La preghiera del mattino (2011-2017)

Pedofilia. Vaticano risponde all’Onu: «Impostazione ideologica, fatti distorti»

Di Redazione
05 Febbraio 2014

Articolo tratto dalla Radio vaticana – La Santa Sede ha accolto con sorpresa le osservazioni conclusive del Comitato Onu per i diritti del fanciullo presentate oggi a Ginevra, che lanciano dure accuse al Vaticano sulla questione degli abusi su minori commessi da esponenti del clero. L’organismo delle Nazioni Unite afferma che la Santa Sede continuerebbe a violare la Convenzione sui diritti dell’infanzia. Il Comitato critica il Vaticano anche per le sue posizioni sull’omosessualità, la contraccezione e l’aborto. Sulla reazione della Santa Sede a queste accuse, Sergio Centofanti ha intervistato mons. Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente vaticano presso gli Ufficio Onu a Ginevra:

«Il Comitato della Convenzione per i diritti del fanciullo ha rilasciato ufficialmente oggi le sue conclusioni e raccomandazioni per i Paesi che sono stati esaminati durante questa 65.ma sessione e che sono Congo, Germania, Santa Sede, Portogallo, Federazione Russa e Yemen. La prima impressione: bisognerà aspettare, leggere attentamente e analizzare in dettaglio quanto scrivono i membri di questa Commissione. Ma la prima reazione è di sorpresa, perché l’aspetto negativo del documento che hanno prodotto è che sembra quasi che fosse già stato preparato prima dell’incontro del Comitato con la delegazione della Santa Sede, che ha dato in dettaglio risposte precise su vari punti, che non sono state poi riportate in questo documento conclusivo o almeno non sembrano essere state prese in seria considerazione. Di fatto, il documento sembra quasi non essere aggiornato, tenendo conto di quello che in questi ultimi anni è stato fatto a livello di Santa Sede, con le misure prese direttamente dall’autorità dello Stato della Città del Vaticano e poi nei vari Paesi dalle singole Conferenze episcopali. Quindi manca la prospettiva corretta e aggiornata che ha visto in realtà una serie di cambiamenti per la protezione dei bambini che mi pare difficile di trovare, allo stesso livello di impegno, in altre istituzioni o addirittura in altri Stati. Questa è semplicemente una questione di fatti, di evidenza, che non possono essere distorti!».

Come rispondere in modo preciso alle singole accuse del Comitato Onu?
Non si può in due minuti rispondere certamente a tutte le affermazioni fatte – alcune molto scorrette – nel documento conclusivo del Comitato. La Santa Sede risponderà, perché è un membro, uno Stato parte della Convenzione: l’ha ratificata e intende osservarla nello spirito e nella lettera di questa Convenzione, senza aggiunte ideologiche o imposizioni che esulano dalla Convenzione stessa. Per esempio: la Convenzione sulla protezione dei bambini nel suo preambolo parla della difesa della vita e della protezione dei bambini prima e dopo la nascita; mentre la raccomandazione che viene fatta alla Santa Sede è quella di cambiare la sua posizione sulla questione dell’aborto! Certo, quando un bambino è ucciso non ha più diritti! Allora questa mi pare una vera contraddizione con gli obiettivi fondamentali della Convenzione, che è quella di proteggere i bambini. Questo Comitato non ha fatto un buon servizio alle Nazioni Unite, cercando di introdurre e richiedere alla Santa Sede di cambiare il suo insegnamento non negoziabile! Quindi è un po’ triste vedere che il Comitato non ha afferrato fino in fondo la natura e le funzioni della Santa Sede, che pur ha espresso chiaramente al Comitato la sua decisione di portare avanti le richieste della Convenzione sui diritti del fanciullo, ma definendo appunto e proteggendo prima di tutto quei valori fondamentali che rendono la protezione del fanciullo reale ed efficace.

