percepito come inferirore e non stupisce che poi le persone siano depresse, perchè la felicità del possesso è effimera e assuefacente. Il sistema religioso, corredato di valori meglior adicati, si propone come una valida alternativa, ma purtroppo oggi è del tutto annacquato dalla connivenza con la logica del possesso, della ricchezza. Ogni tanto, perchè il problema è piuttosto macroscopico, prova a reagire, ma più per non scontentare gli animi più sensibili (come il suo) che per ottenere un vero risultato, che per altro non saprebbe nemmeno gestire: come fa una chiesa ricca ad adattarsi ad un mondo in cui la ricchezza con peso politico è percepita come immorale?
            E così non restano che le vecchie leve, quella della paura e quella del sesso. Ma nemmeno queste si possono usare più, perchè la popolazione altrimenti si allontana. Se gli si dice che non possono sapssarsela a letto si allontanano, così come se gli si dice che non possono risposarsi. Ed ecco allora che restano poche leve e una di queste è quella contro gli omosessuali. Allora sì che dimostra tutta la propria bella e grossa autorità morale, si condanna la loro sessualità e per fare “bella figura” se ne condannano anche i moti nobili, quelli seri e responsabili, quelli di solidarietà di coppia. Come se oggi non ci fosse un bisogno disperato di esempi di coppie che vogliono stare davvero assieme, che vogliono veri doveri.
            Badi To.Ni che io non dico che la comunità omosessuale non soffra dello stesso attacco alla famiglia di quella eterosessuale. Purtroppo anche tra i gay c’è questa idea che “love wins” ed è un cavallo di Troia nel cuore dell’istituzione matrimoniale. Tutta la discussione (comunque marginale) sui poliamori è imabrazzante e scabrosa e fa capire che c’è molti lavoro da fare.
            La filiazione è un capitolo a parte ma legato a quanto sopra. Io vorrei vivere in un mondo in cui sessualità responsabile non vuol dire occuparsi dei propri bambini ma non degli altri. Io vorrei vivere in un mondo in cui la famiglia è di nuovo ampia e tutti gli adulti contribuiscono alla crescita dei più piccoli. E’ una società più integrata, in cui la barriera tra genitori è meno netta, in cui le famiglie non sono isolate ma connesse e solidali. I bambini sarebbero resposanbilità principale della coppia di genitori che potrebbe contare sulla solidarietà di tutti. Una solidarietà che potrebbe arrivare anche ad un impegno importante per consentire a coppie meno fortunate di gioire della felicità che c’è nel dedicarsi alla crescita di un bambino. Oggi la gestazione viene vissuta culturalemente da molte persone come un evento indissolubile dalla maternità e rispetto questo sentimento. Al tempo stesso non considero moralmente negativo il contrario, soprattutto visto che ci sono molte famigli disposte ad accettare nuove vite nel loro contesto sociale (che non è la sola coppia). In uno spirito di comunione e soldirietà non fatico ad immaginare l’evoluzione del concetto di adozione, che purtroppo oggi parte da un evento spesso drammatico, ma che in questo nuovo contesto nascerebbe da un contesto nobile, in cui nessun valore morale è disatteso.
            Noti To.Ni che la gestazione per altri è uno scandalo soprattutto quando si è ai ridosso della discussione della Cirinnà, mentre per il resto è ignorata o tollerata. La condanna dell’elite religiosa quindi è ipocrita, perchè è usata per propaganda moralistica solo quando serve politicamente ed è inoltre abbinata ad un pregiudizio (quello verso l’omogeniotrialità) che non ha riscontri concreti. Il parallelo con quanto sopra è evidente, purtroppo una chiesa invischiata in logiche di potere economico e dipedente da atteggaiemnti demagogici mette in atto azioni che non conducono ad eventi moralmente sbagliati. Qual’è infatti il risultato di questa campaga di lotta conto il desiderio di responsabilità di molte coppie? Coppie sfaldate, spinte all’immoralità, meno figli, società meno coesa, isolamente delle famiglie e lotta fratricida tra coppie. E non sto facendo terrorismo minacciando un terribile inferno, questo è quello che succede oggi, con un “anti-gli-altri-day” mascherato come un “family-day”…Un nome fasullo per un porposito fasullo, cosa vuole che ne venga di buono?

