
Benedetto XVI: «In Europa vogliono impedire che la cultura sia plasmata dalla religione»
Lo scorso 3 febbraio, in occasione dell’incontro con il nuovo ambasciatore d’Austria, il Santo Padre ha ribadito alcuni punti di quanto già richiesto a tutti gli ambasciatori presso la Santa sede che lo hanno incontrato il 10 gennaio scorso. Quello che Benedetto XVI non si stanca di richiedere alle politiche degli Stati europei sono la libertà religiosa, che deve implicare la libertas ecclesiae, la difesa delle radici e della cultura cristiana e la tutela della famiglia.
«La dimensione religiosa – ha ricordato il Papa – è radicata nel profondo della coscienza dell’uomo e perciò appartiene alla vita di ogni singolo individuo e alla convivenza della comunità». Per questo motivo, ricordando la crescente mobilità delle persone in Europa anche per via del lavoro, Benedetto XVI ha sottolineato che «la patria spirituale, di cui hanno bisogno le persone come appiglio… dovrebbe esistere pubblicamente». Per il Pontefice, infatti, la libertà religiosa va riconosciuta anche per permettere la vita pubblica della Chiesa (libertas ecclesiae): «Per permettere alla comunità ecclesiale di svolgere le sue molteplici attività, dalle quali trae beneficio anche l’intera società».
Per quanto riguarda la difesa delle radici cristiane, il Pontefice ha denunciato il fatto che spesso l’espressione pubblica della religione è negata proprio «in molti paesi europei», dove «il rapporto fra Stato e Religione sta affrontando una particolare tensione. Da una parte le autorità politiche sono molto attente a non concedere spazi pubblici… Dall’altra, si cerca di applicare i criteri di una opinione pubblica secolare alle comunità religiose». Il Papa ha, poi, definito «imbarazzante» il fatto che in Europa «si cerca di impedire che la cultura venga plasmata dalla dimensione religiosa».
Benedetto XVI ha invece ringraziato «soprattutto alcuni Stati dell’Europa centrale», osservando «con soddisfazione alcune attività del governo austriaco»: non da ultima la posizione assunta riguardo alla sentenza sul crocifisso o la proposta «che il sevizio europeo per l’Azione esterna osservi la situazione della libertà di religione nel mondo, stili un rapporto e lo presenti ai Ministri Ue».
Un’ulteriore «importante istanza – ha concluso il Santo Padre – è una politica equilibrata per la famiglia». La famiglia «nell’unione sponsale tra uomo e donna, anche rivolta alla procreazione» ha ribadito, «riguarda le fondamenta della vita umana… Perciò, matrimonio e famiglia richiedono la tutela particolare dello Stato».
28 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!