
La preghiera del mattino (2011-2017)
Blitz animalista al circo finisce in tragedia: l’ippopotamo è libero ma morto
È finito malissimo il blitz messo a segno da ignoti animalisti contro il circo Orfei allestito a Villa Potenza, frazione di Macerata. Aisha, un ippopotamo femmina di 8 anni e 125 chili di peso, è fuggita e ha imboccato la provinciale 361 che porta a Cassino, finendo per essere investita e uccisa sul colpo da una Volkswagen Polo guidata da un giovane di Sambucheto, rimasto ferito a sua volta nell’incidente, sebbene in maniera non grave.
STRUZZI E ZEBRE. Come ha spiegato la stessa famiglia Orfei, nella sera di sabato 27 dicembre il circo ha «subìto un attacco da una associazione di animalisti» che oltre alla sfortunata femmina di ippopotamo «hanno liberato anche dromedari, struzzi e una zebra». Lo scontro tra la Polo e il pachiderma, stando alla ricostruzione di cronachemaceratesi.it, la testata che per prima ha dato notizia del fattaccio, sarebbe avvenuto intorno alle 22.30, dopo che l’animale, fatto uscire dal rimorchio, avrebbe divelto la recinzione per uscire all’esterno. Gli autori dell’infausta trovata avrebbero rivendicato il gesto vergando sui mezzi del circo slogan tipo «animali liberi».
«VERGOGNA». Il Corriere della Sera informa che carabinieri, Polizia stradale e Vigili del fuoco sono entrati subito in azione, e che «sulla vicenda sta indagando pure la Guardia forestale che ieri ha fatto visita al circo per verificare “la gestione di animali ritenuti ai sensi della normativa in via di estinzione”. Controllati: cinque pitoni, tre boa, una tarantola e sei tigri». Nel frattempo, continua il quotidiano di via Solferino nell’edizione odierna, perfino «il segretario nazionale del Partito animalista europeo, Enrico Rizzi, ha preso le distanze» dallo sciocco blitz: «Un conto è aprire le gabbie, un conto è invece condannare a morte certa un animale. Chi ha fatto ciò deve vergognarsi», ha detto.
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7 commenti
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questi provocano tali danni, i notav usano armeria da commando, però guai a dire che sono terroristi. giornalisti e magistrati malati.
ecco, queste persone sono il risultato della mutazione genetica della forsennata, demoniaca, propaganda rossa che dura da decenni. Hanno costruito l’uomo nuovo crimuinale
carissimo giuliano, ti informo che in un centro sociale di Milano alcuno simpaticoni – che tu ami alla follia – allevano in casa un bel topone e l’hanno chiamato GIULIANO in onore del GRANDE sindaco arancione. ciao e buona anno – con i rossi non ci si annoia mai….-
Hanno costruito l’uomo nuovo burattino decelebrato.
Ricordo che l’ippopotamo è l’animale che causa il maggior numero di morti in africa ogni anno. E’ secondo solo alla zanzara, solo perchè l’insetto è portatore di malattie (es malaria). Quindi l’ippopotamo è meno aggressivo e letale solo rispetto una robetta tipo il parassita della malaria.
Avete idea di cosa sarebbe successo se l’ippopotamo, gia di suo aggressivo, in più spaventato, avesse incontrato nella sua fuga, al posto della Polo (distrutta), una famiglia a passeggio, un poveraccio che correva, o una tizia che portava in giro il cane? Staremmo raccogliendo i pezzi dei malcapitati.
Solo degli ingnoranti possono pensare che sia una cosa intelligente liberare dalle gabbie degli animali selvatici. Del resto spesso parlando degli orsi si pensa a Yoghi, parlando di caprioli si pensa a bambi e parlando di ippopotami probabilmente si pensa al cartone Fantasy e ci si meraviglia del fatto che l’ippo non ha il tutù.
Mi aspetto che prossimamente ci si scagli contro le disinfestazioni di topi dai ristoranti perchè violano i diritti di Remy,il simpatico topo-cuoco protagonista del cartone Rattatouille
Siamo al delirio.
Mi auguro che vengano puniti i responsabili.
Davvero poteva finire molto peggio
intanto sappiamo che la malaria che in Africa fa moltissime vittime, negli anni 70 era sul punto di essere quasi debellata grazie all’uso del DDT. Poi gli ambientalisti rossi comniciarono a diffondere falsa documentazione che tale disinfestante fosse nocivo alle api (un balla indimostrata), ma tanto è bastato e il DDT fu vietato su tutto il pianeta, e oggi le vittime di malaria hanno ripreso ad essere una percentuale a 2 cifre
Il DDT è stato messo al bando per due ragioni:
1) è una molecola molto persistente perché i legami carbonio-cloro sono piuttosto forti e pertanto la molecola è stabile, il che significa che può esercitare azione a lungo, anche dove non ne è stato programmato l’uso, veicolato dai vettori acqua e aria (il cloro legato al carbonio aumenta la volatilità del substrato a cui si attacca e anche la tossicità).I raggi ultravioletti in alta atmosfera (o in laboratorio) scindono il legame carbonio-cloro con meccanismo radicalico, e i radicali sono particelle altamente reattive in grado di avviare una catena di reazioni, cioè di autopropagarsi.
2) essendo una molecola solubile nei grassi e non in acqua, viene trasmesso nella catena alimentare (come il cloroformio che si distribuisce nei tessuti grassi e si annida nel fegato), e dicono che assottiglia lo spessore del guscio delle uova aumentando gli aborti di uccelli (cioè le uova schiudono premature e i pulcini prematuri muoiono.
Oggi ci sono altre sostanze che creano meno problemi, senza avere efficacia minore del DDT.