
Boko Haram, strage in moschea. La sfida al nuovo presidente (musulmano) della Nigeria è lanciata

La sfida al nuovo presidente della Nigeria è stata lanciata. I terroristi di Boko Haram, a pochi giorni dall’elezione di Muhammadu Buhari, si sono infiltrati in un villaggio del nord del paese, travestendosi da imam, e hanno massacrato almeno 24 persone.
TRAVESTITI DA IMAM. I jihadisti sono arrivati domenica a bordo di diverse auto nel villaggio di Kwajafa, Stato di Borno, e hanno radunato parte della popolazione nella moschea locale, dove hanno finto di tenere un sermone. Ma dalle tuniche hanno estratto dei kalashnikov, sterminando i presenti. «La gente non sapeva che si trattasse di membri di Boko Haram», ha dichiarato un testimone a Reuters. «Dicevano di essere venuti per pregare e invece hanno ucciso molte persone».
FALLIMENTO DI JONATHAN. Con questo e altri stratagemmi, l’anno scorso i terroristi islamici hanno ucciso migliaia di nigeriani, cristiani o musulmani che fossero. Goodluck Jonathan, ormai ex presidente, è sempre stato accusato, in quanto cristiano del sud, di ignorare gli attacchi che avvenivano nel nord del paese, a prevalenza musulmana.
BUHARI. Ora però il presidente è Buhari, musulmano del nord, e i nigeriani si aspettano che usi il pugno di ferro contro Boko Haram. L’ex dittatore della Nigeria ha promesso di sradicare i terroristi dal territorio e la sua presidenza verrà valutata in base ai risultati che otterrà su questo fronte. I jihadisti hanno dimostrato di non fare differenza tra un presidente cristiano e musulmano, compiendo un nuovo massacro dentro una moschea. Ora tocca a Buhari riuscire là dove Jonathan ha fallito.
Foto Ansa/Ap
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