            P.S. sto lavorando anche alla riposta che le promisi, ma lei continua a mettermi carne al fuoco (non che mi dispiaccia, eh). Le chiedo un po’ di pazienza, arriverà.

          5. To.ni

            Ma guarda un po’, trovi astigmatico il mio testo mentre a me il tuo mi appare come elaborato grazie al filtro arcobaleno utilizzato suFacebook . Ovviamente in siffatto modo il Vaticano c’è lo puoi far entrare anche discutendo sullo scioglimento dei ghiacci e trovare anche nel mio taglio dei capelli un complotto di tipo “cattolico”. Ma la cosa che più mi colpisce è la sensazione che i tuoi discorsi, spalmati in terminabili post, sono più protesi ad altro, non a dare risposte.

            In questo combini una operazione di fantasia straordinaria che ti porta a prevaricare l’interpretazione di ciò che scrivo e rimodulare l’argomento in maniera scollegata dal contenuto di ciò che sostengo.

            Dici che la ricchezza è il male quando essa ha peso politico. E’ una affermazione di partenza che può voler dire tutto e niente nel contempo. Sono d’accordo se significa che oggi la ricchezza sta creando un sistema di dominio inculcando una concezione di libertà sul piano consumistico. Io vedo un sistema che crea consumatori e che di conseguenza genera altre penurie umane (da qui l’insoddisfazione esistenziale le possibili risposte a base di droga, psicofarmaci, violenza ecc…. ), un sistema allo stato non rovesciabile, ma questo non mi pare che è di tuo interesse. Ma …. non era questo l’intento del mio discorso iniziale. Io infatti sostenevo che un ricco non deve essere generoso per legge in nome di una morale politica che ha la facoltà di determinare autoritariamente anche chi sono i “bisognosi” e fondare su questa la propria fortuna politica. Per me la ricchezza ha certamente un valore morale, e per me “è ricco” chi dona generosamente e non il “tirchio” il quale è un povero miserabile. Ma l’essenza di ciò che intendo e che preferisco un “cattivo” libero di esserlo che “un buono” per forza in virtù della legge o di un sistema che soverchia le persone al punto di renderle estranee al proprio ad una possibilità di “esperienza” umana anche cattiva. Come una castrazione chimica.

            Poi nel contempo intraprendi un discorso che ha del surreale. Crei un mondo fantastico e ci metti di tutto in una costruzione di una società ideale (per te) che omette, ancora una volta, il dato reale di cosa è un essere umano, nella sua complessità (dovresti leggere “L’uomo in rivolta” di Camus). Sulla Chiesa fai un discorso che rispetta le stesse fantasie omettendo anche qua l’elemento reale: la Chiesa gestisce un potere di tipo “sistemico”? Ti faccio un esempio: come è trattato il Vaticano in sede Onu, le pressioni che subisce, superiori a quelli di stati canaglia come la Cina e l’Arabia Saudita (luoghi dove si viene rinchiusi in lager o uccisi per la propria fede). Dovrebbe bastarti questo (mi tengo molto basso) per convincerti che un “vero” potere non si farebbe trattare in questo modo, ma dubito fortemente, in quanto il tuo “dare risposte” ha altre finalità non certo per comprendere l’interlocutore.

            Quindi fai un ragionamento al pari del paranoico che è magari logico, ma non razionale e, cosa peggio, scollegato dalla realtà (credo che in una sede arcigayosa , magari ti ascolterebbero 10 minuti … poi ti inviterebbero a votare per il miglio attore ponogay…. scusa… ho sbirciato il sito gay.it). Un tipico ragionamento narcisista (…ma questo te lo ricordo spesso).

            Per questo devo ammettere che sono alquanto deluso dal tuo intervento, mi aspettavo un altro respiro, ma ho avuto solo un gigioneggiare con molto autocompiacimento ….tipico… narcisista (scusa…mi sono ripetuto).

          6. SUSANNA ROLLI

            Aiuto!

          7. Emanuele

            Riguardo ai prestigiosi studi , sottoscrivo in toto quanto detto da To.Ni , aggiungendo che il tuo commento non risolve il problema scientifico dell’arbitrarietà dei parametri. Infatti dicendo “Cosa dovrebbero fare secondo lei?” dichiari che ciò che è stato fatto È giusto per partito preso.