L’Onu aveva detto in un primo tempo che il Vaticano aveva risposto meglio di altri Paesi sulla protezione dei minori: cosa è cambiato?
Nell’introduzione del rapporto conclusivo viene riconosciuta la chiarezza delle risposte provenute; non si è cercato di evitare nessuna richiesta fatta dal Comitato, in base all’evidenza disponibile, e dove non c’era una informazione immediata, ci si è ripromessi di provvederla in futuro, secondo le direttive della Santa Sede, e come fanno tutti i governi. Quindi sembrava un dialogo costruttivo e penso che debba rimanere tale. Perciò, vista l’impressione avuta dal dialogo diretto della delegazione della Santa Sede con il Comitato e il testo delle conclusioni e raccomandazioni, viene la tentazione di dire che probabilmente quel testo era già scritto e che non riflette gli imput e la chiarezza, se non in qualche aggiunta affrettata, di quello che era andato avanti. Perciò dobbiamo, con serenità e in base all’evidenza – perché non abbiamo niente da nascondere! – portare avanti la spiegazione delle posizioni della Santa Sede, rispondere agli interrogativi che ancora rimanessero, in modo che l’obiettivo fondamentale che si vuole perseguire – la protezione dei bambini – possa essere raggiunto. Si parla di 40 milioni di casi di abuso di bambini nel mondo: purtroppo alcuni di questi casi – anche se in proporzioni molte ridotte in confronto a tutto quello che sta avvenendo nel mondo – toccano persone di Chiesa. E la Chiesa ha risposto e reagito e continua a farlo! Dobbiamo insistere su questa politica di trasparenza, di non tolleranza di abusi, perché anche un solo caso di abuso di un bambino, è un caso di troppo!

Quindi, cosa può essere successo?
Probabilmente delle Organizzazioni non governative – che hanno interessi sull’omosessualità, sul matrimonio gay e su altre questioni – hanno certamente avuto le loro osservazioni da presentare e in qualche modo hanno rafforzato una linea ideologica.

 

Di seguito pubblichiamo il comunicato della Sala Stampa vaticana sulla questione:
Al termine della sua 65.ma sessione, il Comitato per i Diritti del Fanciullo ha pubblicato le sue Osservazioni Conclusive sugli esaminati Rapporti della Santa Sede e di cinque Stati Parte alla Convenzione sui Diritti del Fanciullo (Congo, Germania, Portogallo, Federazione Russa e Yemen). Secondo le particolari procedure previste per le parti della Convenzione, la Santa Sede prende atto delle Osservazioni Conclusive sui propri Rapporti, le quali saranno sottoposte a minuziosi studi ed esami per pieno rispetto della Convenzione nei differenti ambiti presentati dal Comitato secondo il diritto e la pratica internazionale come pure tenendo conto del pubblico dibattito interattivo con il Comitato svoltosi il 16 gennaio 2014. Alla Santa Sede rincresce, tuttavia, di vedere in alcuni punti delle Osservazioni Conclusive un tentativo di interferire nell’insegnamento della Chiesa Cattolica sulla dignità della persona umana e nell’esercizio della libertà religiosa. La Santa Sede reitera il suo impegno a difesa e protezione dei diritti del fanciullo, in linea con i principi promossi dalla Convenzione sui Diritti del Fanciullo e secondo i valori morali e religiosi offerti dalla dottrina cattolica.

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26 commenti

  1. Daniele

    Le accuse rivolte oggi dall’ONU contro la Chiesa Cattolica sono, con ogni evidenza, false e strumentali e ben presto la verità (cioè che i casi di pedofilia verrà a galla.
    È che la cricca massonica ed anticlericale che siede (anche) all’ONU cerca – dopo aver inutilmente tentato di strumentalizzare le parole di Papa Francesco (come quelle sugli omosessuali) – di gettare fango sulla Chiesa allo scopo di disorientare le persone, di far diminuire la fiducia della gente nella Chiesa e, quindi, di far diminuire il numero di coloro che si oppongono alle leggi che le varie lobby (LGBT, abortista, eutanasista, ecc…) vogliono imporci.

