Il Belgio elimina un’ora di religione. Al suo posto un «vero indottrinamento» laicista

Di Leone Grotti
15 Luglio 2016
Dimezzamento in vigore dall'anno prossimo. I nuovi corsi di «cittadinanza» non potranno essere tenuti da chi è stato educato in istituti di ispirazione religiosa
Un crocifisso fotografato oggi 16 marzo 2011 in una scuola elementare di Pisa. E' legittima l'esposizione del crocifisso nelle scuole pubbliche italiane o e' in contrasto con i principi costituzionali di liberta' di religione e di laicita' dello Stato? Alla Corte europea per i diritti dell'uomo, che con sentenza del 3 novembre 2009 - esaminando un caso avvenuto ad Abano Terme (Padova) - ha detto no a quel simbolo nelle aule, l'Italia ha replicato con fermezza ed attende con fiducia la sentenza della 'Grande Chambre' (Grande Camera) di Strasburgo, attesa per il 18 marzo, che esaminera' il ricorso per l'annullamento di quella decisione. ANSA/FRANCO SILVI

L’ora di religione a scuola in Belgio sarà dimezzata e sostituita con l’insegnamento di cittadinanza. La modifica è stata approvata dal governo belga per gli istituti di lingua francese ed entrerà in vigore a ottobre 2016 nelle scuole primarie e a ottobre 2017 nelle secondarie.

IL DIMEZZAMENTO. Attualmente in Belgio in tutte le scuole sono previste due ore di religione a settimana. È possibile scegliere tra religione cattolica, ortodossa, musulmana, ebraica, protestante e «morale aconfessionale». Ognuna delle tre principali comunità linguistiche del paese (francese, fiamminga, tedesca) può scegliere in autonomia il suo programma educativo. Quella francese ha appunto deciso di eliminare un’ora di religione e di introdurre al suo posto «educazione di filosofia e cittadinanza».

STUDENTI CONTRARI. La decisione è stata fortemente contestata. Innanzitutto dagli studenti, il 97 per cento dei quali ha affermato di preferire le due ore di religione. Poi dalla Conferenza episcopale belga, che ha argomentato molto laicamente: «Rimuovere le ore di insegnamento cattolico significa relegare la fede nella sfera privata. E questo, per uno Stato democratico, è un impoverimento».

«INDOTTRINAMENTO IDEOLOGICO». Molti insegnanti sono poi preoccupati dal contenuto del nuovo insegnamento. Secondo quanto dichiarato da un docente a Cna, «questi corsi di cittadinanza fanno parte di un vero e proprio indottrinamento ideologico». Se la retorica di facciata li spaccia per neutrali, in realtà non sono, come sostengono tanti, cours de rien, corsi di nulla, ma saranno «pieni di contenuti ideologici: teoria del gender, omosessualità, eutanasia e aborto non verranno affatto presentati in modo neutrale».

ESCLUSI I CATTOLICI. C’è un altro problema. Il governo ha stabilito che questi corsi dovranno essere tenuti da «professori neutrali». In realtà, sotto il manto della neutralità si nasconde un laicismo feroce e fortemente discriminatorio nei confronti delle persone religiose. Non solo gli insegnanti dell’ora di cittadinanza non dovranno appartenere a una religione, ma siccome è impossibile verificare in modo oggettivo questo aspetto, saranno esclusi dall’insegnamento tutti quei professori che siano stati educati in istituti cattolici o università religiose. Per la prima volta, la laurea ottenuta in un istituto di ispirazione teoricamente religiosa varrà meno delle altre.

POSTI DI LAVORO A RISCHIO. Questa misura metterà nei guai molti docenti. In Belgio, infatti, è necessario avere una cattedra di un numero minimo di ore per poter insegnare. E poiché gli insegnanti di religione hanno avuto tutti una formazione religiosa, tanti rischiano ora di perdere il posto a causa dell’ora a settimana che gli verrà strappata. Anche per questo il Cereo (Collectif des Enseignants de Religion dans l’Enseignement Officiel) ha protestato inviando una lettera datata 30 giugno al governo.