            Comunque, da ragazzo con i miei amici, rispecchiavamo appieno il prospetto dei ragazzi bravi e ben inseriti, ma eravamo tutt’altro che felici. Eravamo furbi: avevamo capito che se andavamo bene a scuola, facevamo i bravi, etc. potevamo fare quello che volevamo. Così Abusavamo di alcool e droga e facevamo i bulli… solo non ci beccavano. Neppure sospettavano, infatti rispettavamo il profilo del ragazzo felice: tanti amici e nessun problema, ben educati e pronti ad aiutarsi l’un l’altro.

          8. MicheleL

            Si prende una bella laurea in sociologia e ripassa? Sarà un caso se nemmeno il prete Sullins, sociologo dell’Università Cattolica d’America non ha avanzato critiche al metodo usato, oltre che da migliaia di altri studi, anche da S.R. Crouch? Una critica vale quanto è autorevole chi la fa. Io non pretendo di avere ragione sulla base delle mie impressioni, come lei, ma cito fonti autorevoli.
            Prendo atto della sua opinone, mi dispiace se da giovane era un sorta di Gianburrasca. Ma un maleducato furbo non fa primavera. E’ questo che le sfugge. Su un capione di centinaia una eccezione (come era lei, astuto Pierino) può passare. Ma 500 scalmanati non avrebbero potuto celare tutti le loro marachelle e sembrare tutti felicissimi di pestare i loro amichetti, drogarsi e magari pensare di essere creduti nei forum… Lei mi pare il proverbiale ex-gay, ex-cattivo ragazzo che pensa di poter sbugiardare decine di lavori scientifici con la sua toccante e autenticissima testimonianza. Un po’ come la patinatissima Dawn o le mamme assassine: l’eccezione non fa la regola, il campione deve essere rappresentativo, non propagandistico.

          9. Giannino Stoppani

            Sulle boiate del felicissimo papà gay S.R. Crouch, il quale, bontà sua, in un suo autorevolissimo studio ci ha mostrato le potenzialità manipolatorie infinite del “convenience sample” raccattando dalla marmaglia internautica lgbtxyz le ganzissime e motivatissime coppie gay a cui chiedere amorevolmente quanto sono amati felici e contenti i figli delle ganzissime e amorevolissime coppie gay, direi che a queste latitudini abbiamo già dato (ma forse non abbastanza per certi emuli di Masoch!).
            Quindi mi limito a notare con questo pseudonimo radiodiagnostico il buon filomeno non rinuncia al suo metodo di cercare di far passare come verità di potenza universale delle emerite corbellerie sesquipedali, semplicemente lasciandole, come si suol dire, “cadere dall’alto”.
            Orbene ecco un esempio archetipico:
            “Una critica vale quanto è autorevole chi la fa”
            La quale, come direbbe “Er Pomata”, senz’altro “è la più grossa stronzata mai sentita da quanno l’omo inventò er cavallo”.
            Val la pena di spiegare il perché all’acuto lettore?

          10. MicheleL

            Lei dia pure retta al Pomata, io do retta a Crouch (e alla sua equipe di eterosessuali). Poi non si stupisca che i referedum vadano come in Irlanda…

          11. Giannino Stoppani

            Ah, ah, ah!
            E chi sono i membri di codesta “autorevole” “equipe di eterosessuali”?
            King, Soldatino e D’artagnan?!
            Caro mio, lasciatelo dire: sul piano dell’onestà, intellettuale e non, il personaggio di “er Pomata” ti surclassa.

          12. Giannino Stoppani

            Ah, quasi quasi dimenticavo…
            Ma nel merito dell’invereconda bischerata che hai sparato innanzi (“Una critica vale quanto è autorevole chi la fa”), ha da precisare qualcosa o possiamo dare per acquisito il tuo ennesimo “epic fail”?

          13. Emanuele

            …vedo che non hai nessuna dimestichezza con il metodo scientifico. ..

            Punto primo, se ricusi Sullins come autore in quanto di parte, non puoi poi riabilitarlo per quello che interessa a te.

            Punto secondo, la veridicità delle teorie scientifiche non si basa sulla democrazia. Non è che se una teoria è reputata vera da molti, allora diventa vera. Infatti Einstein, Galileo, etc. Erano in netta minoranza.

          14. Emanuele

            Riguardo al resto, tu sei il campione del relativismo… se una madre vende un figlio è male, se la stessa madre prende 30.000€ a titolo di rimborso spese e regala il figlio, allora diventa bene.

