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Perché, da vescovo e da ciellino, non temo il cambiamento chiesto al movimento. Anzi

Di Massimo Camisasca
30 Gennaio 2022
Lettere a monsignor Camisasca e risposte del vescovo sul decreto vaticano che ha imposto il ricambio dei vertici di Cl e sulla crisi del matrimonio
Papa Francesco con Antonella Frongillo e don Julián Carrón
Papa Francesco riceve in udienza il 19 settembre 2019 Antonella Frongillo e don Julián Carrón, all'epoca presidenti rispettivamente dei Memores Domini e della Fraternità di Comunione e Liberazione (foto Ansa)

Faccio parte del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione e, in seguito al decreto vaticano sui movimenti, vivo un momento di spaesamento. Ho letto molto, mi sono confrontata con alcuni amici e ho ascoltato e seguito con attenzione le parole del presidente ad interim Davide Prosperi, che ho trovato intelligenti e acute. Al tempo stesso, come dicevo, resto un po’ titubante, vivendo sentimenti contrastanti. Le sarei grata se sapesse darmi qualche indicazione per vivere questa situazione.
Enrica Ristagno via email
Appartengo al movimento di Cl da quando avevo 14 anni. Allora si chiamava Gs. Ho vissuto perciò tutte le sue diverse stagioni. Don Giussani non si stancava mai di rinnovare la vita e le forme delle comunità, sempre più numerose, costituite da coloro che seguivano la sua proposta. Non siamo mai stati “tranquilli” – come diceva –, seduti in un avvenimento accaduto ieri. Eravamo, e siamo, portati a riconoscere qualcosa che accade ora, nelle circostanze sempre nuove...

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