ESTREMISMO ISLAMICO. Ma al di là dei problemi legati al lavoro, ce n’è un altro tra quelli sollevati dal Cereo che dovrebbe far riflettere. In un paese che, come si è visto dopo gli attentati di Bruxelles, i giovani musulmani sono spinti verso il fanatismo e l’estremismo, «è più che mai necessario coltivare in ogni studente un rapporto intelligente con la religione». Per gli insegnanti, l’ora di religione «aiuta a combattere l’indifferenza, il dogmatismo, l’intolleranza e la violenza», favorendo invece «libertà di espressione, scambio e dibattito, nel rispetto della personalità di tutti gli alunni». Il Belgio ha davvero bisogno di sostituire un simile insegnamento con un’ora di laicismo, che serve solo a promuovere un individualismo esasperato?

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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50 commenti

  1. Stefania

    Al Belgio gli attentati di Bruxelles non sono bastati e continua a darsi la zappa sui piedi.

  2. Carlo

    A chi dice che le religioni seminano odio e morte: guardatevi intorno.
    Ditemi chi è che si fa carico nella vostra città delle persone bisognose, a qualunque religione appartengano? Non sono forse operatori di quelle realtà che si chiamano Caritas, Banco Alimentare, etc.? Credete forse che queste realtà non siano fortemente sostenute da persone di solida formazione religiosa (e anche da agnostici conquistati da questo spirito di profonda umanità)?
    Provate a pensarci bene e forse non direte più che la religione semina odio e morte.

  3. Filippo81

    Luca nullo (fa ca..re lo pseudonimo nr1300) come al solito blatera cose di cui nemmeno lui capisce il senso ,,,,ahahaah

  4. Filippo81

    Fratarca’ sveglia,siamo nel ventunesimo secolo.

    1. gigi

      In Belgio fanno bene : le religioni non portano altro che distruzione.

      1. Filippo81

        Ah Gigi (un po’scontato come pseduonimo nr 1220 ) tu non sei “religioso” ma stai a pezzi più di tanti religiosi,come mai ? ahahahahCIAOOOO !

  5. Michele

    Evidentemente è impossibile la neutralità: prendere una posizione, anche la più liberale possibile, necessariamente ne esclude di altre. Parlare di neutralità e affiancarle un aggettivo come laico, cattolico, islamico ecc. è come dire “cerchio quadrato” o “legno di ferro”: nessuna posizione è mai neutrale.

    Quel che è più ridicolo è la contraddizione in cui cade lo stato laico (o laicista): da un lato pretendere di affermarsi dinanzi alla forma di stato ad esso opposta, cioè quella confessionale, come garante e promotore del pluralismo e quindi della possibilità per ognuno di praticare i propri “progetti” e affermare la propria “identità”. Dall’altra sempre più in vari paesi europei questo stato istituisce corsi di “morale laica” o “educazione alla cittadinanza”, pretendendo quindi che esista una serie di valori propri dello stato laico al quale ognuno deve uniformarsi (mentre la laicità non ha valori: se ne avesse non sarebbe possibile il pluralismo, e cioè professare ad ognuno i propri), pena l’esclusione dal consesso sociale.

    Compito dei cattolici è inchiodare il laicista a questa contraddizione che non sa (e non può) risolvere.

  6. Cisco

    «Professori neutrali», veramente esilarante: e come fanno ad essere neutrali, sono stati allevati nella savana da una coppia di scimpanzé gender neutral senza mai aver frequantato scuole, cinema, teatro, tv o letto qualche libro?
    Gli insegnanti di religione farebbero bene a denunciare il tutto per discriminazione, anche se sarebbe più un gesto simbolico visto che la cupola massonica che governa il Belgio (e la UE) è difficile da scalfire.