    1. Daniele

      …la verità (cioè che i casi di pedofilia ci sono MA non sono così numerosi come l’ONU ci vuol far credere e che la Chiesa si è data da fare, e molto, per contrastare in maniera efficace la piaga della pedofilia) verrà a galla…

      1. Fran'cesco

        E intanto migliaia di italiani se ne vanno all’estero per il turismo sessuale (pure pedofilo) e l’ONU che dice? Tutto bene perche’ quei bambini non hanno voce?

  2. riequilibrio

    consiglio a voi tutti una bella terapia psichiatrica riparativa

    dal cristianesimo si guarisce

    1. Gabriele

      Grazie, la ricambio informandola che anche dal pregiudizio si guarisce, basta usare il cervello per informarsi meglio e cercare almeno di capire l’altro. Se imparerà ad affrontare discussioni complesse senza pensare di cavarsela con qualche battuta, devo dire piuttosto stupida, che presuppone tra l’altro un ignoranza piuttosto grande, farà senz’altro una figura migliore. 😀

      1. riequilibrio

        non si può “capire l’altro” né avere alcuna forma di civile confronto, se “l’altro” in questione basa le proprie certezze su una manciata di “principi non negoziabili” ricavati dall’interpretazione di antichi testi mitologici.
        lei “presuppone” una mia ignoranza – comodo espediente. pensi alla sua.

        non mi interessa fare alcuna “figura migliore” con chi ritiene che l’abuso e la negazione dei diritti umani siano un buon salvacondotto nella vita.

        1. Fran'cesco

          Riequilibrio,
          semplicemente l’abuso e la negazione dei diritti umani (quelli veri, non quelli inventati da qualche cerebroleso) sono lontani anni luce dal nostro credo.
          Se intendi dire che il Vangelo e’ un antico testo mitologico, e’ inutile parlarne (cioe’ puoi anche pernsare che per te sia cosi’, ma per noi no. Punto).

