L’ultima ossessione dei goscisti: la “neofascista” Beatrice Venezi

Di Mauro Zanon
12 Luglio 2023
Da Meloni a Mussolini, non manca nulla alla strampalata petizione per cancellare il concerto a Nizza della giovane chef d’orchestre toscana. Un talento di fama internazionale da mesi spauracchio degli antifascisti francesi
Beatrice Venezi
Beatrice Venezi (foto Ansa)

Parigi. Il Comune di Nizza, guidato dal vicepresidente del partito centrista Horizons, Christian Estrosi, ha deciso di fare le cose in grande per i prossimi concerti di Natale e Capodanno, invitando un direttore d’orchestra di fama internazionale, nonché eccellenza italiana nel mondo: Beatrice Venezi, direttore artistico della Fondazione Taormina Arte.

Il curriculum della giovane chef d’orchestre toscana parla da solo: diplomata al conservatorio Boccherini di Lucca, è stata eletta da Forbes come uno degli under 30 più influenti del 2018, è stata assistente direttore dell’Armenian State Youth Symphony Orchestra, direttore principale ospite dall’Orchestra della Toscana e direttore principale dell’Orchestra da Camera Milano Classica, ha diretto il tradizionale Concerto di Natale al Senato italiano nel 2022 e martedì sera, per le celebrazioni pucciniane, è stata protagonista nella sua Lucca del concerto di apertura del Summer festival sul podio dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova.

«No alla neofascista Beatrice Venezi»

Ma c’è un dettaglio che ha suscitato l’indignazione dei soliti indignados di professione, la canea dei gruppuscoli goscisti sempre pronti ad alzare il ditino e a inventarsi fascismi lì dove non esistono: Venezi è consigliera per la musica del ministro della Cultura italiano Gennaro Sangiuliano, dunque, per gli agit-prop dell’estrema sinistra francese, una “neofascista”. «No alla venuta a Nizza di Beatrice Venezi, direttrice d’orchestra neofascista italiana», è il titolo della petizione di dodici associazioni riunite attorno al collettivo Touscitoyens06 che chiedono la cancellazione dei concerti di Natale e Capodanno.

Qual è la colpa di Beatrice Venezi? Sentite un po’: «Ricordiamo le posizioni politiche e intellettuali assunte da Beatrice Venezi che si è impegnata con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, come consigliere musicale. Molto presente sui media italiani, ha partecipato alla convention del partito di estrema destra Fratelli d’Italia nel maggio 2022 e ci tiene a dare la massima visibilità possibile all’ideologia che difende, sfruttando per questo la sua notorietà di direttrice d’orchestra. In un contesto di banalizzazione dell’estrema destra e del fascismo, l’invito rivolto alla signora Venezi a Nizza costituisce un gesto politico che contestiamo e denunciamo con fermezza». Poi, il solito miscuglio di ignoranza e pressapochismo nei confronti dell’Italia tipico di una certa Francia, con le accuse di simpatie mussoliniane.

«Venezi è una donna che sostiene un governo contro le donne»

Poco importa che a guidare l’Orchestra filarmonica locale durante il tradizionale balletto di Natale e il Concerto di Capodanno ci sarà una donna, evento molto raro in un campo prevalentemente maschile, non è una giustificazione “accettabile” per i militanti, perché Venezi, scrive il collettivo goscista, è «un sostegno del governo italiano che vuole limitare i diritti delle donne e difende valori come “Dio patria e famiglia”, ereditati dall’ideologia mussoliniana».

Touscitoyen06 intima dunque il sindaco Estrosi e il direttore generale dell’Opéra de Nice, Bertrand Rossi, di «annullare questo evento», perché «la città di Nizza non deve, sotto la copertura di un evento artistico e strumentalizzando l’Opéra de Nice, dare un assegno in bianco al neofascismo italiano». Rossi, dinanzi alle polemiche, ha reagito con queste parole: «Poiché la musica ha il potere di trascendere le divergenze e riunire gli individui attorno a un’esperienza comune, è fondamentale separare l’arte dalla politica». E ancora: «In veste di istituzione culturale, il nostro ruolo è quello di favorire la libertà d’espressione artistica e creare un ambiente dove ognuno possa sentirsi a suo agio e rispettato, indipendentemente dalle sue affiliazioni politiche».

La nuova ossessione degli antifascisti

Il direttore dell’Opera ha tenuto a sottolineare che Venezi è un «direttore d’orchestra talentuoso e di fama internazionale, il cui percorso professionale parla da solo», e che soprattutto non è la prima volta che si esibisce a Nizza. «Venezi era già stata accolta nella nostra programmazione nel novembre del 2022 al Théâtre des Franciscains, dove il concerto era stato un successo, acclamato dal pubblico».

Lo sarà sicuramente anche il prossimo dicembre, a meno che direttore e sindaco non cedano alla minoranza berciante. Venezi, tra l’altro, non è nuova a questo tipo di contestazioni sul territorio francese. Lo scorso aprile, un gruppo di manifestanti “antifascisti” si era radunato davanti all’Opéra di Limoges, dove il direttore d’orchestra stava dirigendo La Sonnambula di Bellini, scandendo in italiano il coro «Siamo tutti antifascisti!» e spiegando che erano lì per «difendere la democrazia» (sic).

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