  7. paolo

    Pierluigi, la tua affermazione è un tipico esempio dello strano retropensiero, divenuto senso comune solo negli anni recenti, di tanti legislatori e legislature.
    Ci sono due errori nella sua affermazione, due entimemi.
    Primo, il professore (così in avanti) manca l’obiettivo di riconoscere il fatto che la legge è sempre l’imposizione di una visione su un’altra, di una maggioranza sulla minoranza, la visione di uno su quella di qualcun altro.
    Imposizione è il termine in questione, il nome della partita.
    Fa parte della natura della legge imporre delle visioni specifiche a gente che non vuole proprio questo, ossia che gli venga imposta una simile visione. I ladri d’auto non vogliono leggi che proibiscabo il furto. Gli spacciatori non gradiscono leggi che impediscono lo spaccio illegale. I legislatori sono eletti proprio per creare e imporre simili proibizioni, e per sempre.
    Allora il problema non è quello di imporre qualche visione, ideologia, ad altri. La questione è piuttosto quella di sapere se ciò che uno vuole imporre in modo cogente, per via legale, sia anche giusto, ragionevole e un bene per la società e i suoi membri.
    La seconda scivolata logica è quella di pensare che la religione, avendo una visione , una ideologia specifica, questo comporti necessariamente che questa sia automaticamente da escludere dal legislatore, o tradotta in norma.
    La religione insegna chiaramente che il furto è immorale. Questo vorrebbe dire allora che se io appoggiassi la legge contro il furto, imporrei la mia visione specifica, particolare, religiosa, sugli altri?
    No. Piuttosto, la materia del furto è così importante per la società, per il suo ordine, che la religione si sente anche lei spinta a parlarne. La religione insegna cose (molte) che cono perfettamente comprensibili anche dai non credenti. La cosa che conta è dunque non se una proposta legale sia avanzata dai credenti, ma se questo sia un bene per la società, una cosa giusta.

    1. paolo

      Allora, ogni volta che incontriamo un legislatore, un responsabile della cultura, un comunicatore per il quale la legge morale tradizionale (il vero cuore della questione, da sempre, per chi non se ne fosse ancora accorto) non è altro che una imposizione di una visione religiosa, dobbiamo andare in profondità e vedere cosa c’è veramente in gioco.
      Allora, costoro, per farla in breve, non sono tanto interessati alla “ingiusta” imposizione di una visione sulle altre, ma a mettere fuori gioco con scaltrezza quella religiosa, per imporre la visione laicista (dico laicista non laica, perchè quella laica è quella mia, che non sono un clericale), molto meno difendibile, per chi è abituato a pensare con i grandi del passato, e non con gli slogan, di quella morale tradizionale.
      La loro è l’abilità (che Aristotele chiamerebbe deinotes, scaltrezza, contrapposta a sofrosune, prudenza) di cortocicuitare la discussione accusando di “clericalismo”, di bigottismo, di intolleranza l’argomento opposto, senza così toccare neanche sfiorare la sostanza etica o bioetica ( a me congeniale) dell’argomento.
      Giocata la carta dell’imposizione religiosa, la partita è vinta e il legislatore credente è prostrato.
      Quando di tratta di difendere la vita nascente, la famiglia, l’educazione alla vera libertà, infatti, si deve inginocchiare, ai poteri forti, egemoni della cultura, politici, finanziari e storici (di quelli che stanno dal “lato giusto”, come dice un uomo politico ancora sulla cresta dell’onda).
      L’altro lato, quello laicista, si sente allora sollevato e libero di espandere e “sommergere con il diritto l’isola della persona umana” (A.C. Jemolo), a piacimento, senza aver fatto il minimo sforzo di affrontare la sostanza degli argomenti morali

      1. Roberto

        In Belgio fanno bene : le religioni non portano altro che odio e morte,come si vede ogni giorno.