            Quello che ti ostini a non vedere è il bambino. Ti ripeto, è una PERSONA, non un oggetto nè una parte del corpo della madre. Le persone non si possono regalare, per nessun fine, non perché è brutto in sé, ma perché nessuno può disporre della vita di un altro… ti entra in testa? …dubito.

            La generosità non c’entra nulla. I figli di un ince sto hanno lo stesso diritto di vivere degli altri. Non possono pagare le colpe dei genitori. E, parallelamente, i genitori non possono esercitare la generosità sulla pelle dei bambini, costringendoli a diventare anche loro generosi loro malgrado. Se vogliono essere generosi, donino sé stessi, non altre persone.

            “Ma la sua precedente analisi della carta dei diritti del fanciullo lo aveva già chiarito a sufficienza.”

            …Sì? Allora, una buona volta, vai giù e replica, invece di sfuggire come tuo solito… Sono ansioso di leggere la tua contro analisi sui gay che allattato, su i genitori che non generano o sulle donazioni di minori che non sono traffico di minori per qualsivoglia fine è con qualunque forma… prego.

  6. SUSANNA ROLLI

    Allora, cara Dawn, insieme ai 50 che hanno subìto, organizzatevi maggiormente a difesa del matrimonio come Dio l’ha pensato, e grazie di cuore.
    La frase ” non ci vuole uno scienziato per sapere che uomini e donne sono anatomicamente, biologicamente, fisiologicamente, psicologicamente, neurologicamente differenti” potrebbe essere stampata a caratteri cubitali e posta un po’ in giro per il mondo; perchè pare che ci sia chi NON LO SAPEVA!!!!!!!!!!!!!!

    1. MicheleL

      La natura evolve per eccezioni, proprio perchè spesso sopravvive solo grazie ad esse. La norma va bene per la maggioranza, la biodiversità va rispettata per la sua potenzialità. Siamo quasi tutti destri, vogliamo legare ancora la mano ai mancini? Come si decide quale varietà naturale è tollerabile e quale è da cancellare? Se esistono i gay un motivo c’è. Se poi a lei non comoda, liberissima di cercare qualche buon motivo per giustificare le sue impressioni, ma non pretenda che siano verità quando sono suffragate solo da osservazioni superficiali.

      1. To.ni

        Stai dicendo un sacco di sciocchezze, con solennità, intendiamoci, ma semplici sciocche che come al solito basterebbe un bambino a deriderti smuovendoti dall’ autocompiacimento nel quale sei sprofondato. Ometti o sminuisci e ricrei la “natura” secondo il tuo “raffinato gusto”…e te lo dico senza mezzi termini che musichi sciocchezze: dobbiamo tollerare gli stupri perché fanno parte dell’ecosistema (l’incesto idem, lo stupro di gruppo idem, la zoofilia idem, la pedofilia idem….) . “Se esistono i gay un motivo c’è” …sicuramente, ma non per figliare e comprare uteri, ovuli, seme … . E se esistono quelli che affrontano a muso duro certi gay …un motivo c’è!

        PS: ….”osservazioni superficiali”…. le osservazioni acute e profonde 🙂 sono le tue.

        1. MicheleL

          No, non sono osservazioni mie, ma di psicologi e biologi. Me ne trovi di autorevoli che mi danno torto, così nella ricerca impara qualcosa… O vuole che a fare tutto sia io? 🙂
          Ai gay piace essere gay, ma non conosco nessuno che ami essere stuprato, immagino che lei forse sì, visto che non nota la (sottile?) differenza. I gay esistono per cotribuire alla società come tutti, anche nei modi in cui a lei non piace, soprattutto quando non può giustificare il suo parere con altro che non sia “a me non piace”.
          P.s. To.Ni, lei ha per caso un gemello? Perchè mi passa dalle stelle alle stalle con una velocità sorprendente. Forse alla sera è un po stanco?

