Scritto con gli occhi

La Via Crucis del mio computer non è ancora finita. La mia, invece, è stata affascinante

susanna-campus-scritto-con-gli-occhi-jpg-crop_displayCari amici,
senza neanche accorgercene siamo arrivati a Pasqua. In questi tre mesi è successo di tutto, papa Ratzinger si è dimesso, è stato eletto papa Francesco, che, secondo il mio modesto parare, è una persona speciale che non finirà di stupirci con la sua semplicità e umanità. Nel frattempo abbiamo avuto le elezioni e chissà se riusciranno a formare un governo, perché pensano solo a litigare mentre il nostro “povero” presidente Napolitano cerca di fare da arbitro. Secondo me non vede l’ora che arrivi la fine del suo mandato per “riposarsi la testa”!

Anche il mio computer non è tornato a casa perché la Asl se ne è fregata dei mesi che passavo in totale silenzio. Ma se credono di “zittirmi” si sbagliano di grosso! Io non posso stare neanche un minuto senza parlare! Insomma cari amici, ne sono capitate di tutti i colori in questo periodo e chissà quante ancora ne capiteranno da qui all’estate. Ma voglio essere ottimista: non succederà niente di negativo, anche perché papa Francesco pregherà per tutti noi.

Il mio rammarico in questo periodo è stato di non poter uscire fino al giorno 22, perché faceva troppo freddo; pioveva che sembrava che Dio la buttasse giù a catinelle. Se questa estate i nostri amministratori ci dicono che non abbiamo acqua, ci sarebbe da lanciargli le secchiate che sono scese dal cielo!

Finalmente il 22 sono riuscita a uscire, era una giornata meravigliosa, un sole splendido anche se ogni tanto il cielo tentava di velarsi, ma il sole era più forte. Ero dal 30 dicembre che non uscivo, mi sembra che “l’ora d’aria” me la meritavo, ero da molto che non la prendevo, ma purtroppo col tempo che faceva, le persone come me, diciamo un po’ impedite nei movimenti, non possono uscire. Questa uscita l’aveva organizzata babbo, il dottor Vidili, il giorno del mio cambio cannula e della broncoscopia che finalmente era andata bene, e mi aveva chiesto se mi avrebbe fatto piacere andare alla Via Crucis alla chiesa di San Pietro. Naturalmente ho risposto di sì e ci siamo organizzati con i miei complici. Pochi giorni prima, babbo mi ha detto che aveva un convegno e non sarebbe potuto venire, ma io gli avevo promesso che sarei andata alla Via Crucis, e intendevo mantenere la promessa! Meno male che il tempo ci ha accompagnato e la giornata era splendida. Io con una parte dei miei complici sono andata a piedi, Immacolata e mamma in macchina, anche perché, dopo la funzione, volevo andare in un centro commerciale che non avevo mai visto. Ho assistito ad un rito molto suggestivo e particolare, coinvolgente! Devo essere sincera, avevo visto la Via Crucis dal vivo solo una volta, ma questa mi ha proprio affascinato.

Finita la funzione, dato che mi era stata concessa la “serata d’aria”, non volevo che neanche un secondo di tempo andasse perduto e perciò siamo andati in questo centro commerciale enorme, molto bello e accogliente (strano ma vero!). Prima di tutto ho voluto giocare in una sala giochi con la “collaborazione” di Ginettino che mi guidava la mano (e naturalmente ho perso l’euro che avevo a disposizione); poi mi hanno giocato un brutto scherzo tutti quegli interisti che mi circondano e mi hanno fotografata con una maglietta dell’inter (che non oso neanche scrivere in maiuscolo), servendosi della complicità di un commesso del negozio di articoli sportivi. Ma questa me la devono pagare! A parte questo “fatto disonorevole” per me, è stata una bellissima serata, non immaginavo che riprendere a uscire mi avrebbe reso così felice, e spero che la prossima uscita sarà a breve, tempo permettendo.

Adesso abbiamo il consueto appuntamento col mio amico don Gaetano per la messa pasquale, e poi come al solito inizieremo a far festa. A questo proposito, auguro a tutti voi una buona e serena Pasqua; vi auguro che la Pasqua si porti via tutte le vostre preoccupazioni! Auguri a tutti!
Bacioni

Susanna

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3 commenti

  1. michele

    Non c’è nulla, ma proprio nulla di divertente nella sclerosi laterale amiotrofica. La durata della malattia varia dipendentemente dalla forma, dall’età di insorgenza e da altri elementi, ma e’ una malattia incurabile e dalla prognosi sempre infausta. Anzi, ha una prognosi infausta in se’, indipendentemente dai supporti meccanici per assicurare l’alimentazione e la respirazione, tanto che spesso i pazienti muoiono improvvisamente, e non ci sono respiratore o PEG che tengano. Infatti, alcuni medici rianimatori, tendono a non intervenire sul malato terminale di SLA. Quindi e’ fuorviante ogni visione scherzosa della cosa, in qualunque modo si giri la questione. Sia chiaro, e’ assurdo anche drammatizzare, visto che anche questo non serve a niente. Chi scrive l’articolo sa che cos’è l’umorismo patibolare?

    1. Filippo

      Essendo l’autrice (sempre stupenda, le mando tutti i miei auguri) una malata di questa malattia dubito serva spiegare tutte queste cose, Michele. E a mio parere, questi articoli non vogliono nè drammatizzare nè scherzare:vogliono solo far vedere che le persone malate devono avere una vita dignitosa esattamente come la nostra, perché, sempre secondo me, nel caso di Susanna Campus la malattia amplifica la meraviglia che si trova davanti tutti i giorno.

      1. michele

        Le malattie non hanno nulla di dignitoso. Chiedetelo ai famigliari ipocriti che devono gestire e pulire il malato di SLA e poi quando chiudono la porta della camera del malato si augurano che muoia alla svelta. Altro che favole cattoliche della buona notte.

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