        1. Carlo

          Caro Roberto, guardati intorno. Dimmi chi è che si fa carico nella tua città delle persone bisognose, a qualunque religione appartengano? Non sono forse operatori di quelle realtà che si chiamano Caritas, Banco Alimentare, etc.? Cedi forse tu che queste realtà non siano fortemente sostenute da persone di solida formazione religiosa (e anche da agnostici conquistati da questo spirito di profonda umanità)?
          Prova a pensarci bene e forse non dirai più che le religioni portano odio e morte.
          Ciao

        2. Sebastiano

          Eh già, infatti l’ateismo (“scientifico”, per di più) ha creato veri e propri paradisi, dalla Siberia alla Cambogia. Ce n’è ancora qualcuno, mi pare in Corea del Nord. Bei posti, arrivi da lì?

          1. andrea udt

            Detesto la parola “ateismo”.

            Essere atei non è una religione ne’ qualcosa da imporre.

            Come non mi piace l’equazione ateo-comunista. Avete presente almeno Montanelli?

            E non mi piace nemmeno questo odio, non saprei come altrimenti chiamarlo, per la religione cattolica.

            Non siete atei, siete odiatori seriali e compulsivi. Un insulto all’esser atei o agnostici.

  8. Laicisticoilluministicoecomunistico

    Sembra la strada giusta dato quello che si sente. Le religioni non portano altro che odio, discriminazioni e morte.

    1. Filippo81

      Invece il fanatismo laicista, tra i tanti misfatti, ha provocato due guerre mondiali e ci vorrebbe indirizzare verso la terza. Voi laicisti vivete aldifuori del Reale…SVEJIATEVE!

  9. Valenzia

    «Rimuovere le ore di insegnamento cattolico significa relegare la fede nella sfera privata. E questo, per uno Stato democratico, è un impoverimento»

    La fede è un fatto privato. Perchè dovrebbe essere imposta a tutti la religione cattolica?

    Non si potrebbe insegnare il buddhismo?

    Qualunque visione non cattolica è un’indottrinamento, mentre l’imposizione religiosa a tutti del cristianesimo , compreso il battesimo, cos’è?

    1. Tigrin della Sassetta

      La religione è un fatto pubblico, esattamente come l’ignoranza di chi scrive corbellerie su internet.

      1. Rolli Susanna

        Chissaramai questa Valenzia, che sentenzia!

    2. jens

      Molto semplicemente la costituzione del Belgio è stata scritta ispirandosi alla morale cristiana cattolica e non a quella buddhista o musulmana sunnita.

      1. sandro

        A volte, le cose più semplici sono le più difficili da capire per chi si arrocca sulla sua mancanza di contenuti morali, spirituali, affettivi.

    3. La fede è un fatto privato?
      Quindi non puoi professare il tuo ateismo pubblicamente.
      Non si potrebbe insegnare il buddhismo?
      No perchè tu sei europea, quindicristiana in quanto fogiata da cultura cristiana, sebbene atea, studiare il cristianesimo ti serve per capire l’Europa e te stessa. Poi studiare le altre religioni va benissimo.
      Il battesimo?
      Un cristiano deve battezzare i figli, perchè? perchè così li salva.

      1. ornella

        “Per gli insegnanti, l’ora di religione «aiuta a combattere l’indifferenza, il dogmatismo, l’intolleranza e la violenza», favorendo invece «libertà di espressione, scambio e dibattito, nel rispetto della personalità di tutti gli alunni». Il Belgio ha davvero bisogno di sostituire un simile insegnamento con un’ora di laicismo, che serve solo a promuovere un individualismo esasperato?”
        Chi potrebbe negare questa affermazione ?
        Dai frutti si conosce l’albero.