          1. Giannino Stoppani

            Di nuovo ricorre il termine “autorevole”: un vero tormentone.
            Ma che vuol dire?
            Sul dizionario si trova “Che gode di stima e credito notevole, che ispira riverente fiducia.”
            C’entra qualcosa con questo la verità?
            No di certo
            Infatti secondo MicheleL il felice papà gay Crouch, che imbastisce sondaggi su campioni di convenienza composti da amici gay, è “autorevole”…

          2. To.ni

            Non parlerei di stalle , il tono è sulle tue frequenze quando cloni in maniere pressoché perfetta Shiva 101. Ti manca solo “Miclelel vincerà” oppure la “profezia di MicheleL si è avverata” …stessa megalomania.
            I gay sono felici? Non direi se anche nei paesi paradisi di diritti i tassi di suicido restano alti al pari della precarietà nelle relazioni e ed al continuo cambio di partner (anche più contemporaneamente riferiscono…3,4,5 …chissà se questi vogliono adottare). Poi io vi andrei piano sulla sensazione soggettiva di felicità , i sado- maso si possono dichiarare soggettivante felici ma in effetti godono tra l’infliggere ed il subire umiliazioni.
            Certo, tu hai la spiegazione che tutto si supererà nel tuo fantastico mondo nuovo che verrà ….io non ci credo , penso che certi orientamenti coesistono e/o generano conseguenze. Come una coperta corta .
            Non bastano i biologi e psicologi ai quali acriticamente ti genufletti se si ragiona male.

        2. Valerio

          Mitica risposta al solito provocatore schizzato

      2. cri

        I mancini riescono a scrivere con la mano sinistra …. i gay non riescono a procreare. Questa è una evidenza. Nessuno sta dicendo che i gay non devono esistere. Esistono ed hanno il diritto di vivere serenamente la loro vita, accettando però il proprio limite (come, peraltro, tutto il resto dell’umanità).
        Senza astio, caro MicheleL, semplicemente con simpatia 🙂 e buonsenso

        1. MicheleL

          Certo che i gay riescono a procreare. Esistere non significa farlo obbedendo agli altri, ma farlo pienamente rispettandoli. Non sta a lei (ne a me) decidere cosa sia bene o no fare. Si tratta di qualcosa che andrebbe deciso alla luce dei fatti (e non dei pregiudizi), da parte di tutti nell’interesse di tutti.
          Tutti abbiamo dei limiti, chi ha bisogno degli occhiali, chi non è alto come gli altri, chi ha la pelle chiara e ha bisogno delle crema solare, chi è più intelligente e chi meno. Ma ci sono delle attività che rendono la vita più piena e che prima di decidere a chi dovrebbero essre precluse vanno valutate attentamente. Gli studi in merito ci sono e sono molto incoraggianti, i gay sono genitori buoni quanto gli altri. Perchè dunque dovremmo escluderli da un percorso che permette loro di divetnare genitori? Pensa davvero che tanti milioni di persone, omoessuali e non, di fronte a queste evidenze, chineranno il capo magari per la gioia dell’autorità moralistica di turno?
          La ringrazio per l’attestazione di simpatia, ma è davvero certa di provarla veramente? Significa letteralmente provare emozioni simili, capirle e condividerle: a me non sembra sia così, anche se mi farebbe piacere pensare altrimenti.

          1. SUSANNA ROLLI

            Dì, Michele L , e se non si trovasse al mondo alcuna donna disponibile ad affittare l’utero? Tu che hai tanta fantasia e cnsideri normale questa mostruosità..Ma come farete!!

          2. Giannino Stoppani

            “Certo che i gay riescono a procreare”
            Altra immonda menzogna ripetuta ad libitum come uno slogan maoista.
            I gay si riproducono se e solo se ricorrono all’ausilio di persone di sesso diverso, magari a pagamento.
            Le coppie gay, come tali, fino a stupefacente prova del contrario, non possono procreare,
            ma si sa che secondo Filo-MicheleL, la biologia non è una scienza esatta…
            Ah, ah, ah!

          3. To.ni

            Caro Michele L 🙂 mi fai morire se continui cosi

            “Certo che i gay riescono a procreare” mi è sfuggita. imperdonabile.
            E’ una perfetta frase d’apertura di un romanzo fantasygay
            Inauguri un genere letterario.

            PS: Potevi anche scrivere: “Certo che i gay riescono a covare le uova di gallina” e magari continuare : Esistere non significa farlo obbedendo agli altri, ma farlo pienamente rispettandoli. Non sta a lei (ne a me) decidere cosa sia bene o no fare……. Tutti abbiamo dei limiti, chi ha bisogno degli occhiali, chi non è alto come gli altri, chi ha la pelle chiara e ha bisogno delle crema solare, ………………………

            🙂

  7. yoyo

    Insostenibile finanziariamente lo è già oggi, come ammette anche Paragone.

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