
Bologna, Manif in piazza contro lo spettacolo del “principe trans”. Polemiche sul balletto in slip: «È come presepe vivente»
Erano quasi un centinaio, fermi in piedi e in silenzio a protestare come nello stile della Manif pour Tous: ieri sera al Teatro Testoni di Bologna esordiva lo spettacolo “La bella Rosaspina addormentata” di Emma Dante, che mette in scena l’innamoramento di una principessa per un “principe” del suo stesso sesso. E diverse delle famiglie che nella città emiliana contestano la piece teatrale, promosso dal festival internazionale per le differenze “Gender Bender” e portato in scena anche grazie alla convenzione da 810mila euro che il Comune concede al Testoni, si sono date appuntamento sulla piazza fuori dal teatro, per la loro veglia silenziosa.
LUMINI, BANDIERE E VOLANTINI. Bandiere e palloncini, cartelli e lumini, i “veglianti” in protesta silenziosa hanno ascoltato la lettura del comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi sullo spettacolo, per poi continuare muti la propria opposizione: «Nessuno può arrogarsi il diritto, soprattutto se ha delle responsabilità educative specifiche, di utilizzare la funzione educativa per operare sistematici tentativi di omologazione ideologica a danno di famiglie e bambini», si legge nei volantini consegnati ai passanti. «È l’opposizione ad una idea diversa dalla nostra che ci fa muovere, ma la preoccupazione dell’educazione reale di questi bambini e della salvaguardia della convivenza sociale e democratica».
«NON SI PROMUOVE L’EDUCAZIONE COSI’». Il centinaio di persone in fila per entrare in sala (tanti i bambini, alcuni anche più piccoli dei sette anni, età cui lo spettacolo dice di rivolgersi) non ha potuto non notare la presenza di quei “veglianti”, e le reazioni sono state tutt’altro che aperte al dialogo: i più tranquilli si sono limitati a tirar fuori telefoni e I-Pad e scattare foto, ma non sono mancate parole dure e insulti, pure provenienti dai palazzi attorno. Solo un paio di ragazzi sono andati da chi protestava a tentare di parlare, per spiegare le proprie ragioni. «Non si promuove l’educazione di nessuno in questo modo», è il commento della portavoce Manif pour Tous di Bologna. «Non si può dire che fare assistere a bambini dai sette anni in su a uno spettacolo in cui la principessa si bacia con un essere con una calza sul volto per nascondere la propria sessualità sia educativo. Crea confusione e basta».
«COME IL PRESEPE VIVENTE». Ma non è stato solo il caso della Bella Rosaspina addormentata a creare polemiche. In altri due spettacoli all’interno della rassegna compaiono in scena due minori. Il primo, Lolita, è stato stoppato perché la direzione provinciale del lavoro di Bologna non ha dato l’ok per l’esibizione dell’attrice minorenne che doveva interpretare Lolita. Il secondo, Victor, un balletto che vede in scena un bambino e un adulto in slip, a molti è sembrato strizzare l’occhio alla pedofilia. Insinuazioni respinte dagli organizzatori. Vincenzo Branà, presidente Arcigay “Il Cassero” ha scritto sulla sua pagina Facebook: «Una volta ho visto due adulti in scena con un bambino in slip. Lo spettacolo si chiamava “presepe vivente”».
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55 commenti
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Bifocale, ti scongiuro, dai retta a chi ti vuole bene, non andare oltre, ogni intervento che aggiungi peggiori la situazione, che figura!
Rimaniamo in attesa di sapere le fonti per leggere coi nostri occhi i favolosi “atti processuali” che dimostrerebbero un legame tra omosessualità e pedofilia annunciati da Giacomo e le statistiche secondo le quali l’incidenza della pedofilia tra gli omosessuali sarebbe dieci volte superiore a quella tra gli eterosessuali citati da Giovanni…
Egregio Bifocale in incognito, se lei sapessi leggere e cercasse la verità invece delle fandonie gay, la sua attesa sarebbe già finita da un pezzo.
Dal momento che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e cieco di chi non vuol vedere, se uno finge di non vedere quello che gli viene messo sotto gli occhi, tanto vale tirar dritto e lasciarlo sbraitare nello sterco che per lui olezza di violette.
Io le ho trovate subito, MM, si dia da fare anche lei è vedrà che le trova. Altrimenti resti pure in attesa.
Benissimo Giovanni, allora basta che le indichi. Postare un link è facilissimo. Perchè finora non lo ha fatto nessuno? Mi sembra che qui quello che racconta fandonie non sono affatto io, che sono l’unico che ha indicato le fonti. Saluti a tutti.