      2. Elisa

        Le radici cristiane della cultura europea si riflettono nelle nostre Costituzioni e nelle nostre leggi. Si riflettono nel valore alla dignità umana, alla vita, nella parità dei diritti tra i sessi, nella libertà di espressione e in tutti gli altri diritti inviolabili su cui si fonda la nostra civiltà. Princìpi che sono nati come puramente religiosi, ma poi si sono laicizzati e formalizzati in testi di legge. Quindi non serve leggere il Vangelo per educare i ragazzi ai valori fondanti della cultura in cui vivono. Basta aprire la Costituzione. E considerando che in Italia decenni di insegnamento della religione cattolica e di crocifissi appesi in ogni dove non hanno aiutato a crescere uomini e donne consapevoli e onesti (basti vedere la nostra classe dirigente), forse dovremmo cominciare anche noi a seguire l’esempio del Belgio.

        1. tino

          Concordo in tutto e per tutto con Elisa, un vero faro di resistenza al bigottismo, con una profondità e finezza di pensiero che vi sognate.
          Lo sai che questo è un sito pieno zeppo di bigottomofobi, fessi e asini e che non fanno che insultare.

          1. Rolli Susanna

            No, voi insultate e noi ribattiamo, e non mi pare neanche con tanta malvagità!!!..Voi lanciate il sasso e nascondete la mano!!, suvvia, ce la fate ad essere sinceri?

          2. Elisa

            Grazie Tino, troppo gentile. Sono terrorizzati dal LAICISMO, parlando di indottrinamento, individualismo esasperato, tutte parole che fanno venire i brividi… ma sai qual è il problema vero? Sempre quello, i gay. 😀

          3. Tino

            Elisa, VERAMENTE hai creduto di mostrare profondità e finezza di pensiero ?
            Mai letto niente di più grossolano e a spanne, di una modestia culturale penosa.
            Si scherzava.
            Come si dice, si ride per non piangere.
            E , non avendo capito l’ironia , nemmeno hai sprecato mezza parola per prendere le distanze dagli insulti del tutto gratuiti rivolti ai lettori , anzi, ci hai messo l’aggiunta.
            Sei ridotta male , ma male male.
            Ma quando ti è venuta questa mania per i gay ?
            Non lo capisci che il discorso è molto più ampio, riferito alla scollamento con la realtà che il laicismo , come ai tempi sanguinari della rivoluzione francese o del comunismo,
            vuole imporre ?

          4. Elisa

            Ahahahahah fate anche i tranelli?? Veramente?? Ahahaha siete sempre di più uno spasso.. scollamento dalla realtà.. ecatombe… giudizio universale… perchè invece di due ore di religione si farà solo un’ora (come tra l’altro è sempre stato anche in Italia, personalmente non ho mai fatto due ore settimanali di religione, non so voi..) e un’ora di diritto e cittadinanza? Ma rilassatevi, voi e la vostra polemica ad ogni costo, se i ragazzini leggeranno anche un po’ di Costituzione e di codice penale oltre al Vangelo non diventeranno di certo degli atei senza Dio. Persino i cattolici osservanti fanno un’ora di Messa a settimana, che senso hanno due ore a scuola? Nessuno vuole mettere a tacere il senso religioso, non c’è un complotto in atto contro la religione cattolica, e infatti non è stata abolita a scuola, ma diamo a Cesare quello che è di Cesare! Che male c’è a fare un po’ di educazione civica? Perchè polemizzare sempre e comunque?

          5. alessandro

            “Perché polemizzare sempre e comunque? “, è carino, detto da una polemica sul nulla come te.
            Ah, certo, l’autocritica, questa sconosciuta.
            Evidentemente ti piace affogare nel tuo brodo di autocompiacimento e ignoranza cupa, condito da supponenza e arroganza in quantità industriali.
            Continui a ribattere sul nulla, ma l’articolo l’hai letto? Fai questo sforzino, la tua testolina si stancherà, ma ne varrà la pena.
            In generale, batti e ribatti sempre su cose che ti sono state spiegate e rispiegate, ti rimbalza tutto, non ti interessa imparare niente, approfondire alcun punto di vista diverso, non tieni in nessun conto le obiezioni massicce che attiri coi tuoi discorsetti un tanto al kg…chi è che viene qui SOLO per polemizzare ?
            Polemizzare e sfogare la frustrazione di una vita vuota.

