Boston, attentato alla maratona. Nelle bombe c’erano biglie e chiodi che sono schizzati come proiettili

Di Redazione
16 Aprile 2013
«Molte delle vittime sono state colpite con piccoli detriti di metallo»: dettagli agghiaccianti emergono sull'ideazione degli ordigni esplosi ieri all'arrivo della maratona.

«Molte delle vittime sono state colpite con tanti piccoli detriti di metallo». Più le ore passano dall’attentato alla Maratona di Boston e più emergono dettagli agghiaccianti sulla dinamica delle esplosioni che hanno provocato la morte di 3 persone e 140 feriti. Lo spiega alla CNN Peter Fagenholz, medico del Massachusetts General Hospital, dove tanti dei colpiti sono stati ricoverati: dalle gambe e dai corpi di molti di loro sono stati estratti biglie e cuscinetti a sfera, che lasciano intendere come le bombe fossero state rese ulteriormente pericolose con l’aggiunta di pezzi di ferro e chiodi, schizzati come proiettili al momento della deflagrazione. «Non sappiamo però ancora dire se erano stati messi lì intenzionalmente o se semplicemente erano parte dell’ambiente circostante».
Intanto negli ospedali cittadini si continua ad operare: nelle strutture si opera prevalentemente sugli arti, dove su tanti pazienti si è stati costretti a procedere con l’amputazione.

TRA LA FOLLA. «Quando ho sentito la bomba e ho visto la reazione degli spettatori ero spaventata», racconta sempre alla CNN Theresa Panter, che si trovava in strada a correre al momento dell’esplosione. «Sono stata spinta indietro da uno spettatore, e poi un funzionario della Boston Athletic ha afferrato un gruppo di noi e ci ha schiacciato ancora indietro. È stato piuttosto traumatizzante». Insieme a lei c’è il marito, Allan Panter: era tra la folla e in rapido tempo si è trovato a portare soccorso alla gente per strada. «Ho visto almeno sei o sette persone per terra davanti a me, mi avevano protetto dall’esplosione. Una donna stava per spirare, un uomo aveva perso entrambi gli arti inferiori. Non riesco a capire come sia potuta morire la giovane donna, non riuscivo a trovare nessuna ferita sul suo torace».

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.