Bifocale, per cortesia, ha già oltrepassato tutti i limiti di decenza, non aggiunga altre imbecillaggini!
Perché invece di rompere le balle con questa manfrina delle fonti che ti hanno già indicato venti volte non ci dimostri tu che le associazioni gay non hanno mai avuto nulla a che fare con quelle dei pedofili?
Non ce l’hai un minimo di dignità?
Alcinoo & C & alias finti e il branco tutto, visto che le fonti non solo non le avete indicate venti volte ma neanche una, pensate alla vostra di (totale assenza) di dignità.
Bifocale, la tua ostinazione nel non volere ammettere di avere torto è ridicola e penosa. Dovresti vergognarti. Le fonti ci sono, e abbondanti, ti smentiscono, ma tu non le vuoi accettare. Vergognati profondamente, sei semplicemente pa-te-ti-co.
ahahahah Bifocale!! parla quello che sostiene che ci siano 100.000 bambini che vivono con cppie omogenitoriali senza avere NULLA in mano ahahahahahahahahahahah
bifocale, le i puzza di loser. Bifocale lei mi rcordda Balotelli quando si arrabbia e tira i calci all’erba aahahahah
Alberto M, prima di parlare di “puzza di loser” riferendosi ad altre le conviene informarsi, perche’ alla fine il puzzo rischia di venire da lei. Inoltre cita pure le cose in modo errato (in questo e’ in buona compagnia da queste parti).
“In Italia, in mancanza di dati ufficiali, si ricorre a quello dell’Istituto superiore di Sanità: circa 100 mila ragazzi – compresi i figli nati da precedenti unioni eterosessuali – hanno un genitore gay.”
Fonte: http://www.linkiesta.it/genitori-gay
Alberto M.-Bifocale 5-0. Nuovo epic fail di Bifocale. Lo stiamo proprio stendendo, questo bi-presuntuosello…
Non aggiunga figuracce a figuracce, Bifocale, la prego. Abbiamo già accettato le sue scuse.
Giovanni, invece di parlare di figuracce (altrui, non mie, basta leggere sopra) risponda piuttosto alle domande che le ho fatto sopra…
Ecco, appunto bifocale, basta leggere.
Quando riacquisterai un pochino di obiettività e, conseguentemente, di senso del ridicolo, facci un fischio.
Le statistiche dicono che l’incidenza della pedofilia tra gli omosessuali è dieci volte superiore a quella tra i normosessuali (o eterosessuali, come si usa spesso dire oggi con linguaggio politicamente corretto).
Le statistiche dicono…? Quali statistiche? Si prega di citare le fonti, altrimenti fate le figure barbine come ha fatto Giacomo prima (vedere sopra).
E scopriamo che “eterosessuali” sarebbe una definzione “che si usa dire oggi” per via del “politicamente corretto”….?!? La prego, mi citi un dizionario enciclopedico che usi il termine “normosessuale” invece che “eterosessuale” e giuro che vado a Lourdes a piedi.
Nel mentre che aspetti i dati precisi, leggiti “the gay report”, di Kay e Young, così forse fai in tempo ad evitare l’ennesima figura di guano.
tubini non sgomiti come suo solito, lascio rispondere Giovanni che deve dirci dove possiamo trovare le fantomatiche statistiche di cui parla.
Io non sgomitavo, cercavo di aiutarti, ma vedo che insisti…
Tubini-Bifocale 4-0.. Epic fail di Bifocale. Comunque, scuse accettate.
Hi hi hi 🙂
E questo risolino idiota cosa è? Ti prendi in giro da solo?
Ho riverificato meglio le mie fonti e devo rettificare le mie affermazioni. Effettivamente aveva ragione Gmtubini. Mi scuso con lui è con tutti i lettori.
Le fonti sono riportate sopra e sono validissime, basta cliccarci sopra e andare ad informarsi invece di spacciarsi vigliaccamente per altri non avendo niente di proprio da dire.
PA TE TI CO
ma come ma come e la “libertà di espressione” tanto cara a questi “paladini” della libertà dove va a finire? Forse vale solo nel pretendere l’assurdo diritto di comunicare distorte visioni del naturale orientamento omosessuale…
E la tanto conclamata “libertà educativa” tanto cara a varie scuole paritarie, associazioni religiose eccc dove va a finire?
«Nessuno può arrogarsi il diritto, soprattutto se ha delle responsabilità educative specifiche, di utilizzare la funzione educativa per operare sistematici tentativi di omologazione ideologica a danno di famiglie e bambini»,
Certo certo e l’indottrinamento religioso che i bambini subiscono fin da quando sono in fasce? Quello invece va benissimo?
