Berlusconi al Quirinale, pensiero stupendo

Di Emanuele Boffi
23 Ottobre 2021
Impossibile, certo. Nessuno ci crede, troppi "se, ma e però". Ma solo il fatto che il Cavaliere giochi al gatto col topo con la sua possibile candidatura, fa venire qualche dubbio ai suoi avversari
matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi
Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, 20 ottobre 2021

Che Silvio Berlusconi possa diventare presidente della Repubblica non ci crede nessuno, a parte Berlusconi stesso ovviamente. Questa, in fondo, non è nemmeno una notizia visto che, dai tempi di Milano 2, passando per le tv, fino a Forza Italia e al Milan, Berlusconi ha sempre saputo che la prima cosa da fare per realizzare l’irrealizzabile è crederci a dispetto di tutti.

Berlusconi al Quirinale è un pensiero stupendo e un finale col botto per la carriera di un uomo che le ha proprio viste tutte, tra inciampi e successi, e che, dopo aver patito un’infinita persecuzione giudiziaria, finirebbe per rappresentare il paese. Ve la immaginate la faccia di Travaglio?

Impossibile, dai

Come si fa? Un condannato, un po’ acciaccato, uno che per una larga fetta del paese è l’uomo nero, il peggio, il Caimano, come fa ad arrivare al Quirinale? La sinistra lo permetterà mai? Assolto a Siena, ma chissà come va a finire a Milano, dove i giudici – giusto per far capire che aria tira – hanno richiesto la perizia psichiatrica. E se Salvini e Meloni stessero bluffando, gettando lì il suo nome per blandirlo, per lisciarlo, per ottenere qualcosa adesso e fregarlo poi?

Troppe domande, troppi “se” e “però”. Il Cavaliere intanto ammicca, si fa concavo e convesso a seconda dell’interlocutore, fa la foto con la Merkel, fa capire che l’unico filo che conta – quello con l’Europa – lo tiene ancora lui – il “maestro”, non gli “scolari” –, incorona Draghi, per il bene dell’Italia, ovvio, a Palazzo Chigi, difende il ministro Lamorgese. Ma quanto gli piace sparigliare?

Al prossimo giro

È certo che tutti stiano recitando un parte, epperò: «Non ci crederà mica davvero?», si chiedono tutti spaesati. Va così a finire che il miglior teatrante nel teatrone della politica lascia che il pensiero stupendo inizi a essere un po’ più di un pensiero, nasca un poco strisciando, si materializzi qualcosa che oggi è solo un’ipotesi dell’irrealtà. Perché, come ha scritto Francesco Verderami sul Corriere, «con Berlusconi non è mai finita. Persino gli avversari glielo riconoscono: il suo ultimo giro è sempre il prossimo».

Foto Ansa

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