
La preghiera del mattino (2011-2017)
Ah le corruttele lombarde e i ritiri religiosi ciellini! Meno male che c’è l’arcobaleno di Pisapia
VOGLIO ANDARE A VIVERE IN CAMPANIA. Sotto i colpi delle inchieste sulla regione Lombardia stanno crollando tutte le maschere – buon governo, eccellenza operosa e devozione cattolica – ma sotto, cosa rimane?
Benedetta Tobagi, la Repubblica
SAREBBE UN PROBLEMA NOSTRO? Mi sconcerta non riuscire a comporre nella mia testa un’immagine della città dove sono nata e cresciuta.
Benedetta Tobagi, la Repubblica
PORA STELLA. Bambina negli anni Ottanta dei paninari, ragazza nella movida degli aperitivi degli anni della moda e della pubblicità, donna nella città dell’economia dell’evento: ho conosciuto da sempre una Milano inflazionata, direbbero gli psicanalisti, da un flusso ininterrotto di troppe immagini.
Benedetta Tobagi, la Repubblica
FECCIA CHE LAVORA PER VIVERE. Schiuma dell’“economia dell’evento” (per tutti, il prestigioso Salone del Mobile), un’onda di visitatori, soldi, vetrine, prestigio che nasconde un sottobosco di lavoro poco pagato, ritardi biblici nei pagamenti, orari impossibili alternati a lunghi periodi di vuoto.
Benedetta Tobagi, la Repubblica
RETORICA? Giriamo da tanto tempo su questa giostra. Questo rende sempre più difficile reagire al rimbalzare di immagini distorte e schizofreniche, al palesarsi di ’ndrangheta e corruttele dietro la retorica dell’eccellenza della sanità italiana, di vacanze ai Caraibi dietro i ritiri religiosi ciellini.
Benedetta Tobagi, la Repubblica
RETORICA. Eppure. In mezzo alla schiuma grigia, riaffiora il fotogramma dei due stupefacenti arcobaleni al comizio di chiusura della campagna elettorale di Pisapia, la folla in festa in una piazza del duomo tutta arancione alla vittoria.
Benedetta Tobagi, la Repubblica
SCHERZA COI FANTI. La morte del cardinale Martini è accaduta come una coincidenza significativa in mezzo a una nuova ondata di scandali, come la morte di un pezzo di anima, insostituibile.
Benedetta Tobagi, la Repubblica
ADESSO GLI INCENTIVI. Renzi ora ha l’obbligo di far fare un salto di qualità alla sua sfida. Lo dice lui stesso dichiarando finita «la fase 1 della rottamazione».
Goffredo De Marchis, la Repubblica
CONTENUZIONE. L’uscita di D’Alema cambia tutto, non parlerò più di rottamati. Ci concentriamo sui contenuti.
Matteo Renzi, la Repubblica
IL BALLO DI MALINDI. Giovanna Melandri, in modo particolare, possiede anche una conoscenza di quei meccanismi internazionali, che sono essenziali per il rilancio di questa straordinaria istituzione culturale.
Lorenzo Ornaghi difende la nomina di Giovanna Melandri al Maxxi di Roma, la Repubblica
È ORA DI RIFARSI. La miccia per l’esplosione l’accende ancora una volta Daniela Santanché. Azzeramento del partito, rottamazione della sua dirigenza, passo indietro del segretario Alfano.
Carmelo Lopapa, la Repubblica
INDOVINATE QUAL È IL SUO PENSIERO. Le opinioni espresse dalla signora Santanché sono frutto di suoi ragionamenti politici personali e non esprimono affatto il pensiero del presidente.
Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, la Repubblica
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