Il vostro amichetto Aldo Busi: http://www.frequency.com/video/aldo-busi-bufer/44953260
L’indottrinamento religioso che insegna a non uccidere, a non rubare, a fare il bene..oh sisi ma togliamolo per insegnare ai bambini di 5 anni cosa sia il pistolino e che se vuole può anche tagliarselo se si sente più femmina che maschio…. mamma mia, qui tocca dover fare lezione di umanità tra poco, visto che stiamo toccando livelli disumani
Lei è avvocato omac?
Buon giorno sig.Giacomo, no non sono un avvocato,ribadisco la domanda, sono processi penali? esistono documenti consultabili? Posso leggerli anche io?se si dove posso trovarli?
Mi presento anche io. Andrea, 28 anni. Eterosessuale dopo che per tanti anni ero convinto di essere omosessuale. Purtroppo ha ragione Alessia. Tutti gli atti processuali dimostrano che la pedofilia era sempre accompagnata dall’inclinazione omosessuale.
Mi perdoni,cosa vuole dire “tutti gli atti processuali dimostrano che la pedofila era sempre accompagnata dall’inclinazione omosessuale” ? Parla di processi penali? Sono dati consultabili? Metta per cortesia i link di riferimento,mi piacerebbe confrontarli con i dati e le statiche delle diverse associazioni anti pedofilia
Nell’attesa dei link agli atti processuali che dimostrino quanto da lei indicato sig. giocomo/andrea (che confusione) mi potrebbe spiegare di cosa era convinto?
Così tanto per confermare una vecchia teoria grazie.
Buongiorno Andrea , ( giacomo??? ) io farei passare la legge sull’omofobia solo per il piacere di denunciarla..quello che dice è di una bestialità senza precedenti..tralasciando il fatto che lei si ” credeva” omosessuale e grazie presuppongo a teorie riparative è ” guarito” da questa odiosa malattia..quello che afferma è di un falsità mostruosa –è grazie a persone come lei che viviamo nel terzo mondo..mi danno fastidio le persone false moraliste come lei..si guardi in faccia e risolva nel suo intimo i suoi problemi..
I (bassi) tentativi come quello di Giacomo di confondere tra omosessualità e pedofilia non sono certo nuovi. Nel 2010 l’eminentissimo e allora potentissimo cardinale Bertone nel tentativo di distrarre l’opinione pubblica dallo scandalo mondiale della clero-pedofilia affermò nel corso di una conferenza stampa che «molti studiosi» avevano dimostrato un legame tra omosessualità e pedofilia. Fu sommerso da un mare di contestazioni per l’astrusità di una tale affermazione e fu smentito persino dall’Associazione Italiana di Psicologi e Psichiatri Cattolici, il cui presidente Tonino Cantelmi precisò che si trattava di ipotesi del tutto «prive di fondamento». Temo pertanto che gli “atti processuali” annunciati da Giacomo esistano solo nella sua (omofobica) immaginazione.
Peccato che i “bassi tentativi” di stabilire un legame tra omosessualità e pedofilia partano proprio dalle associazioni gay e dai loro capoccioni.
Infatti negli Stati Uniti il NAMBLA ( associazione legale pederasto-pedofila) è stata membro dell’International Lesbian and Gay Association per 10 anni, contribuendo alla stesura dello statuto dell’ILGA e alle sue posizioni ufficiali sui diritti sessuali della gioventù”.
Senza contare delle ambigue prese di posizione (fantastica sequela di doppi sensi!) di Mario Mieli e soprattutto di Vendola, le cui sconcertanti dichiarazioni le puoi reperire su internet quanto ti pare.
Ciaro caro.
Ciao bischeraccio! (in senso affettuoso e non offensivo)
Peccato che la ILGA espulse la NAMBLA quando si resero conto di dove volevano andare a parare. E peccato che certe “ambigue” dichiarazioni di un paio di esponenti del movimento LGBT non siano in alcun modo paragonabili alle centinaia di processi contro preti pedofili in tutto il mondo e le ancora più gravi rivelazioni ormai accertate di coperture da parte della gerarchia ecclesiastica andate avanti per decenni. E peccato che i favolosi “atti processuali” che dimostrerebbe un legame tra omosessualità e pedofilia annunciati da Giacomo non esistano, se non nella sua immaginazione. Ciao caro.
Però, che razza di cretini, quelli del ILGA, che hanno impiegato ben DIECI ANNI per capire dove andava a parare il NAMBLA!