          6. Elisa

            Sento puzza di Giovanna 😀

        2. Sebastiano

          Secondo questo aulico pensiero, bisognerebbe andare alla fonte secondaria (la costituzione) per capire quella primaria (il vangelo).
          Non male, come contorsionismo.
          E per di più, siccome ci sono in giro tanti politici disonesti, la stragrande maggioranza dei quali ha studiato diritto, bisognerebbe chiudere la facoltà di giurisprudenza.
          Questa è anche meglio della prima.

          1. Elisa

            Non ho detto esattamente questo ma vabè.. alle vostre manipolazioni sono abituata.. non bisogna leggere la Costituzione per capire il Vangelo (??). Bisogna leggere la Costituzione perchè in una scuola pubblica è quella la fonte primaria a cui far riferimento, è lì che sono contenuti i principi che accomunano tutti, cristiani, musulmani, ebrei, buddhisti. Si legge la Costituzione perchè rubare è sbagliato, non perchè lo abbia detto Gesù (molto poco convincente come argomento: basta non credere in Gesù e il gioco è fatto), ma perchè così ha scelto e sceglie ogni giorno la stragrande maggioranza delle persone con cui viviamo. Perchè il principio che regge lo Stato laico di diritto non è la Parola di Dio, ma il principio secondo cui la tua libertà finisce dove comincia quella altrui. Se poi vogliamo far conoscere ai ragazzi anche i testi sacri ben venga l’ora di religione, che infatti mi sembra non sia stata abolita. Un’ora a settimana di Vangelo, Corano e Torah mi sembra più che sufficiente, ma la vogliamo concedere un’ora all’educazione civica? O avete paura che poi si dica ai ragazzi che essere gay non ti farà bruciare all’inferno? Perchè fondamentalmente tutte le vostre polemiche si risolvono sempre e solo in questo..i primi a contorcere le cose siete voi..

          2. Tino

            Sempre co sti gay !
            E le scuse per non aver biasimato la violenza verbale di quello che credevi un tuo sodale ?
            Non pervenute.
            L’ignoranza produce violenza, soprattutto se è un’ignoranza praticata volontariamente.
            E i frutti marci si vedono, a cominciare dai soliloqui , senza ombra di un mettersi in discussione , nemmeno davanti a forme palesi di discriminazione, per finire in una povertà umana desolante, che teorizza l’eliminazione dell’altro.

          3. tino

            Allora, ste scuse, Elisa ?
            Sei caduta nel tranello, che poi non era un tranello, tanto era impossibile che qualcuno ti riscontrasse finezza di pensiero, ottusa e grezza come appari !
            In compenso, violenza verbale come se piovesse e delle scuse manco l’ombra.
            Continua ad appoggiare la violenza nel web, ci mancava una testa d’uovo come te.

        3. ciro

          Brava elisa seguimo l’esempio di francia e belgio che più fanno i laicisti negando dio e il cristianesimo più si pigliano gli attentati, non si rendono conto che questi si combattono con il ritorno dei cittadini al cristianesimo. Anche tu sei troppp coglio.. per capirlo

          1. Elisa

            Non si nega Dio se oltre al Vangelo (perchè un’ora a settimana comunque si farà) si leggono anche le leggi…. com’era? Date a Cesare quel che è di Cesare e date a Dio quello che è di Dio? Possibile che dobbiate seguire come pecore sempre e comunque le polemiche, spesso inutili e sterili, che propone questo giornaletto?

          2. Valentina

            Ogni nuovo insulto di questa ignorantona galattica, tale Elisa, è un complimento per la redazione !
            Ma almeno, hai anche solo sfiorato la storia che gli insegnanti che hanno studiato in scuole cattoliche sarebbero esclusi dall’insegnamento dell’educazione civica ?
            Ti sembra democratico ?
            Non ti sembra piuttosto strano essere contrari alla religione e poi imporne una costruita a tavolino ?
            Usa la testa, almeno ogni tanto.

