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(Cine)Fumetto – I Guardiani della Galassia a ritmo di musica anni ’80

Di Amedeo Badini
05 Maggio 2017

Il cinema supereroistico e assai inflazionato, e i film non sempre funzionano. I Marvel Studios non fanno guardiani-della-galassia-vol-2 (1)eccezioni e, pur eccellendo nella complessiva costruzione dell’universo narrativo, la loro produzione risulta altalenante. Non sempre capaci di scrivere villain di livello, e a volte un po’ noiosi nella narrazione delle origini, si trovano più a loro agio con personaggi inaspettati e minori del loro pantheon. Ant-Man e i Guardiani della Galassia rientrano in questa categoria, e il Volume 2 delle avventure galattiche mantiene perfettamente la promessa di intrattenimento e divertimento.

James Gunn ha capito i personaggi e li gestisce appieno, ben gestendo la coralità dell’opera e usando le giuste inquadrature per tutti. Drax e la sua ingenua follia, Rocket e la sua malinconia di fondo, Gomora e l’impossibilità dei sentimenti: un circo di freaks, un mucchio selvaggio di sbandati ed emarginati, incapaci di stare al mondo e di scendere a patti con sè stessi. Peter Quill a.k.a. Star Lord è il personaggio di più semplice comprensione , in fin dei conti, e il suo rapporto con il padre Ego (un indovinato Kurt Russell), nerbatura del film, regge benissimo la storia, dando supporto alle trame parallele degli altri personaggi. La struttura ad anello, infine, appare calzante nel descrivere la circolarità degli eventi.

Ad esaltare la pellicola sono poi le canzoni. Torna l’Awesome Mix con un secondo volume rigurgitante di anni ’80, di spensieratezza e di umana malinconia per il tempo passato. Eterna madeleine, la musicassetta di Quill ci appartiene, e la musica viene usata proprio per spiegare la storia, in maniera intradiegetica, quasi come se fosse un classico Disney (e, in fondo, la proprietà è la stessa). Il secondo Guardiani insomma sorprende, e ci fa amare il cinico e disillusi Youndu e la sua incredibile freccia telecinetica, soprattutto nella scena nell’astronave dei Ravager, vera e propria geniale danza di morte e di gioia. Gunn realizza ancora una volta un’opera personale nella cornice più ampia del cinema in continuity Marvel, raccontando del difficile rapporto con i padri, della voracità del potere e sul senso delle proprie scelte. Narra, in fondo, delle responsabilità che dobbiamo prenderci, e che non è mai male farsi aiutare. Gli irresponsabili Guardiani, rotti ad ogni impresa e ad ogni follia, si sono rivelati in fondo più saggi di quanto ci aspettassimo.

Guardiani della Galassia Vol. 2, 2017, regia di James Gunn, con Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Bradley Cooper e Vin Diesel (voci), Kurt Russell, Disney – Marvel, dal 25 aprile nei cinema.

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