Peccato inoltre che sia facilmente reperibile su internet (a meno di non essere in malafede!) la notizia che secondo un rapporto del John Jay College l’81% dei sacerdoti accusati di rapporti con minori nel periodo 1950-2002 avevano un orientamento omosessuale.
Proprio come sostiene Giacomo.
Dunque è la tua immaginazione che va curata, caro Bifocale, oppure ti devi rifare gli occhiali.
A proposito di essere in malafede, tubini, ancora una volta le sue sparate sempre e comunque violentemente omofobiche non resistono a verifiche anche minime. Per chi sa l’inglese ecco cosa dice il report segnalato da tubini (che così si è dato la zappa sui piedi) e la fonte dell’analisi del report, il cui passaggio chiave dice chiaramente che non vi è relazione di causa tra sia il celibato che l’omosessualità e la vittimizzazione sessuale di bambini” e che “essere gay non ha incrementato il rischio di violare bambini”. Sotto il testo originale in inglese.
“The report concludes that the vast majority of clergy sex offenders are not pedophiles at all but were situational generalists violating whoever they had access to. Pedophiles, by definition, seek sexual gratification from pre-pubescent children of one gender and target this age and gender group (especially while under stress). Clergy sexual offenders in the Church were more likely to be targeting whoever was around them (and they had unsupervised access to) regardless of age and gender. The researchers conclude that there is no causative relationship between either celibacy or homosexuality and the sexual victimization of children in the Church. Therefore, being celibate or being gay did not increase the risk of violating children. So, blaming the clergy abuse crisis in the Catholic Church on gay men or celibacy is unfounded. (…) Continuing to blame homosexual men, celibacy, and believing that the frequency of clergy abuse found in the past (especially committed in the 1960’s through the early 1980’s) will continue now and in the future is clearly misguided based on these conclusive research findings.”
Fonte: http://www.psychologytoday.com/blog/do-the-right-thing/201105/the-new-john-jay-report-clergy-abuse-in-the-catholic-church
Ah, ah, ah!
Come al solito, quando qualcuno smaschera le tue smargiassate ti metti a fare la povera frignante vittima di “violenza omofobica”, e poi cerchi di focalizzare il discorso su cose marginali o ti attacchi come una mignatta a fraintendimenti artificiosi:
Chi ha detto che tutti gli omosessuali sono pedofili?
Io ti ho solo riportato i dati, DEI QUALI TU NEGAVI SPOCCHIOSAMENTE PERSINO L’ESISTENZA, secondo i quali, in accordo con quello che diceva Giacomo, la stragrande maggioranza degli atti di pedofilia commessi dai preti erano di natura OMOSESSUALE.
E tu sei andato a cercare un blog dove si dice che lo studio che ho citato io non dimostra quello che non vuole dimostrare e che non interessava dimostrare neanche a me!
Grazie tante!
Ma io, più che altro, non posso fare a meno di notare con una certa preoccupazione che sul DECENNALE legame del NAMBLA con l’ILGA e sulle SCONCERTANTI DICHIARAZIONI PRO PEDOFILIA di MARIO MIELI, NIKI VENDOLA e altri gay di spicco come ALDO BUSI tu sei a corto di argomenti, o sbaglio?!
Dato che, per non venir meno alla tua faccia tosta impestata di mala fede, hai avuto l’ardire di chiamarle “AMBIGUE”, per tua comodità ti spiattello qui sotto le belle frasi dei signori citati qui sopra:
“Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica” Mario Mieli, “Elementi di critica omosessuale”, 1977.
Ecco, invece cosa dice, col suo tipico stile contorto, il tuo amichetto Vendola: “Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro o con gli adulti – tema ancora più scabroso – e trattarne con chi la sessualità l’ha vista sempre in funzione della famiglia e della procreazione”.
Ecco invece cosa scrive sulla rivista Babilonia l’altro tuo amichetto Carlo Busi:
“Che sarà mai se un ragazzino di 5 o 10 o 12 anni fa una sega a uno più in là negli anni o se la fa fare?… Un bambino senza curiosità sessuali è un bambino già subnormale… All’offerta sessuale del bambino bisogna che l’adulto responsabile dia una risposta sensuale e non una risposta astratta a base di rimproveri, ammonizioni e di sfiducia… Se per fare questo gli prende in mano il pisello o le si accarezza la passerina – gesti che io non ho mai fatto comunque con nessuno: sarà per questo che tutti i bambini e le bambine della mai vita mi hanno girato le spalle per sempre – che sarà mai?”