        4. Maristella

          Sono un insegnante di scuola primaria e credo che non è un problema il crocifisso appeso ogni dove in quanto se spiegato con tenerezza ai bambini e con riferimenti realmente accaduti che riguardano la nostra storia di cristiani potremo senza difficoltà avere un’idea della nostra religione che non ha certo cresciuto mostri, quelli sono frutto di una società malsana legata molto più al denaro che al senso di umanità.Quello che noi vorremmo togliere non deve essere l’ora di religione o il crocifisso ma piuttosto direi che dovremmo aggiungere più buona educazione, più amore e più umanità per costruire un mondo meno violento e meno materialista

      3. Sorella

        Il cristianesimo è costantemente contrario ai principi civili e morali della nostra società è antidemocratico e quindi non ne fa parte.

        Cristiano ci sarai tu,
        il cristianesimo mi è stato imposto ed è contrario ai principi della società civile ed Europea che pertanto NON sono basati sulla morale cristiana la quale non viene neanche riconosciuta come tale in virtù delle numerose denuncie mosse alla chiesa, e quindi al cristianesimo, di violazione dei diritti civili e umani.

        Il cristianesimo è imposto senza libertà di scelta pertanto non farà mai parte della morale civile.

        Il cristiano non può violare il principio di libertà religiosa di una persona e commettere un reato in base alle personali credenze o fantasie.

        Il battesimo non salva nessuno visto che oltre ai cristiani nessuno è battezzato
        e il peccato originale non esiste data la teoria dell’evoluzione.

        Di fatto usate la forza per mantenervi vivi inducendo le donne ad avere più gravidanze possibili ma non è più un sistema praticabile.

        Siete su un binario morto.

        1. @Sorella

          aaaah ma sei sempre tu il/la solito/a troll.

          Scemo io che perdo tempo a risponderti.

          Comunque grazie per avere dimostrato che la tua è una fede ben più dogmatica, superficiale ed intollerante di qualsiasi altra.

          1. fratello

            troll sarai tu, aladino

          2. Rolli Susanna

            Ho l’impressione che su un binariio morto ci sia qualcun’altro…Parlare di gravidanze, poi, in u nPaese da decenni a nascita zero!!!, ce ne vuole!

        2. Filippo81

          Gala’ salutam a soreta !ahahaha

        3. Filippo81

          sorella da piccola lavorava come ferroviere !

          1. Rolli Susanna

            Aiuto!

    4. raffaele

      alla fine , prima o poi, il totalitarismo svela il suo volto, è la storia che lo dice.

      1. Jenny

        Probabilmente in Belgio non ci sono chiese, non ci sono piazze e vie intitolate a santi, non studiano Dante o Caravaggio , tantomeno Mozart o Beethoven, i loro letterari e i loro pittori , lungo i secoli, non avranno avuto riferimenti religiosi di alcun genere.
        A che pro studiare religione cattolica, se siamo in un paese che non considera la sua storia e ne vuole abbattere ogni traccia ?

        1. isabella

          Io, in tutta la mia vita di studentessa e di insegnante, non ho mai conosciuto un insegnante neutrale, dati che parliamo di esseri umani con una testa pensante e dunque con delle idee.
          Questa operazione , che esclude dall’insegnamento di una materia, che potrebbe assimilarsi alla nostra vecchia educazione civica, solo per il fatto di aver studiato in una scuola cattolica, è del tutto antidemocratica e discriminatoria.

    5. ciro

      Perché qualcuno ti impone di battezzare i tuoi figli? Ma un po’ di buon senso e di sale in zucca vi è rimasto? Inoltre a poche ore dai fatti di nizza ha ancora il coraggio di sostenere queste corbellerie?
      Non preoccuparti che tra poco grazie alla vostra coglio…. e di chi ci governa ci imporranno (non solo ai studenti) l’ora di islamismo giornaliera.

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