        2. Gabriele

          Purtroppo non si accorge che ad impedire il dialogo è proprio lei, talmente acceccato dal pregiudizio che non ci vuole nemmeno provare, perchè condanna a priori. I prinicipi non negoziabili devono esistere semplicemente perchè dialogo significa confronto tra posizioni, ma se non ci sono dei punti fermi che stabiliscono la posizione, allora come ci può essere confronto? D’altronde i principi non negoziabili sono molto meno di quanto si creda, e intorno ad essi si può costruire tantissimo, anche con chi parte da punti diversi, a patto che sia disposto almeno a comprendere perchè l’altro fa così (poi, comprendere e accettare non sono la stessa cosa).
          Io non mi ritengo un esperto, al contrario, ma almeno studio, e non liquido millenni di pensiero religioso, filosofico, storico e culturale come ‘testo mitologico’.
          Se presuppongo la sua ignoranza è perchè nei suoi interventi leggo solo slogan: dove sono le spiegazioni? Se conosce, spieghi.
          Le dovrebbe interessare fare ‘figura migliore’, perchè: 1)lei sta facendo la figura dell’ignorante, visto che accusa la Chiesa di falsità. Quale sarebbe l’abuso e la negazione dei diritti umani? Negare il matrimonio gay? Il matrimonio, mio caro, non è un diritto, è un istituzione pensata per un determinato tipo di coppia, i cui requisiti non sono posseduti dalla coppie omosessuali. Questo però non vuol dire che tali coppie non possono esistere, nè tantomeno che gli omosessuali non hanno diritti, al contrario, hanno tutti i diritti degli altri, solo che il matrimonio non è un diritto.
          La Chiesa poi condanna non l’omosessualità, non è una colpa essere omosessuali, condanna l’esercizio dell’omosessualità perchè un amore che non può aprirsi alla generazione della vita rischia di cercare uno scopo nel puro piacere, che così facendo diventa come una droga e porta alla mercificazione del corpo umano (tanto, se conta solo il piacere, avanti un altro e un altro ancora) e questo è un rischio presente anche nell’amore eterosessuale (ha mai letto l’enciclica Humanae Vitae?). Ciò nonostante la Chiesa non dimentica mai che gli omosessuali sono esseri umani e fratelli come tutti gli altri, che vanno accolti con rispetto e comprensione, evitando ogni discriminazione (e lo dice nel suo catechismo universale, che quindi risulta un ben strano documento ‘omofobico’) e la condanna dell’esercizio dell’omosessualità riguarda il lato religioso, ma la Chiesa sa bene che non tutti i peccati sono reati, e viceversa, quindi si guarda bene dal chiedere di rendere l’omosessualità fuorilegge (per questo le conferenze episcopali difendono gli omosessuali in India e in Africa).
          2) dà ragione a chi critica la legge anti-omofobia di Scalfarotto, perchè chi è guidato solo dall’odio e dal pregiudizio finirà per considerare tutto il mondo come nemico, e quella legge può davvero diventare un arma usato per combattere la libertà di pensiero ed espressione. Si deve insegnare il rispetto verso gli omosessuali, ma non così, non agitando leggi come se fossero manganelli o cercando di attuare tipi di educazione che insegnano ai bambini, in modo volgare, dei concetti che i bimbi non possono ancora capire.
          3) fa la figura del razzista, minaccia e accusa i cattolici adottando le parole che, secondo lei, i cattolici usano contro gli omosessuali. Senza adesso entrare nella discussione se è vera o falsa ‘l’omofobia cattolica’, se tali atteggiamenti sono sbagliati in un senso, allora sono sbagliati anche nell’altro senso, non le pare?
          Faccia attenzione, nemmeno l’odio è un buon salvacondotto nella vita.

          1. riequilibrio

            il mio punto fermo – la religione è una forma di delirio consapevole e dannoso – vale quanto i vostri.
            difficile un confronto, pertanto.

            inoltre, noto che la vostra ossessione distruttiva si concentra quasi esclusivamente sugli omosessuali e i loro diritti (il dibattito sui post che non trattano questo argomento è quasi sempre tiepido, se non addirittura assente).
            questo mi fa pensare che un problema grosso ce l’avete voi cristiani, non io.

            non odio proprio nessuno – tranne chi ha un palese difetto d’umanità.
            ho suggerito delle cure – ma temo che la psichiatria non abbia strumenti adatti.

          2. ftax

            Riequilibrio, tu odi solo te stesso e le tue radici.
            Cerca di riconciliarti con la realtà, prima che sia troppo tardi…

          3. Carlo2

            @ Riequilibrio: evita di fare il furbo.
            Se c’è uno che spesso e volentieri inizia la discussione su questi temi (nota bene, sempre insultando e provocando), quello sei tu. Ovvio che ti si risponda: lo fai apposta per quello… Salvo darti alla macchia non appena c’è da argomentare, come è capitato quando hai discusso con me delle sentinelle. Comincia a fare l’adulto.

            Poi vorrei capire cosa impedisca a TE di commentare articoli su temi diversi. Dato che nemmeno tu lo fai, è ovvio che hai lo stesso “problema” che vedi negli altri.

            Inoltre, come tu stesso ammetti, sei tu quello che prova odio. Suppongo che quelli con il difetto di umanità siano i cattolici. Tu sei quello che ha scritto che sono “umanità inferiore”. Quindi risparmiaci la spocchia da personcina civile.
            Ci vediamo dallo psichiatra.