Insomma, caro bifocale, a me pare proprio che, come ti ho fatto notare all’inizio, sono proprio i gay stessi a fare quelli che tu chiami “bassi tentativi” di confondere omosessualità e pedofilia.
Ciao caro, e la zappa che io mi sarei dato sui piedi, riponila pure in quel posto che tu sai.
tubini, la logorroica cialtronaggine dei suoi interventi è ormai sotto gli occhi di tutti. A parte la costante cafonaggine sempre e comunque intenzionata ad offendere (basta leggere l’ultima frase) continua a fare salti mortali carpiati saltando da un pretestuoso argomento all’altro ogni qual volta si dimostra che scrive un mare di fesserie. Prima sosteneva che i fantasiosi “atti processuali” tirati in ballo esistessero veramente, citando un report nel quale si sosteneva esattamente il CONTRARIO di quanto affermavano sia Giacomo che Bertone (ovvero che esistesse un legame tra omosessualità e pedofilia). Alla fine, dopo essere stato smentito sia dagli psicologi e psichiatri cattolici sia dalle conclusioni del rapporto da lei stesso segnalato, non trova di meglio che citare due affermazioni di Mieli e Busi che – e questo lo capiscono anche i bambini – non sono altro che dei loro personali punti di vista su cui possiamo tutti quanti essere in disaccordo. Altro che miei “amichetti”, altro che “atti processuali”. Si tenga dunque pure la sua zappa, ha fatto solo l’ennesima figura di _
Con la gente come te, che usa sistematicamente la menzogna e la malafede nel rapportarsi con la realtà, io mi diverto un sacco.
Ai lettori più pazienti non scomoderà constatare che tu mi attribuisci a bella posta intenti che non ho mai palesato, ma che ti conviene inventarti per non parlare di quello che ti scomoda.
Ora hai tirato in ballo pure Bertone per negare l’evidenza, ovvero che l’80% dei casi di pedofilia, secondo lo studio citato prima, era di natura omosessuale…
Via su, non ci deludere, tira fuori una bella supercazzola per negare anche l’evidenza delle dichiarazioni dei tuoi amichetti Mieli, Vendola e Busi sulla pedofilia.
Magari, con un po’ di sforzo di immaginazione ce la fai ad attribuirle tutte e tre a papa Francesco!
Ah, ah, ah!
Io mi stupisco della pochezza di Idee di gente come alessia..
Mi presento .. Mauro di 38 anni omosessuale da sempre.. che va a gay pride ed è fidanzato da 8 anni con la stessa persona a cui dono amore..
Amore? da noi si chiama in un altro modo quel coso lì!!!
Beh bifecale, se sei stato a perdere 30 secondi della tua vita scrivendo che ho penosamente mancato il bersaglio evidentemente il bersaglio l ‘ho colpito eccome. Cmq certo che mi informo: quei preti pedofili erano anche tutti omosessuali. Bingooo!!
Scusami ancora, Alessia, a volte proprio ragiono.
A volte sragiono, volevo, dire. Mi scuso nuovamente.
In effetti ho detto una sciocchezza, me ne scuso.
Riecco il vigliacchetto ladro di nickname. Non ti hanno isnegnato che rubare e’ peccato?
Orifinal Bifecale, è ovvio che al gaypride ci vada più gente: si sa che il circo e il carnevale attirano più persone.
L’Italia si sta svegliando e il binomio arcigay-pedofilia è sempre più palese ed esplicito.
Gentile Alessia, le sue storpiature del nick dovrebbero essere ironiche? o offensive? In entrambi i casi, qualunque fossero le sue ‘simpatiche’ intenzioni, ha penosamente mancato il bersaglio. Per quanto riguarda il problema della piaga della pedofilia (che non c’entra comunque niente con l’omosessualità) negli ultimi decenni ha coinvolto, a livello mondiale, più che altro la chiesa cattolica, altro che Arcigay. Si informi, le farà bene. Saluti.
Uhm… c’era piu’ gente al Gay Pride di Poggibonsi.
Eh ci credo! Poggibonsi è famosa per il suo Cassero!
Quanta arroganza da parte delle lobby gay, e quanta paura di perdere qualche voto da parte dei politici, ma alla crescita serena dei bambini nessuno pensa?
Fortunatamente qualcosa in Italia si sta’ muovendo, dobbiamo continuare con queste manifestazioni perché la cultura della vita divenga sempre più forte nonostante tutto.
Questa manifestazione è stata male organizzata. Nemmeno chi è iscritto alla mailing list di Manif pour tous Italia ne ha ricevuto comunicazione in tempo utile