          4. riequilibrio

            intervengo su temi diversi quando lo ritengo opportuno.
            ovvio che non mi interessa intervenire sulle preghierine – l’unico argomento sul quale sareste titolati.

            però quando leggo certe bestialità tipo “un bambino battezzato e un bambino non battezzato non è lo stesso” (cit. bergoglio) intervengo eccome.
            c’è un limite.

          5. Carlo2

            Il resto del mondo, invece, NON PUO’ commentare solo quando lo ritiene opportuno. Solo l’Eccelso, il Divino, il Potente Riequilibrio ha questa facoltà.
            Non solo: Egli decide se un qualsiasi individuo abbia titolo o meno ad esprimersi su un qualunque argomento. Egli possiede la conoscenza. Adoratelo!

            Senti un po’:sei tu che vieni, credo non costretto da nessuno, a commentare su questo sito, come tutti. Visto che ne conosci l’area di riferimento, è ridicolo che tu venga a lamentarti del fatto che “gente non titolata” esprima pareri diversi dai tuoi sugli argomenti che preferisce.

            Per inciso, tu continui volutamente a fraintendere il senso di quella citazione, ma non mi interessa. Pensa pure come ti pare. Ribadisco però che tu hai scritto bestialità peggiori, come quella che ho riportato. Se non sei disposto a riconoscerlo, almeno non venire a fare il professorino. A proposito di essere titolati.
            C’è un limite anche per le tue, di bestialità.

          6. hino

            Certo, è semplice un battezzato ed uno non battezzato non è lo stesso, uno ha il battesimo per cui fa parte della Chiesa, un altro non fa parte della Chiesa. Se vuole farsi cristiano deve farsi battezzare, opportunità che gli può esser data dai suoi genitori o da se stesso se è già grandicello. Dovresti riequilibrare la logica.

          7. giovanna

            Questa storia del bambino battezzato o non battezzato sarà la decima volta che ‘sto tizio, stazionante fisso sul sito , la ripropone, senza che si riesca a capire cosa ci sia di così riprovevole per lui nel fatto che si creda nell’efficacia di un gesto.
            E’ come un qualcosa che lo divora dentro, assolutamente irrazionale.
            E ci scommetto che lo ridirà ancora !
            E poi dicono che i gay non hanno problemi psicologici ! Cioè, chioso, l’omosessualità non è il problema principale , ma un tot di problemini c’è, eccome se c’è.

          8. Q.B.

            E’ il trollone di turno messo quì da qualche associazione di buontemponi, in genere gaia o razionalista, o tutte e due.

            Ciascuno di loro ha il proprio stile: alcuni sono sono decadenti, altri monomaniaci, questo invece ringhia e sbava.

            Tutto quì.

  3. malta

    Finirà l’era Obama…

  4. giuliano

    potrebbero rispondere all’Onu che la pedofilia è un orientameno sessuale come altri, e che in molti parlamenti sono accese petizioni e proposte di Legge atte a promuoverla, assieme ad aborto, eutanasia, inseminazione con donne surrogate e tutto sponsorizzato dall’ONU. Quindi che vadano a fan..lo !!!

  5. domenico b.

    Mi vengono in mente i sogni di don Bosco, di cui abbiamo da pochi giorni celebrato la festa, in particolare il sogno delle due colonne… con la forza dell’Eucaristia e la devozione alla Madonna la nave della Chiesa arriverà in porto, coraggio!

  6. riequilibrio

    libertà di culto un corno

    se il vostro culto prevede copertura e protezione per chi si macchia di delitti infami – puniti dalle leggi dello stato – mi sembra una libertà opinabile.

    1. Gabriele

      Caro Riequilibrio, allora il problema non sussiste e alla Chiesa spetta la massima libertà di culto: giammai, infatti, nella Chiesa è stata prevista e approvata la copertura per i preti pedofili. Ci sono stati dei preti pedofili? Purtroppo sì. Ci sono stati anche esponenti della gerarchia che hanno reagito in maniera troppo leggera o sbagliata, ritenendo più importante evitare scandali che il fare giustizia? Ancora sì, purtroppo. Ma si è trattato di azioni di singoli, non c’è mai stato niente di istituzionalizzato, la sfido a trovare in qualunque documento della Chiesa una approvazione o l’ordine di coprire i preti pedofili. Gli sbagli e i crimini avvennero a livello locale, furono vescovi e anche qualche cardinale che agirono in quel modo in base a scelte personali, e non perchè ‘quelli erano gli ordini da Roma’. Certo la legislazione eccelsiastica, almeno fino al 2001, si è dimostrata insufficente, ma non perchè tollerasse gli abusi su minori, bensì perchè il problema era trattato in termini generali, e non si immaginava l’entità del danno. Ma da allora è stato fatto tantissimo, e si continua a fare, e trovo davvero strano il rapporto di questa commissione ONU, strano e pure sospetto: che c’entrano infatti gli insegnamenti su aborto, omosessualità e contraccezione con un rapporto riguardante la protezione dei fanciulli? A meno che non si voglia suggerire-imporre alla Chiesa di permettere l’uccisione dei bambini nel grembo delle proprie madri, di farli dare in adozione a coppie omosessuali e di impedire la nascita dei bimbi. Ma questo è decisamente molto poco pro-fanciulli.

    2. GiovanniP

      Infatti non la prevede, in nessun caso. Come del resto non prevede l’obbligo di denuncia per nessuno.

  7. Elena

    Io mi sento male di fronte a questi attacchi vergognosi quotidianamente sferrati contro la Chiesa e contro i valori fondanti della nostra società, che essa in qualche modo rappresenta.
    Mi sembra di essere entrata nel peggiore degli incubi, in una guerra civile senza fine, dall’esito rovinoso.

    Sarò un’ingenua, ma mi chiedo cosa si spera di ottenere annientando tutto? La pace? La felicità?
    Perché tutto questo? A vantaggio di chi?

    1. Fran'cesco

      Occorre pregare. Molto.
      Magari anche per chi su questo sito posta commenti indegni, chi per ignoranza, chi per cattiveria. Il diavolo esiste!

  8. Fael

    La commissione teologica internazionale il 17/01/2014 ha pubblicato un documento dal titolo ” Il monoteismo cristiano contro la violenza” studio degli ultimi quattro anni dove ha risposto alle accuse che essendo una religione monoteistica favorisce la violenza.
    Adesso questa accusa di pedofilia fa parte di un ‘ attacco ben orchestrato che mira a mettere a tacere la Chiesa Cattolica che è rimasta l’ultimo baluardo dei valori morali.
    Esprimo anch’io la mia piena solidarietà al Vaticano. Non prevarranno.

  9. Filippo Antonione

    C’è un passo dell’aberrante documento della commissione onu che mi preoccupa in particolare: si descrive un fantomatico “sistema del silenzio” in cui i preti cattolici vengono “minacciati di scomunica” se rivelano fatti di pedofilia. Poiché non vi è alcuna traccia nella legislazione canonica di tale “scomunica” per chi presenta denunce di questo genere, non vorrei che la commissione si riferisse alla scomunica in cui incorrono i sacerdoti nel caso in cui violino il sigillo sacramentale della Confessione. E’ ovvio che se un sacerdote viene a conoscenza del fatto di pedofilia nella confessione, sarà obbligato al segreto e potrà al massimo invitare il penitente a fare i passi necessari. Ma fuori da questo caso non c’è alcuna scomunica per nessuno. Se quindi la commissione si riferisce al sigillo sacramentale, questo sarebbe un pericoloso e vergognoso attentato alla libertà religiosa, alla libertà dei penitenti e dei ministri del culto. Uno dei tanti attacchi satanici alla confessione che si sono verificati altre volte nella storia, soprattutto nei regimi totalitari, e che hanno in alcuni caso costretto i preti a coraggiose testimonianze sino al martirio.

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